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SONETTO LXXIX.

Rime

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1.1Questo è ben di Madonna il crine aurato,
1.2Di ch'Amor mi legò; questi son quegli
1.3Occhi assai più, che 'l sol lucenti e begli,
1.4Che 'l mondo lieto, e me puon far beato;
2.1Queste le labbra, onde quel dolce, ornato
2.2Esce, e saggio parlar, che i più rubegli
2.3D'Amor, non che 'l mio core, accende e tiegli
2.4Vivendo ancora, in immortale stato:
3.1Questa è sì di mia donna altera e santa
3.2L'immagin vera, se solo il difuore
3.3Si mira, e quanto puon cerussa ed ostro:
4.1Ma le virtuti interne, e quel valore,
4.2Per cui la nostra età si pregia e vanta,
4.3Non cape mente, non che sprima inchiostro.
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