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SONETTO LXXXVI.

Rime

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1.1Placidissimo Dio, ch'alle diurne
1.2Cure e pensier di noi egri mortali
1.3Requie danno e ristoro, i nostri mali
1.4Sospendi tutti nell'ore notturne:
2.1Dalle più trasparenti e non eburne
2.2Porte quel sogno, che cotante e tali
2.3Gioie portommi, fa, prego, che l'ali
2.4Movesse, sorte a me di felici urne.
3.1Ripiegato avea già l'oscuro velo
3.2La notte, e fatto Apollo i monti d'oro
3.3Quando io dormendo ancor gran luce vidi;
4.1E dire udii: Quel sacro, in cui sol fidi
4.2Arbore, che né sol cura, né gielo,
4.3T'ornerà il bianco crin di verde alloro.
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