about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books
1.1Q Uando vincer da l'impeto e da l'ira
1.2Si lascia la ra / gion, ne si di / fende:
1.3E che'l cieco fu ror si inanzi ti ra
1.4O mano, o lin/ gua che gliamici offende:
1.5Se ben dipoi si piange e si sospira
1.6Non e per questo che l'error s'emende:
1.7Lasso io i doglio e affligo in van, di quanto
1.8Dissi per ira al fin de l'altro canto.
2.1Ma simile son fatto ad uno infermo
2.2Che dopo molta patientia e molta
2.3Quando contra il dolor non ha piu schermo
2.4Cede alla rabbia, e a bestemmiar sivolta,
2.5Manca il dolor, ne l'impeto sta fermo
2.6Che la lingua al dir mal facea si sciolta,
2.7E si ravvede e pente, e n'ha dispetto
2.8Ma quel c'ha detto non puo far non detto.
3.1Ben spero donne in vostra cortesia
3.2Haver davoi perdon poi ch'iovel chieggio
3.3Voi scusarete che per frenesia
3.4Vinto da l'aspra passion, vaneggio,
3.5Date la colpa alla nimica mia
3.6Che mi fa star ch'io non potrei star peggio,
3.7E mi fa dir quel, di ch'io son poi gramo
3.8Sallo Idio s'ella ha il torto, essa s'io l'amo
4.1Non men son fuor di me che fosse Orlando
4.2E non son men di lui di scusa degno,
4.3C'hor per li monti, hor per le piagge errando
4.4Scorse in gran parte di Marsilio il regno:
4.5Molti di la cavalla strascinando
4.6Morta come era: senza alcun ritegno:
4.7Ma giunto oveun gran fiume entra nel mare
4.8Gli fu forza il cadavero lasciare.
5.1E perche sa nuotar come una lontra
5.2Entra nel fiume, e surge all'altra riva:
5.3Ecco un pastor sopra un cavallo incontra
5.4Che per abeverarlo al fiume arriva,
5.5Colui ben che gli vada Orlando incontra
5.6Perche egli e solo e nudo: non lo schiva
5.7Vorrei del tuo ronzin (gli disse il matto)
5.8Con la giumenta mia far un baratto.
6.1Io te la mostrero di qui se vuoi
6.2Che morta la su l'altra ripa giace:
6.3La potrai far tu medicar dipoi,
6.4Altro diffetto in lei non mi dispiace,
6.5Con qualche aggiunta il ronzin dar mi puoi
6.6Smontane in cortesia perche mi piace,
6.7Il pastor ride, e senz'altra risposta
6.8Va verso il guado, e dal pazzo si scosta.
7.1Io voglio il tuo cavallo, oh la non odi,
7.2Suggiunse Orlando, e con furor si mosse:
7.3Havea un baston con nodi spessi e sodi
7.4Quel pastor seco, e il Paladin percosse,
7.5La rabbia e l'ira, passo tutti i modi
7.6Del Conte, e parve fier piu che mai fosse:
7.7Su'l capo del pastore un pugno serra
7.8Che spezza l'osso, e morto il caccia in terra
8.1Salta a cavallo, e per diversa strada
8.2Va discorrendo, e molti pone a sacco,
8.3Non gusta il ronzin mai fieno ne biada
8.4Tanto ch'in pochi di ne riman fiacco,
8.5Ma non perho ch'Orlando a piedi vada
8.6Che di vetture vuol vivere a macco,
8.7E quante ne trovo tante ne mise
8.8In uso, poi che i lor patroni uccise,
9.1Capito al fin a Malega, e piu danno
9.2Vi fece, ch'egli havesse altrove fatto,
9.3Che oltre che ponesse a saccomanno
9.4Il popul si, che ne resto disfatto,
9.5Ne si pote rifar quel ne l'altr'anno,
9.6Tanti n'uccise il periglioso matto:
9.7Vi spiano tante case, e tante accese,
9.8Che disfe piu che'l terzo del paese,
10.1Quindi partito venne ad una terra
10.2Zizera detta, che siede allo stretto
10.3Di Zibeltarro, o vuoi di Zibelterra
10.4Che l'uno e l'altro nome le vien detto:
10.5Oveuna barca che sciogliea da terra
10.6Vide piena di gente da diletto,
10.7Che solazzando all'aura matutina
10.8Gia per la tranquilissima marina,
11.1Comincio il pazzo a gridar forte, aspetta
11.2Che gli venne disio d'andare in barca,
11.3Ma bene in vano e i gridi e gliurli getta
11.4Che volentier tal merce non si carca,
11.5Per l'acqua il legno va con quella fretta
11.6Che va per l'aria hirondine che varca:
11.7Orlando urta il cavallo e batte e stringe
11.8E con un mazzafrusto all'acqua spinge.
12.1Forza e ch'al fin nell'acqua il cavallo entre
12.2Ch'in van contrasta, e spende in vano ogni opra
12.3Bagna i genocchi e poi la groppa e'l ventre
12.4Indi la testa, e a pena appar di sopra,
12.5Tornare a dietro non si speri mentre
12.6La verga tra l'orecchie se gli adopra,
12.7Misero, o si convien tra via affogare
12.8O nel lito African passare il mare.
