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1.1O Gran contrasto in giovenil pensie ro
1.2Desir di laude, & impeto d'A/ more:
1.3Ne chi piu va / glia anchor si trova il vero
1.4Che resta hor que sto hor quel superiore:
1.5Ne l'uno hebbe e ne l'altro cavalliero
1.6Quivi gran forza il debito e l'honore:
1.7Che l'amorosa lite s'intermesse,
1.8Fin che soccorso il campo lor s'havesse.
2.1Ma piu ve l'hebbe Amor, che se non era
2.2Che cosi commando la donna loro,
2.3Non si sciogliea quella battaglia fiera
2.4Che l'un n'havrebbe il triumphale alloro:
2.5Et Agramante in van con la sua schiera
2.6L'aiuto havria aspettato di costoro:
2.7Dunque Amor sempre rio non si ritrova
2.8Se spesso nuoce, ancho talvolta giova.
3.1Hor l'uno e l'altro cavallier pagano
3.2Che tutti ha differiti i suoi litigi
3.3Va per salvar l'esercito Africano:
3.4con la Donna gentil verso Parigi:
3.5E va con essi anchora il piccol Nano
3.6Che seguito del Tartaro i vestigi:
3.7Fin che con lui condotto a fronte a fronte
3.8Havea quivi il geloso Rodomonte.
4.1Capitaro in un prato, ove a diletto
4.2Erano cavallier sopra un ruscello:
4.3Duo disarmati, e duo ch'avean l'elmetto
4.4E una donna con lor di viso bello,
4.5Chi fosser quelli altrove vi fia detto
4.6Hor no, che di Ruggier prima favello:
4.7Del buon Ruggier, di cui vi fu narrato
4.8Che lo scudo nel pozzo havea gittato.
5.1Non e dal pozzo anchor lontano un miglio
5.2Che venire un corrier vede in gran fretta
5.3Di quei che manda di Troiano il figlio
5.4Ai cavellieri onde soccorso aspetta:
5.5Dalqual ode che Carlo in tal periglio
5.6La gente saracina tien ristretta:
5.7Che se non e chi tosto le dia aita
5.8Tosto l'honor vi lasciera o la vita.
6.1Fu da molti pensier ridutto in forse
6.2Ruggier, che tutti l'assaliro a un tratto:
6.3Ma qual per lo miglior dovesse torse
6.4Ne luogo havea ne tempo a pensar atto,
6.5Lascio andare il messaggio, e'l freno torse
6.6La dove fu da quella donna tratto,
6.7Ch'adhor adhor in modo egli affrettava
6.8Che nessun tempo d'indugiar le dava.
7.1Quindi seguendo il camin preso, venne
7.2(Gia declinando il Sole) ad una terra,
7.3Che'l Re Marsilio in mezo Francia tenne
7.4Tolta di man di Carlo in quella guerra,
7.5Ne al ponte ne alla porta si ritenne
7.6Che non gli niega alcuno il passo o serra:
7.7Ben ch'intorno al rastrello e in su le fosse
7.8Gran quantita d'huomini e d'arme fosse.
8.1Per ch'era conosciuta da la gente
8.2Quella donzella ch'avea in compagnia:
8.3Fu lasciato passar liberamente
8.4Ne domandato pure onde venia:
8.5Giunse alla piazza: e di fuoco lucente
8.6E piena la trovo di gente ria:
8.7E vide in mezo star con viso smorto
8.8Il giovine dannato ad esser morto.
9.1Ruggier come gli alzo gliocchi nelviso
9.2Che chino a terra e lachrymoso stava,
9.3Di veder Bradamante gli fu aviso:
9.4Tanto il giovine a lei rassimigliava,
9.5Piu dessa gli parea quanto piu fiso
9.6Al volto e alla persona il riguardava,
9.7E fra se disse, o questa e Bradamante
9.8O ch'io non son Ruggier com'era inante.
10.1Per troppo ardir si sara forse messa
10.2Del garzon condennato alla difesa,
10.3E poi che mal la cosa l'e successa
10.4Ne sara stata (come io veggo) presa
10.5Deh perche tanta fretta? che con essa
10.6Io non potei trovarmi a questa impresa?
10.7Ma Dio ringratio, che ci son venuto
10.8Ch'a tempo anchora, io potro darle aiuto.
