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L'INNESTO DEL VAIUOLO

Odi

PoeTree.it

1.1O Genovese ove ne vai? qual raggio
1.2Brilla di speme su le audaci antenne?
1.3Non temi oimè le penne
1.4Non anco esperte degli ignoti venti?
1.5Qual ti affida coraggio
1.6All'intentato piano
1.7De lo immenso oceano?
1.8Senti le beffe dell'Europa, senti
1.9Come deride i tuoi sperati eventi.
2.1Ma tu il vulgo dispregia. Erra chi dice,
2.2Che natura ponesse all'uom confine
2.3Di vaste acque marine,
2.4Se gli diè mente onde lor freno imporre:
2.5E dall'alta pendice
2.6Insegnolli a guidare
2.7I gran tronchi sul mare,
2.8E in poderoso canapè raccorre
2.9I venti, onde su l'acque ardito scorre.
3.1Così l'eroe nocchier pensa, ed abbatte
3.2I paventati d'Ercole pilastri;
3.3Saluta novelli astri;
3.4E di nuove tempeste ode il ruggito.
3.5Veggon le stupefatte
3.6Genti dell'orbe ascoso
3.7Lo stranier portentoso.
3.8Ei riede; e mostra i suoi tesori ardito
3.9All'Europa, che il beffa ancor sul lito.
4.1Più dell'oro, Bicetti, all'Uomo è cara
4.2Questa del viver suo lunga speranza:
4.3Più dell'oro possanza
4.4Sopra gli animi umani ha la bellezza.
4.5E pur la turba ignara
4.6Or condanna il cimento,
4.7Or resiste all'evento
4.8Di chi 'l doppio tesor le reca; e sprezza
4.9I novi mondi al prisco mondo avvezza.
5.1Come biada orgogliosa in campo estivo,
5.2Cresce di santi abbracciamenti il frutto.
5.3Ringiovanisce tutto
5.4Nell'aspetto de' figli il caro padre;
5.5E dentro al cor giulivo
5.6Contemplando la speme
5.7De le sue ore estreme,
5.8Già cultori apparecchia artieri e squadre
5.9A la patria d'eroi famosa madre.
6.1Crescete o pargoletti: un dì sarete
6.2Tu forte appoggio de le patrie mura,
6.3E tu soave cura,
6.4E lusinghevol'esca ai casti cori.
6.5Ma, oh dio, qual falce miete
6.6De la ridente messe
6.7Le sì dolci promesse?
6.8O quai d'atroce grandine furori
6.9Ne sfregiano il bel verde e i primi fiori?
7.1Fra le tenere membra orribil siede
7.2Tacito seme: e d'improvviso il desta
7.3Una furia funesta
7.4De la stirpe degli uomini flagello.
7.5Urta al di dentro, e fiede
7.6Con lièvito mortale;
7.7E la macchina frale
7.8O al tutto abbatte, o le rapisce il bello,
7.9Quasi a statua d'eroe rival scarpello.
8.1Tutti la furia indomita vorace
8.2Tutti una volta assale ai più verd'anni:
8.3E le strida e gli affanni
8.4Dai tugurj conduce a' regj tetti;
8.5E con la man rapace
8.6Ne le tombe condensa
8.7Prole d'uomini immensa.
8.8Sfugge taluno è vero ai guardi infetti;
8.9Ma palpitando peggior fato aspetti.
9.1Oh miseri! che val di medic'arte
9.2Nè studj oprar nè farmachi nè mani?
9.3Tutti i sudor son vani
9.4Quando il morbo nemico è su la porta;
9.5E vigor gli comparte
9.6De la sorpresa salma
9.7La non perfetta calma.
9.8Oh debil'arte, oh mal secura scorta,
9.9Che il male attendi, e no 'l previeni accorta!
10.1Già non l'attende in oriente il folto
10.2Popol che noi chiamiam barbaro e rude;
10.3Ma sagace delude
10.4Il fiero inevitabile demòne.
10.5Poichè il buon punto ha colto
10.6Onde il mostro conquida,
10.7Coraggioso lo sfida;
10.8E lo astrigne ad usar ne la tenzone
10.9L'armi, che ottuse tra le man gli pone.
11.1Del regnante velen spontaneo elegge
11.2Quel ch'è men tristo; e macolar ne suole
11.3La ben amata prole,
11.4Che non più recidiva in salvo torna.
11.5Però d'umano gregge