13.1Non vede Orlando piu poppe ne sponde
13.2Che tratto in mar l'havean dal lito asciutto:
13.3Che son troppo lontane, e le nasconde
13.4A gliocchi bassi: l'alto e mobil flutto:
13.5E tuttavia il destrier caccia tra l'onde
13.6Ch'andar di la dal mar dispone in tutto:
13.7Il destrier d'acqua pieno e d'alma voto
13.8Finalmente fini la vita e il nuoto.
14.1Ando nel fondo e vi trahea la salma
14.2Se non si tenea Orlando in su le braccia:
14.3Mena le gambe, e l'una e l'altra palma,
14.4E soffia, e l'onda spinge da la faccia,
14.5Era l'aria soave, e il mare in calma:
14.6E ben vi bisogno piu che bonaccia:
14.7Ch'ogni poco che'l mar fosse piu sorto
14.8Restava il Paladin ne l'acqua morto.
15.1Ma la Fortuna che de i pazzi ha cura
15.2Del mar lo trasse nel lito di Setta:
15.3In una spiaggia, lungi da le mura
15.4Quanto sarian duo tratti di saetta,
15.5Lungo il mar molti giorni alla ventura
15.6Verso levante ando correndo in fretta,
15.7Fin che trovo dove tendea su'l lito
15.8Di nera gente esercito infinito.
16.1Lasciamo il Paladin ch'errando vada
16.2Ben di parlar di lui tornera tempo.
16.3Quanto Signore ad Angelica accada
16.4Dopo ch'usci di man del pazzo a tempo,
16.5E come a ritornare in sua contrada
16.6Trovasse e buon navilio e miglior tempo
16.7E de l'India a Medor desse lo scettro
16.8Forse altri cantera con miglior plettro.
17.1Io sono a dir tante altre cose intento
17.2Che di seguir piu questa non mi cale,
17.3Volger conviemmi il bel ragionamento
17.4Al Tartaro, che spinto il suo rivale
17.5Quella bellezza si godea contento
17.6A cui non resta in tutta Europa uguale:
17.7Poscia che se n'e Angelica partita
17.8E la casta Issabella al ciel salita.
18.1De la sententia Mandricardo altiero
18.2Ch'in suo favor la bella donna diede,
18.3Non puo fruir tutto il diletto intero
18.4Che contra lui son'altre liti in piede,
18.5L'una gli muove il giovene Ruggiero
18.6Perche l'aquila bianca non gli cede,
18.7L'altra il famoso Re di Sericana
18.8Che da lui vuol la spada Durindana.
19.1S'affatica Agramante, ne disciorre
19.2Ne Marsilio con lui sa questo intrico:
19.3Ne solamente non li puo disporre
19.4Che voglia l'un de l'altro essere amico:
19.5Ma che Ruggiero a Mandricardo torre
19.6Lasci lo scudo del Troiano antico,
19.7O Gradasso la spada non gli vieti
19.8Tanto che questa o quella lite accheti.
20.1Ruggier non vuol ch'in altra pugnavada
20.2Con lo scudo, ne Gradasso vuole
20.3Che fuor che contra se porti la spada
20.4Che'l glorioso Orlando portar suole,
20.5Al fin veggiamo in cui la sorte cada
20.6(Disse Agramante) e non sian piu parole
20.7Veggian quel che Fortuna ne disponga
20.8E sia preposto quel ch'ella preponga.
21.1E se compiacer meglio mi volete
21.2Onde d'haver ve n'habbia obligo ogn'hora
21.3Chi de di voi combatter sortirete:
21.4Ma con patto, ch'al primo ch'esca fuora
21.5Amendue le querele in man porrete:
21.6Si che per se vincendo, vinca anchora
21.7Pel compagno, e perdendo l'un di vui
21.8Cosi perduto habbia per ambidui,
22.1Tra Gradasso e Ruggier credo che sia
22.2Di valor nulla, o poca differenza:
22.3E di lor qual si vuol venga fuor pria
22.4So ch'in arme fara per eccellenza,
22.5Poi la vittoria da quel canto stia
22.6Che vorra la divina providenza,
22.7Il cavallier non havra colpa alcuna
22.8Ma il tutto imputerassi alla Fortuna.
23.1Steron taciti al detto d'Agramante
23.2E Ruggiero e Gradasso, & accordarsi
23.3Che qualunque di loro uscira inante
23.4E l'una briga e l'altra habbia a pigliarsi,
23.5Cosi in duo brevi c'havean simigliante
23.6Et ugual forma, i nomi lor notarsi,
23.7E dentro un'urna quelli hanno rinchiusi
23.8Versati molto, e sozopra confusi.
24.1Un semplice fanciul nell'urna messe
24.2La mano, e prese un breve, e vene a caso
24.3Ch'in questo il nome di Ruggier si lesse:
24.4Essendo quel del Serican rimaso,
24.5Non si puo dir quanta allegrezza havesse
24.6Quando Ruggier si senti trar del vaso,
24.7E d'altra parte il Sericano doglia:
24.8Ma quel che manda il ciel forza e che toglia.
