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SONETTO CLXVII.

Rime

PoeTree.it

1.1Spirto cortese a null'altro secondo,
1.2Che, spregiando quel ch'or s'agogna tanto,
1.3Ricchezza e nobiltà, ten porti il vanto
1.4D'esser tra i buon' quasi fenice al mondo;
2.1Io, che d'ogni miseria giaccio in fondo,
2.2M'ergo tutto, e m'allegro, udendo quanto
2.3È 'n te di quel valore antico e santo,
2.4Che sol può fare altrui ricco e giocondo.
3.1E prego il ciel, che i tuoi alti pensieri
3.2Conduca a lieto fin, che ben son degni
3.3Del favor di lassù più d'altri mai;
4.1E te, che segui ogn'or più caldo i veri
4.2Onor, lasciando l'ombre, non ti sdegni,
4.3Se pochi teco all'alta impresa avrai.
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