11.1E sanza piu indugiar la spada stringe
11.2(C'havea all'altro castel rotta la lancia)
11.3E adosso il vulgo inerme il destrier spinge
11.4Per lo petto, pei fianchi, e per la pancia,
11.5Mena la spada a cerco, & a chi cinge
11.6La fronte, a chi la gola, a chi la guancia,
11.7Fugge il popul gridando, e la gran frotta
11.8Resta, o sciancata, o con la testa rotta.
12.1Come stormo d'augei ch'in ripa a un stagno
12.2Vola sicuro, e a sua pastura attende,
12.3S'improviso dal ciel Falcon grifagno
12.4Gli da nel mezo, & un ne batte o prende:
12.5Si sparge in fuga, ognun lascia il compagno
12.6E de lo scampo suo cura si prende
12.7Cosi veduto havreste far costoro
12.8Tosto che'l buon Ruggier diede fra loro
13.1A quattro o sei da i colli i capi netti
13.2Levo Ruggier, ch'indi a fuggir fur lenti:
13.3Ne divise altretanti infin'a i petti
13.4Fin'a gliocchi infiniti e fin'a i denti,
13.5Conciedero che non trovasse elmetti
13.6Ma ben di ferro assai cuffie lucenti,
13.7E s'elmi fini ancho vi fosser stati
13.8Cosi gli havrebbe o poco men tagliati.
14.1La forza di Ruggier non era quale
14.2Hor si ritrovi in cavallier moderno,
14.3Ne in Orso, ne in Leon, ne in animale
14.4Altro piu fiero, o nostrale,od esterno
14.5Forse il tremuoto le sarebbe uguale
14.6Forse il gran Diavol, non quel de lo'nferno
14.7Ma quel del mio Signor, che va col fuoco
14.8Ch'a cielo e a terra e a mar si fa dar loco.
15.1D'ogni suo colpo mai non cadea manco
15.2D'un huomo in terra, e le piu volte un paio,
15.3E quattro a un colpo e cinque n'uccise ancho,
15.4Si che si venne tosto al centinaio,
15.5Tagliava il brando che trasse dal fianco
15.6Come un tenero latte il duro acciaio,
15.7Falerina per dar morte ad Orlando
15.8Fe nel giardin d'Orgagna il crudel brando
16.1Haverlo fatto poi ben le rincrebbe
16.2Che'l suo giardin disfar vide con esso,
16.3Che stratio dunque? che ruina debbe
16.4Far hor? ch'in man di tal guerriero e messo?
16.5Se mai Ruggier furor, se mai forza hebbe
16.6Se mai fu l'alto suo valore espresso
16.7Qui l'hebbe, il pose qui, qui fu veduto
16.8Sperando dare alla sua Donna aiuto.
17.1Qual fa la lepre contra i cani sciolti
17.2Facea la turba contra lui riparo,
17.3Quei che restaro uccisi furo molti
17.4Furo infiniti quei ch'in fuga andaro,
17.5Havea la Donna intanto i lacci tolti
17.6Ch'ambe le mani al giovine legaro
17.7E come pote meglio presto armollo
17.8Gli die una spada in mano e un scudo al collo,
18.1Egli che molto e offeso, piu che puote
18.2Si cerca vendicar di quella gente,
18.3E quivi son si le sue forze note
18.4Che riputar si fa prode e valente:
18.5Gia havea attufato le dorate ruote
18.6Il Sol ne la marina d'Occidente
18.7Quando Ruggier vittorioso, e quello
18.8Giovine seco, uscir fuor del castello.
19.1Quando il garzon sicuro de la vita
19.2Con Ruggier si trovo fuor de le porte
19.3Gli rende molta gratia & infinita
19.4Con gentil modi e con parole accorte,
19.5Che non lo conoscendo a dargli aita
19.6Si fosse messo a rischio de la morte:
19.7E prego che'l suo nome gli dicesse
19.8Per sapere a chi tanto obligo havesse.
20.1Veggo (dicea Ruggier) la faccia bella
20.2E le belle fattezze, e'l bel sembiante,
20.3Ma la suavita de la favella
20.4Non odo gia de la mia Bradamante,
20.5Ne la relation di gratie, e quella
20.6Ch'ella usar debba al suo fedele amante
20.7Ma se pur questa e Bradamante, hor come
20.8Ha si tosto in oblio messo il mio nome?