25.1Ogni suo studio il Sericano ogni opra
25.2A favorire ad aiutar converte
25.3PercheRuggiero habbia a restar di sopra
25.4E le cose in suo pro c'havea gia esperte,
25.5Come hor di spada, hor di scudo si cuopra
25.6Qual sien botte fallaci, e qual sien certe:
25.7Quando tentar, quando schivar Fortuna
25.8Si dee, gli torna a mente ad una ad una.
26.1Il resto di quel di che da l'accordo
26.2E dal trar de le sorti sopravanza
26.3E speso da gli amici in dar ricordo
26.4Chi al'un guerrier chi all'altro come eusanza
26.5Il popul di veder la pugna ingordo
26.6S'affreta a gara d'occupar la stanza:
26.7Ne basta a molti inanzi giorno andarvi
26.8Che voglion tutta notte ancho veggiarvi
27.1La sciocca turba disiosa attende
27.2Ch'i duo buon cavallier vengano in prova:
27.3Che non mira piu lungi, ne comprende
27.4Di quel ch'inanzi a gliocchi si ritrova,
27.5Ma Sobrino e Marsilio, e chi piu intende:
27.6E vede cio che nuoce, e cio che giova:
27.7Biasma questa battaglia, & Agramante
27.8Che voglia comportar che vada inante.
28.1Ne cessan raccordargli il grave danno
28.2Che n'ha d'havere il Popul Saracino,
28.3Muora Ruggiero, o il Tartaro tyranno
28.4Quel che prefisso e dal suo fier destino,
28.5D'un sol di lor via piu bisogno havranno
28.6Per contrastare al figlio di Pipino:
28.7Che di dieci altri mila che ci sono
28.8Tra quai fatica e ritrovare un buono.
29.1Conosce il Re Agramante che glie vero
29.2Ma non puo piu negar cio c'ha promesso,
29.3Ben prega Mandricardo, e il buon Ruggiero
29.4Che gli ridonin quel c'ha loro concesso,
29.5E tanto piu, che'l lor litigio e un Zero
29.6Ne degno in prova d'arme esser rimesso,
29.7E s'in cio pur no'l vogliono ubbidire
29.8Voglino almen la pugna differire.
30.1Cinque o sei mesi il singular certame
30.2O meno o piu si differisca, tanto
30.3Che cacciato habbin Carlo del Reame
30.4Tolto lo scettro la corona e il manto,
30.5Ma l'un e l'altro: anchor che voglia e brame
30.6Il Re ubbidir, pur sta duro da canto,
30.7Che tale accordo obbrobrioso stima
30.8A ch'il consenso suo vi dara prima.
31.1Ma piu de'l Re, ma piu d'ognun ch'in vano
31.2Spenda a placare il Tartaro parole,
31.3La bella figlia del Re Stordilano
31.4Supplice il priega, e si lamenta e duole
31.5Lo prega che consenta al Re Africano
31.6E voglia quel che tutto il campo vuole:
31.7Si lamenta e si duol, che per lui sia
31.8Timida sempre, e piena d'angonia.
32.1Lassa (dicea) che ritrovar poss'io
32.2Rimedio mai ch'a riposar mi vaglia?
32.3S'hor contra questo hor quel, nuovo disio
32.4Vi trarra sempre a vestir piastra e maglia?
32.5C'ha potuto giovare al petto mio
32.6Il gaudio, che sia spenta la battaglia
32.7Per me da voi contra quell'altro presa
32.8Se un'altra non minor se n'e gia accesa.
33.1Ohime ch'in vano i me n'andava altiera
33.2Ch'un Re si degno un cavallier si forte,
33.3Per me volesse in perigliosa e fiera
33.4Battaglia , porsi al rischio de la morte,
33.5C'hor veggo per cagion tanto leggiera
33.6Non meno esporvi alla medesma sorte,
33.7Fu natural ferocita di core
33.8Ch'a quella v'isnstigo piu che'l mio amore.
34.1Ma se glie ver che'l vostro amor sia quello
34.2Che vi sforzate di mostrarmi ogn'hora
34.3Per lui vi prego, e per quel gran flagello
34.4Che mi percuote l'alma: e che m'accora:
34.5Che non vi caglia se'l candido augello
34.6Ha ne lo scudo quel Ruggiero anchora
34.7Utile o danno a voi non so ch'importi
34.8Che lasci quella insegna, o che la porti.
35.1Poco guadagno e perdita uscir molta
35.2De la battaglia puo, che per far sete,
35.3Quando habbiate a Ruggier l'Aquila tolta
35.4Poca merce d'un gran travaglio havrete:
35.5Ma se Fortuna le spalle vi volta
35.6(Che non perho nel crin presa tenete,)
35.7Causate un danno, ch'a pensarvi solo
35.8Mi sento il petto gia sparrar di duolo.
