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ALLA MUSA

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1.1Te il mercadante, che con ciglio asciutto
1.2Fugge i figli e la moglie ovunque il chiama
1.3Dura avarizia nel remoto flutto,
1.4Musa, non ama.
2.1Nè quei, cui l'alma ambiziosa rode
2.2Fulgida cura; onde salir più agogna;
2.3E la molto fra il dì temuta frode
2.4Torbido sogna.
3.1Nè giovane, che pari a tauro irrompa
3.2Ove a la cieca più Venere piace:
3.3Nè donna, che d'amanti osi gran pompa
3.4Spiegar procace.
4.1Sai tu, vergine dea, chi la parola
4.2Modulata da te gusta od imita;
4.3Onde ingenuo piacer sgorga, e consola
4.4L'umana vita?
5.1Colui, cui diede il ciel placido senso
5.2E puri affetti e semplice costume;
5.3Che di sè pago e dell'avito censo
5.4Più non presume.
6.1Che spesso al faticoso ozio de' grandi
6.2E all'urbano clamor s'invola, e vive
6.3Ove spande natura influssi blandi
6.4O in colli o in rive.
7.1E in stuol d'amici numerato e casto,
7.2Tra parco e delicato al desco asside;
7.3E la splendida turba e il vano fasto
7.4Lieto deride.
8.1Che a i buoni, ovunque sia, dona favore;
8.2E cerca il vero; e il bello ama innocente;
8.3E passa l'età sua tranquilla, il core
8.4Sano e la mente.
9.1Dunque perchè quella sì grata un giorno
9.2Del Giovin, cui diè nome il dio di Delo,
9.3Cetra si tace; e le fa lenta intorno
9.4Polvere velo?
10.1Ben mi sovvien quando, modesto il ciglio,
10.2Ei già scendendo a me giudice fea
10.3Me de' suoi carmi: e a me chiedea consiglio:
10.4E lode avea.
11.1Ma or non più. Chi sa? Simile a rosa
11.2Tutta fresca e vermiglia al sol, che nasce,
11.3Tutto forse di lui l'eletta Sposa
11.4L'animo pasce.
12.1E di bellezza, di virtù, di raro
12.2Amor, di grazie, di pudor natìo
12.3L'occupa sì, ch'ei cede ogni già caro
12.4Studio all'oblìo.
13.1Musa, mentr'ella il vago crine annoda
13.2A lei t'appressa; e con vezzoso dito
13.3A lei premi l'orecchio; e dille: e t'oda.
13.4Anco il marito.
14.1Giovinetta crudel, perchè mi togli
14.2Tutto il mio d'Adda, e di mie cure il pregio,
14.3E la speme concetta, e i dolci orgogli
14.4D'alunno egregio?
15.1Costui di me, de' genj miei si accese
15.2Pria che di te. Codeste forme infanti
15.3Erano ancor, quando vaghezza il prese
15.4De' nostri canti.
16.1Ei t'era ignoto ancor quando a me piacque.
16.2Io di mia man per l'ombra, e per la lieve
16.3Aura de' lauri l'avviai ver l'acque,
16.4Che al par di neve
17.1Bianche le spume, scaturir dall'alto
17.2Fece Aganippe il bel destrier, che ha l'ale:
17.3Onde chi beve io tra i celesti esalto
17.4E fo immortale.
18.1Io con le nostre il volsi arti divine
18.2Al decente, al gentile, al raro, al bello:
18.3Fin che tu stessa gli apparisti al fine
18.4Caro modello.
19.1E, se nobil per lui fiamma fu desta
19.2Nel tuo petto non conscio: e s'ei nodrìa
19.3Nobil fiamma per te, sol opra è questa
19.4Del cielo e mia.
20.1Ecco già l'ale il nono mese or scioglie
20.2Da che sua fosti, e già, deh ti sia salvo,
20.3Te chiaramente in fra le madri accoglie
20.4Il giovin alvo.
21.1Lascia che a me solo un momento ei torni;
21.2E novo entro al tuo cor sorgere affetto,
21.3E novo sentirai da i versi adorni
21.4Piover diletto.
22.1Però ch'io stessa, il gomito posando
22.2Di tua seggiola al dorso, a lui col suono
22.3De la soave andrò tibia spirando
22.4Facile tono.
23.1Onde rapito, ei canterà che sposo
23.2Già felice il rendesti, e amante amato;
23.3E tosto il renderai dal grembo ascoso
23.4Padre beato.
24.1Scenderà in tanto dall'eterea mole
24.2Giuno, che i preghi de le incinte ascolta.
24.3E vergin io de la Memoria prole
24.4Nel velo avvolta
25.1Uscirò co' bei carmi; e andrò gentile
25.2Dono a farne al Parini, Italo cigno,
25.3Che a i buoni amico, alto disdegna il vile
25.4Volgo maligno.
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