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SONETTO CCXX.

Rime

PoeTree.it

1.1Signor, che quanto il Tebro ebbe e 'l Peneo,
1.2Tanto oggi avete, e par, non che vicino
1.3Al vostro andate e mio sì gran vicino,
1.4Che sopra l'altre por la sua poteo;
2.1E per fuggir di questo vile e reo
2.2Secolo ingrato, acerbo, empio destino,
2.3Tra 'l superbo Adria e 'l frondoso Apennino,
2.4La 've l'alta cittate Antenor feo,
3.1Lungi vi state dalla gente, e vôlto
3.2Colla penna il pensier sopra le stelle,
3.3Tutte spregiate omai le cose umane:
4.1Felice voi che d'ogni cura sciolto,
4.2Opre tessete e sì care e sì belle,
4.3Che dureran quanto 'l moto lontane!
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