36.1Quando la vita a voi, per voi non sia
36.2Cara, e piu amate un'Aquila dipinta:
36.3Vi sia almen cara per la vita mia,
36.4Non sara l'una senza l'altra estinta,
36.5Non gia morir con voi grave mi fia
36.6Son di seguirvi in vita e in morte accinta:
36.7Ma non vorrei morir si mal contenta
36.8Come io morro, se dopo voi son spenta.
37.1Con tai parole, e simili altre assai
37.2Che lachryme accompagnano e sospiri:
37.3Pregar non cessa tutta notte mai
37.4Perch'alla pace il suo amator ritiri,
37.5E quel suggendo da glihumidi rai
37.6Quel dolce pianto, e quei dolci martiri
37.7Da le vermiglie labra piu che rose,
37.8Lachrymando egli anchor, cosi rispose.
38.1Deh vita mia non vi mettete affanno
38.2Deh non per Dio, di cosi lieve cosa,
38.3Che se Carlo e'l Re d'Africa, e cio c'hanno
38.4Qui di gente Moresca, e di Franciosa:
38.5Spiegasson le bandiere in mio sol danno
38.6Voi pur non ne dovreste esser pensosa:
38.7Ben mi mostrate in poco conto havere
38.8Se per me un Ruggier sol vi fa temere.
39.1E vi dovria pur ramentar, che solo
39.2(E spada io non havea ne scimitarra)
39.3Con un troncon di lancia a un grosso stuolo
39.4D'armati cavallier tolsi la sbarra,
39.5Gradasso, anchor che convergogna e duolo
39.6Lo dica, pure a chi'l domanda narra,
39.7Che fu in Soria a un castel mio prigionero
39.8Et e pur d'altra fama che Ruggiero.
40.1Non niega similmente il Re Gradasso
40.2E sallo Isolier vostro, e Sacripante:
40.3Io dico Sacripante il Re Circasso:
40.4E'l famoso Griphone: & Aquilante:
40.5Cent'altri e piu: che pure a questo passo
40.6Stati eran presi alcuni giorni inante,
40.7Machometani, e gente di battesmo
40.8Che tutti liberai quel di medesmo.
41.1Non cessa anchor la maraviglia loro
41.2De la gran prova ch'io feci quel giorno:
41.3Maggior che se l'esercito del Moro
41.4E del Franco inimici havessi intorno,
41.5Et hor potra Ruggier giovine soro
41.6Farmi da solo a solo, o danno, o scorno?
41.7Et hor c'ho Durindana e l'armatura
41.8D'Hettor, vi de Ruggier metter paura?
42.1Deh perche dianzi in prova non venni io
42.2Se far di voi con l'arme io potea acquisto?
42.3So che v'havrei si aperto il valor mio
42.4C'havresti il fin gia di Ruggier previsto,
42.5Asciugate le lachryme, e per Dio
42.6Non mi fate uno augurio cosi tristo
42.7E siate certa che'l mio honor m'ha spinto
42.8Non ne lo scudo il bianco augel dipinto.
43.1Cosi disse egli, e molto ben risposto
43.2Gli fu da la mestissima sua donna,
43.3Che non pur lui mutato di proposto
43.4Ma di luogo havria mossa una colonna,
43.5Ella era per dover vincer lui tosto
43.6Anchor ch'armato, e ch'ella fosse in gonna
43.7E l'havea indutto a dir, se'l Re gli parla
43.8D'accordo piu, che volea contentarla.
44.1E lo facea, se non tosto ch'al Sole
44.2La vaga Aurora fe l'usata scorta:
44.3L'animoso Ruggier, che mostrar vuole
44.4Che con ragion la bella Aquila porta:
44.5Per non udir piu d'atti e di parole
44.6Dilation, ma far la lite corta,
44.7Dove circonda il popul lo steccato
44.8Sonando il corno s'appresenta armato.
45.1Tosto che sente il Tartaro superbo
45.2Ch'alla battaglia il suono altier lo sfida
45.3Non vuol piu de l'accordo intenderverbo:
45.4Ma si lancia del letto, & arme grida:
45.5E si dimostra si nel viso acerbo
45.6Che Doralice istessa non si fida
45.7Di dirgli piu di pace ne di triegua:
45.8E forza e infin che la battaglia segua.
46.1Subito s'arma, & a fatica aspetta
46.2Da suoi scudieri i debiti servigi,
46.3Poi monta sopra il buon cavallo in fretta
46.4Che del gran difensor fu di Parigi,
46.5E vien correndo inver la piazza eletta
46.6A terminar con l'arme i gran litigi,
46.7Vi giunse il Re e la corte allhora allhora
46.8Si ch'all'assalto fu poca dimora.
47.1Posti lor furo & allacciati in testa
47.2I lucidi elmi, e date lor le lance:
47.3Siegue la tromba a dare il segno presta
47.4Che fece a mille impallidir le guancie:
47.5Posero l'haste i Cavallieri in resta
47.6E i corridori punsero alle pance,
47.7E venner con tale impeto a ferirsi
47.8Che parve il ciel cader la terra aprirsi.
