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SONETTO XXXVII.

Rime

PoeTree.it

1.1Sarò sì ingrato mai, Terzolla, ch'io
1.2Non faccia a mio poter fede alla gente
1.3Che verrà dopo noi, del tuo lucente,
1.4E chiaro e dolce e fresco e vago rio;
2.1E delle verdi sponde, u' 'l grave e rio
2.2Terrestre incarco deponea sovente,
2.3D'amor cantando all'ombra dolcemente,
2.4Tutto acceso d'onesto alto disìo?
3.1Tacerò dunque il mormorio soave
3.2Dell'aure ed onde tue? né dirò quanti
3.3Vernan sempre augei d'intorno all'acque?
4.1O come spesso al dì più lungo e grave
4.2Meco il buon Lauro mio tra' fiori e canti,
4.3Per le tue rive sovra l'erba giacque!
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