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SONETTO CLXXXVIII.

Rime

PoeTree.it

1.1Vincenzio, io fui sì folle, ch'io pensai
1.2A dir di quello altero e raro mostro,
1.3Che fa ricco e beato il secol nostro,
1.4Vincer l'usato mio cantar d'assai:
2.1E sperando salir, dove giammai
2.2Per me non fora aggiunto, mi fu mostro,
2.3Ch'opra non era da mortale inchiostro;
2.4Ond'io nel cominciar, vinto restai.
3.1Né perciò biasmo, anzi gran lode attendo,
3.2Udendo darsi ognor sì nuova gloria
3.3A chi per bello ardir cadde e morio.
4.1Icar per gire al ciel volando, ed io
4.2Caduto son per sì chiara vittoria,
4.3Ch'io conosco il mio fallo, e non l'ammendo.
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