48.1Quinci e quindi venir si vede il bianco
48.2Augel che Giove per l'aria sostenne,
48.3Come ne la Thessalia si vide ancho
48.4Venir piu volte, ma con altre penne,
48.5Quanto sia l'uno e l'altro ardito e franco
48.6Mostra il portar de le massiccie antenne:
48.7E molto piu, ch'a quello incontro duro
48.8Qu ai torri a i venti, o scogli all'onde furo.
49.1I tronchi fin'al ciel ne sono ascesi:
49.2Scrive Turpin verace in questo loco
49.3Che dui o tre giu ne tornaro accesi
49.4Ch'eran saliti alla sphera del fuoco,
49.5I Cavallieri i brandi haveano presi
49.6E come quei che si temeano poco
49.7Si ritornaro incontra: e a prima giunta
49.8Ambi alla vista si ferir di punta.
50.1Ferirsi alla visiera al primo tratto:
50.2E non miraron per mettersi in terra
50.3Dare a i cavalli morte, ch'e mal'atto
50.4Per ch'essi non han colpa de la guerra:
50.5Chi pensa che trar lor fosse tal patto
50.6Non sa l'usanzaa antiqua, e di molto erra:
50.7Senz'altro patto era vergogna e fallo
50.8E biasmo eterno a chi feria il cavallo.
51.1Ferirsi alla visiera ch'era doppia:
51.2Et a pena ancho a tanta furia resse
51.3L'un colpo appresso all'altro si raddoppia
51.4Le botte piu che grandine son spesse,
51.5Che spezza fronde e rami e grano e stoppia
51.6E uscir in van fa la sperata messe:
51.7Se Durindana e Balisarda taglia
51.8Sapete, e quanto in queste mani vaglia.
52.1Ma degno di se colpo anchor non fanno
52.2Si l'uno e l'altro ben sta su l'aviso:
52.3Usci da Mandricardo il primo danno
52.4Per cui fu quasi il buon Ruggiero ucciso
52.5D'uno di quei gran colpi che far sanno
52.6Gli fu lo scudo pel mezo diviso:
52.7E la corazza apertagli di sotto:
52.8E fin su'l vivo il crudel brando ha rotto.
53.1L'aspra percossa agghiaccio ilcor nelpetto
53.2Per dubbio di Ruggiero a i circonstanti,
53.3Nel cui favor si conoscea lo affetto
53.4De i piu inchinar, se non di tutti quanti:
53.5E se Fortuna ponesse ad effetto
53.6Quel che la maggior parte vorria inanti
53.7Gia Mandricardo saria morto o preso:
53.8Si che'l suo colpo ha tutto il campo offeso.
54.1Io credo che qualche agnol s'interpose
54.2Per salvar da quel colpo il Cavalliero,
54.3Ma ben senza piu indugio gli rispose
54.4Terribil piu che mai fosse Ruggiero:
54.5La spada in capo a Mandricardo pose
54.6Ma si lo sdegno fu subito e fiero
54.7E tal fretta gli fe, ch'io men l'incolpo
54.8Se non mando a ferir di taglio il colpo.
55.1Se Balisarda lo giungea pel dritto
55.2L'elmo d'Hettore era incantato in vano,
55.3Fu si del colpo Mandricardo afflitto
55.4Che si lascio la briglia uscir di mano,
55.5D'andar tre volte accenna a capo fitto
55.6Mentre scorrendo va d'intorno il piano
55.7Quel Brigliador che conoscete al nome,
55.8Dolente anchor de le mutate some.
56.1Calcata serpe mai tanto non hebbe
56.2Ne ferito leon sdegno e furore:
56.3Quanto il Tartaro, poi che si rihebbe
56.4Dal colpo che di se lo trasse fuore:
56.5E quanto l'ira e la superbia crebbe
56.6Tanto, e piu, crebbe in lui forza e valore
56.7Fece spiccare a Brigliadoro un salto
56.8Verso Ruggiero, e alzo la spada in alto.
57.1Levossi in su le staffe, & all'elmetto
57.2Segnolli, e si credette veramente
57.3Partirlo a quella volta fin'al petto:
57.4Ma fu di lui Ruggier piu diligente:
57.5Che pria che'l braccio scenda al duro effetto
57.6Gli caccia sotto la spada pungente:
57.7E gli fa ne la maglia ampla finestra
57.8Che sotto difendea l'ascella destra.
58.1E Balisarda al suo ritorno trasse
58.2Di fuori il sangue tiepido, e vermiglio:
58.3E vieto a Durindana che calasse
58.4Impetuosa con tanto periglio,
58.5Ben che fin su la groppa si piegasse
58.6Ruggiero, e per dolor strignesse il ciglio:
58.7E s'elmo in capo havea di peggior tempre
58.8Gli era quel colpo memorabil sempre.
59.1Ruggier non cessa, e spinge il suo cavallo
59.2E Mandricardo al destro fianco trova,
59.3Quivi scelta finezza di Metallo
59.4E ben condutta tempra poco giova,
59.5Contra la spada che non scende in fallo
59.6Che fu incantata non per altra prova ,
59.7Che per far ch'a suoi colpi nulla vaglia
59.8Piastra incantata & incantata maglia.