11.6Va Pechino coperto;
11.7E di femmineo merto
11.8Tesoreggia il Circasso, e i chiostri adorna
11.9Ove la Dea di Cipri orba soggiorna.
12.1O Montegù, qual peregrina nave,
12.2Barbare terre misurando e mari,
12.3E di popoli varj
12.4Diseppellendo antiqui regni e vasti,
12.5E a noi tornando grave
12.6Di strana gemma e d'auro,
12.7Portò sì gran tesauro,
12.8Che a pareggiare non che a vincer basti
12.9Quel, che tu dall'Eussino a noi recasti?
13.1Rise l'Anglia la Francia Italia rise
13.2Al rammentar del favoloso Innesto:
13.3E il giudizio molesto
13.4De la falsa ragione incontro alzosse.
13.5In van l'effetto arrise
13.6A le imprese tentate;
13.7Chè la falsa pietate
13.8Contro al suo bene e contro al ver si mosse,
13.9E di lamento femminile armosse.
14.1Ben fur preste a raccor gl'infausti doni
14.2Che, attraversando l'oceàno aprico,
14.3Lor condusse Americo;
14.4E ad ambe man li trangugiaron pronte.
14.5De' lacerati troni
14.6Gli avanzi sanguinosi,
14.7E i frutti velenosi
14.8Strinser gioiendo; e da lo stesso fonte
14.9De la vita succhiar spasimi ed onte.
15.1Tal del folle mortal tale è la sorte:
15.2Contra ragione or di natura abusa;
15.3Or di ragion mal usa
15.4Contra natura che i suoi don gli porge.
15.5Questa a schifar la morte
15.6Insegnò madre amante
15.7A un popolo ignorante;
15.8E il popol colto, che tropp'alto scorge,
15.9Contro ai consigli di tal madre insorge.
16.1Sempre il novo, ch'è grande, appar menzogna,
16.2Mio Bicetti, al volgar debile ingegno:
16.3Ma imperturbato il regno
16.4De' saggi dietro all'utile s'ostina.
16.5Minaccia nè vergogna
16.6No 'l frena, no 'l rimove;
16.7Prove accumula a prove;
16.8Del popolare error l'idol rovina,
16.9E la salute ai posteri destina.
17.1Così l'Anglia la Francia Italia vide
17.2Drappel di saggi contro al vulgo armarse.
17.3Lor zelo indomit'arse,
17.4E di popolo in popolo s'accese.
17.5Contro all'armi omicide
17.6Non più debole e nudo;
17.7Ma sotto a certo scudo
17.8Il tenero garzon cauto discese,
17.9E il fato inesorabile sorprese.
18.1Tu sull'orme di quelli ardito corri
18.2Tu pur, Bicetti; e di combatter tenta
18.3La pietà violenta
18.4Che a le Insubriche madri il core implica.
18.5L'umanità soccorri;
18.6Spregia l'ingiusto soglio
18.7Ove s'arman d'orgoglio
18.8La superstizion del ver nemica,
18.9E l'ostinata folle scola antica.
19.1Quanta parte maggior d'almi nipoti
19.2Coltiverà nostri felici campi!
19.3E quanta fia che avvampi
19.4D'industria in pace o di coraggio in guerra!
19.5Quanta i soavi moti
19.6Propagherà d'amore,
19.7E desterà il languore
19.8Del pigro Imene, che infecondo or erra
19.9Contro all'util comun di terra in terra!
20.1Le giovinette con le man di rosa
20.2Idalio mirto coglieranno un giorno:
20.3All'alta quercia intorno
20.4I giovinetti fronde coglieranno;
20.5E a la tua chioma annosa,
20.6Cui per doppio decoro
20.7Già circonda l'alloro,
20.8Intrecceran ghirlande, e canteranno:
20.9Questi a morte ne tolse o a lungo danno.
21.1Tale il nobile plettro infra le dita
21.2Mi profeteggia armonioso e dolce,
21.3Nobil plettro che molce
21.4Il duro sasso dell'umana mente;
21.5E da lunge lo invita
21.6Con lusinghevol suono
21.7Verso il ver, verso il buono;
21.8Nè mai con laude bestemmiò nocente
21.9O il falso in trono o la viltà potente.
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