60.1Taglionne quanto ella ne prese, e insieme
60.2Lascio ferito il Tartaro nel fianco
60.3Che'l ciel bestemmia, e di tant'ira freme
60.4Che'l tempesto so mare e horribil manco,
60.5Hor s'apparecchia apor le forze estreme
60.6Lo scudo ove in azurro e l'Augel bianco
60.7Vinto da sdegno si gitto lontano
60.8E messe al brando e l'una e l'altra mano.
61.1Ah (disse a lui Ruggier) senza piu basti
61.2A mostrar che non merti quella insegna,
61.3C'hor tu la getti, e dianzi la tagliasti:
61.4Ne potrai dir mai piu che ti convegna,
61.5Cosi dicendo forza e che gli attasti
61.6Con quanta furia Durindana vegna
61.7Che si gli grava, e si gli pesa in fronte
61.8Che piu leggier potea cadervi un monte.
62.1E per mezo gli fende la visiera,
62.2Buon per lui che dal viso si discosta,
62.3Poi calo su l'arcion che ferrato era
62.4Ne lo difese haverne doppia crosta,
62.5Giunse al fin su l'arnese, e come cera
62.6L'aperse con la falda sopraposta:
62.7E feri gravemente ne la coscia
62.8Ruggier, si ch'assai stette a guarir poscia
63.1De l'un come de l'altro fatte rosse
63.2Il sangue l'arme havea con doppia riga,
63.3Tal che diverso era il parer chi fosse
63.4Di lor c'havesse il meglio in quella briga:
63.5Ma quel dubbio Ruggier tosto rimosse
63.6Con la spada che tanti ne castiga
63.7Mena di punta, e drizza il colpo crudo
63.8Onde gittato havea colui lo scudo.
64.1Fora de la corazza il lato manco
64.2E di venire al cor trova la strada:
64.3Che gli entra piu d'un palmo sopra il fianco
64.4Si che convien che Mandricardo cada
64.5D'ogni ragion che puo ne l'augel bianco
64.6O che puo haver nela famosa spada:
64.7E da la cara vita cada insieme:
64.8Che piu che spada e scudo assai gli preme.
65.1Non mori quel meschin senza vendetta
65.2Ch'a quel medesmo tempo che fu colto:
65.3La spada poco sua, meno di fretta
65.4Et a Ruggier havria partito il volto,
65.5Se gia Ruggier non gli havesse intercetta
65.6Prima la forza,e assai del vigor tolto,
65.7Di forza e di vigor troppo gli tolse
65.8Dianzi che sotto il destro braccio il colse.
66.1Da Mandricardo fu Ruggier percosso
66.2Nel punto ch'egli a lui tolse la vita:
66.3Tal ch'un cerchio di ferro ancho che grosso
66.4E una cuffia d'acciar ne fu partita,
66.5Durindana taglio cotenna & osso
66.6E nel capo a Ruggiero entro dua dita:
66.7Ruggier stordito in terra si riversa
66.8E di sangue un ruscel dal capo versa.
67.1Il primo fu Ruggier ch'ando per terra
67.2E di poi stette l'altro a cader tanto
67.3Che quasi crede ognun che de la guerra
67.4Riporti Mandricardo il pregio e il vanto,
67.5E Doralice sua che con glialtri erra
67.6E che quel di piu volte ha riso e pianto,
67.7Dio ringratio con mani al ciel supine
67.8C'havesse havuta la pugna tal fine.
68.1Ma poi ch'appare a manifesti segni
68.2Vivo chi vive, e senza vita il morto
68.3Ne i petti de i fautor mutano regni
68.4Di la mestitia, e di qua vien conforto:
68.5I Re, i Signori, i cavallier piu degni,
68.6Con Ruggier ch'a fatica era risorto
68.7A rallegrarsi & abbracciarsi vanno
68.8E gloria senza fine e honor gli danno.
69.1Ognun s'allegra con Ruggiero, e sente
69.2Il medesmo nel cor c'ha nella bocca:
69.3Sol Gradasso il pensiero ha differente
69.4Tutto da quel che fuor la lingua scocca,
69.5Mostra gaudio nel viso, e occultamente
69.6Del glorioso acquisto invidia il tocca:
69.7E maledice, o sia destino, o caso
69.8Ilqual trasse Ruggier prima del vaso.
70.1Che diro del favor, che de le tante
70.2Carezze e tante affettuose e vere?
70.3Che fece a quel Ruggiero il Re Agramante
70.4Senza ilqual dare al vento le bandiere
70.5Ne volse muover d'Africa le piante
70.6Ne senza lui si fido in tante schiere:
70.7Hor che de'l Re Agricane ha spento il seme
70.8Prezza piu lui, che tutto il mondo insieme.
71.1Ne di tal volonta gli huomini soli
71.2Eran verso Ruggier, ma le donne ancho:
71.3Che d'Africa e di Spagna fra gli stuoli
71.4Eran venute al tenitorio Franco:
71.5E Doralice istessa che con duoli
71.6Piangea l'amante suo pallido e bianco:
71.7Forse con l'altre ita sarebbe in schiera
71.8Se di vergogna un duro fren non era.
72.1Io dico forse, non ch'io ve l'accerti
72.2Ma potrebbe esser stato di leggiero,
72.3Tal la bellezza, e tali erano i merti
72.4I costumi e i sembianti di Ruggiero,
72.5Ella per quel che gia ne siamo esperti
72.6Si facile era a variar pensiero
72.7Che per non si veder priva d'Amore
72.8Havria potuto in Ruggier porre il core.
73.1Per lei buono era vivo Mandricardo
73.2Ma che ne volea far dopo la morte?
73.3Proveder le convien d'un che gagliardo
73.4Sia notte e di ne suoi bisogni, e forte:
73.5Non era stato intanto a venir tardo
73.6Il piu perito medico di corte
73.7Che di Ruggier veduta ogni ferita
73.8Gia l'havea assicurato de la vita.
74.1Con molta diligentia il Re Agramante
74.2Fece colcar Ruggier ne le sue tende,
74.3Che notte e di veder se'l vuole inante
74.4Si l'ama, si di lui cura si prende,
74.5Lo scudo al letto e l'arme tutte quante
74.6Che fur di Mandricardo, il Re gli appende
74.7Tutte le appende eccetto Durindana
74.8Che fu lasciata al Re di Sericana.
75.1Con l'arme l'altre spoglie a Ruggier sono
75.2Date di Mandricardo, e insieme dato
75.3Gli e Brigliador, quel destrier bello e buono
75.4Che per furore Orlando havea lasciato,
75.5Poi quello al Re diede Ruggiero in dono
75.6Che s'avide ch'assai gli saria grato:
75.7Non piu di questo, che tornar bisogna
75.8A chi Ruggiero in van sospira e agogna.
76.1Gliamorosi tormenti che sostenne
76.2Bradamante aspettando, io v'ho da dire
76.3A Montalbano Hippalca a lei rivenne
76.4E nuova le arreco del suo desire.
76.5Prima di quanto di Frontin le avenne
76.6Con Rodomonte, l'hebbe a riferire
76.7Poi di Ruggier che ritrovo alla fonte
76.8Con Ricciardetto e frati d'Agrismonte.
77.1E che con esso lei s'era partito
77.2Con speme di trovare il Saracino:
77.3E punirlo di quanto havea fallito
77.4D'haver tolto auna donna il suo Frontino
77.5E che'l disegno poi non gli era uscito
77.6Perche diverso havea fatto il camino,
77.7La cagione ancho perche non venisse
77.8A Montalban Ruggier, tutta le disse.
78.1E riferille le parole a pieno
78.2Ch'in sua scusa Ruggier le havea commesse,
78.3Poi si trasse la lettera di seno
78.4Ch'egli le die perch'ella a lei la desse,
78.5Con viso piu turbato che sereno
78.6Prese la charta Bradamante, e lesse,
78.7Che se non fosse la credenza stata
78.8Gia di veder Ruggier, fora piu grata.
79.1L'haver Ruggiero ella aspettato, e invece
79.2Di lui, vedersi hora appagar d'un scritto
79.3Del bel viso turbar l'aria le fece
79.4Di timor, di cordoglio, e di despitto,
79.5Bacio la charta diece volte e diece
79.6Havendo a chi la scrisse il cor diritto,
79.7Le lachryme vietar che su vi sparse
79.8Che con sospiri ardenti ella non l'arse.
80.1Lesse la charta quattro volte e sei:
80.2E volse ch'altretante l'imbasciata
80.3Replicata le fosse da colei
80.4Che l'una e l'altra havea quivi arrecata:
80.5Pur tuttavia piangendo, e crederei
80.6Che mai non si saria piu racchetata
80.7Se non havesse havuto pur conforto
80.8Di rivedere il suo Ruggier di corto.
81.1Termine a ritornar quindici o venti
81.2Giorni, havea Ruggier tolto, & affermato
81.3L'havea ad Hippalca poi, con giuramenti
81.4Da non temer che mai fosse mancato,
81.5Chi m'assicura ohime de gli accidenti
81.6(Ella dicea) c'han forza in ogni lato?
81.7Ma ne le guerre piu, che non distorni
81.8Alcun tanto Ruggier che piu non torni?
82.1Oime Ruggiero, oime chi haria creduto
82.2C'havendoti amato io piu di me stessa
82.3Tu piu di me, non ch'altri, ma potuto
82.4Habbi amar gente tua inimica espressa?
82.5A chi opprimer dovresti doni aiuto:
82.6Chi tu dovresti aitare, e da te oppressa:
82.7Non so se biasmo o laude esser ti credi
82.8Ch'al premiar e al punir si poco vedi.
83.1Fu morto da Troian (non so se'l sai)
83.2Il padre tuo, ma fin'a i sassi il sanno:
83.3E tu del figlio di Troian cura hai
83.4Che non riceva alcun disnor ne danno,
83.5E questa la vendetta che ne fai
83.6Ruggiero? e a quei che vendicato l'hanno
83.7Rendi tal premio? che del sangue loro
83.8Me fai morir di stratio e di martoro.
84.1Dicea la Donna al suo Ruggiero absente
84.2Queste parole, & altre lachrymando,
84.3Non una sola volta, ma sovente,
84.4Hippalca la venia pur confortando,
84.5Che Ruggier servarebbe interamente
84.6Sua fede, e ch'ella l'aspettasse, quando
84.7Altro far non potea, fin'a quel giorno
84.8C'havea Ruggier prescritto al suo ritorno
85.1I conforti d'Hippalca e la speranza
85.2Che de gliamanti suole esser compagna
85.3Alla tema e al dolor tolgon possanza
85.4Di far che Bradamante ogn'hora piagna,
85.5In Montalban senza mutar mai stanza
85.6Voglion che fin'al termine rimagna,
85.7Fin'al promesso termine e giurato,
85.8Che poi fu da Ruggier male osservato.
86.1Ma ch'egli alla promessa sua mancasse
86.2Non perho debbe haver la colpa affatto,
86.3Ch'una causa & un'altra si lo trasse
86.4Che gli fu forza preterire il patto,
86.5Convenne che nel letto si colcasse
86.6E piu d'un mese si stesse di piatto
86.7In dubbio di morir, si il dolor crebbe
86.8Dopo la pugna che col Tartaro hebbe.
87.1L'inamorata giovane l'attese
87.2Tutto quel giorno e desiollo in vano
87.3Ne mai ne seppe, fuor quanto ne'ntese
87.4Hora da Hippalca, e poi dal suo Germano
87.5Che le narro che Ruggier lui difese:
87.6E Malagigi libero e Viviano,
87.7Questa novella anchor c'havesse grata
87.8Pur di qualche amarezza era turbata.
88.1Che di Marphisa in quel discorso udito
88.2L'alto valore e le bellezze havea:
88.3Udi come Ruggier s'era partito
88.4Con esso lei, e che d'andar dicea
88.5La dove con disagio in debol sito
88.6Mal sicuro Agramante si tenea.
88.7Si degna compagnia la donna lauda
88.8Ma non che se n'allegri, o che l'applauda.
89.1Ne picciolo e il sospetto che la preme:
89.2Che se Marphisa e bella come ha fama,
89.3E che fin'a quel di sien giti insieme
89.4E maraviglia se Ruggier non l'ama,
89.5Pur nonvuol creder'ancho, e spera e teme
89.6E'l giorno che la puo far lieta e grama
89.7Misera aspetta, e sospirando stassi
89.8Da Montalban mai non movendo i passi.
90.1Stando ella quivi, il principe, il Signore
90.2Del bel castello, il primo de suoi frati:
90.3Io non dico d'etade, ma d'honore
90.4(Che di lui prima dui n'erano nati)
90.5Rinaldo, che di gloria e di splendore
90.6Gli ha, come il Sol le stelle, illuminati,
90.7Giunse al castello un giorno in su la nona
90.8Ne fuor ch'un paggio, era con lui persona.
91.1Cagion del suo venir fu, che da Brava
91.2Ritornandosi un di verso Parigi:
91.3Come v'ho detto che sovente andava
91.4Per ritrovar d'angelica vestigi:
91.5Havea sentita la novella prava
91.6Del suo Viviano, e del suo Malagigi
91.7Ch'eran per esser dati al Maganzese:
91.8E percio ad Agrismonte la via prese,
92.1Dove intendendo poi ch'eran salvati:
92.2E gli aversarii lor morti e distrutti:
92.3E Marphisa e Ruggiero erano stati
92.4Che gli haveano a quei termini ridutti:
92.5E suoi fratelli, e suoi cugin tornati
92.6A Montalbano insieme erano tutti,
92.7Gli parve un'hora un'anno di trovarsi,
92.8Con esso lor la dentro ad abbracciarsi.
93.1Venne Rinaldo a Montalbano, e quivi
93.2Madre, moglie, abbraccio, figli e fratelli
93.3E i cugini che dianzi eran captivi:
93.4E parve quando egli arrivo tra quelli
93.5Dopo gran fame Hirondine ch'arrivi
93.6Col cibo in bocca a i pargoletti Augelli,
93.7E poi ch'un giorno vi fu stato o dui
93.8Partissi e fe partire altri con lui.
94.1Ricciardo, Alardo, Ricciardetto e d'essi
94.2Figli d'Amone, il piu vecchio Guicciardo
94.3Malagigi, e Vivian, si furon messi
94.4In arme, dietro al Paladin gagliardo,
94.5Bradamante aspettando che s'appressi
94.6Il tempo, ch'al disio suo ne vien tardo,
94.7Inferma disse a gli fratelli ch'era
94.8E non volse con lor venire in schiera.
95.1E ben lor disse il ver, ch'ella era inferma
95.2Ma con per febbre o corporal dolore,
95.3Era il disio che l'alma dentro inferma
95.4E le fa alteration patir d'Amore:
95.5Rinaldo in Montalban piu non si ferma
95.6E seco mena di sua gente il fiore
95.7Come a Parigi appropinquosse, e quanto
95.8Carlo aiuto vi dira l'altro canto.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)