21.1Per ben saperne il certo, accortamente
21.2Ruggier le disse, iov'ho veduto altrove
21.3Et ho pensato, e penso, e finalmente
21.4Non so ne posso ricordarmi dove,
21.5Ditemel voi, se vi ritorna a mente,
21.6E fate che'l nome ancho udir mi giove,
21.7Accio che saper possa a cui mia aita
21.8Dal fuoco habbia salvata hoggi la vita.
22.1Che voi m'habbiate visto esser potria
22.2(Rispose quel) che non so dove o quando,
22.3Ben vo pel mondo anch'io la parte mia
22.4Strane aventure hor qua hor la cercando,
22.5Forse una mia sorella stata fia
22.6Che veste l'arme, e porta al lato il brando
22.7Che nacque meco, e tanto mi somiglia
22.8Che non ne puo discerner la famiglia.
23.1Ne primo ne secondo ne ben quarto
23.2Sete di quei ch'errore in cio preso hanno
23.3Ne'l padre, ne e fratelli, ne chi a un parto
23.4Ci produsse ambi, scernere ci sanno,
23.5Glie ver che questo crin raccorcio e sparto
23.6Ch'io porto come glialtri huomini fanno
23.7Et il suo lungo, e intreccia al capo avvolta
23.8Ci solea far gia differentia molta.
24.1Ma poi ch'un giorno ella ferita fu
24.2Nel capo (lungo saria a dirvi come)
24.3E per sanarla un servo di Iesu
24.4A meza orecchia le taglio le chiome:
24.5Alcun segno tra lor non resto piu
24.6Di differentia, fuor che'l sesso e'l nome
24.7Ricciardetto son'io, Bradamante ella
24.8Io fratel di Rinaldo, essa sorella.
25.1E se non v'increscesse l'ascoltarmi
25.2Cosa direi che vi faria stupire,
25.3Laqual m'occorse per assimigliarmi
25.4A lei:gioia al principio e al fin martire,
25.5Ruggiero ilqual piu gratiosi carmi
25.6Piu dolce historia non potrebbe udire
25.7Che dove alcun ricordo intervenisse
25.8De la sua Donna, il prego si.che disse.
26.1Accadde a questi di, che peivicini
26.2Boschi passando la sorella mia
26.3Ferita da uno stuol de Saracini
26.4Che senza l'elmo la trovar per via
26.5Fu di scorciarsi astretta i lunghi crini
26.6Se sanar volse d'una piaga ria
26.7C'havea con gran periglio ne la testa:
26.8E cosi scorcia erro per la foresta.
27.1Errando giunse ad una ombrosa fonte
27.2E perche afflitta e stanca ritrovosse
27.3Dal destrier scese, e disarmo la fronte
27.4E su le tenere herbe addormentosse,
27.5Io non credo che fabula si conte
27.6Che piu di questa historia bella fosse,
27.7Fiordispina di Spagna soprarriva
27.8Che per cacciar nel bosco ne veniva.
28.1E quando ritrovo la mia sirocchia
28.2Tutta coperta d'arme eccetto il viso:
28.3C'havea la spada in luogo di conocchia
28.4Le fu vedere un cavalliero aviso,
28.5La faccia, e le viril fattezze adocchia
28.6Tanto che se ne sente il cor conquiso.
28.7La invita a caccia, e tra l'ombrose fronde
28.8Lunge da glialtri al fin seco s'asconde.
29.1Poi che l'ha seco in solitario loco
29.2Dove non teme d'esser sopraggiunta
29.3Con atti e con parole a poco a poco
29.4Le scopre il fisso cuor di grave punta,
29.5Con gliocchi ardenti e co i sospir di fuoco
29.6Le mostra l'alma di disio consunta
29.7Hor si scolora in viso, hor si raccende,
29.8Tanto s'arrischia ch'un bacio ne prende
30.1La mia sorella havea ben conosciuto
30.2Che questa Donna in cambio l'havea tolta:
30.3Ne dar poteale a quel bisogno aiuto
30.4E si trovava in grande impaccio avvolta:
30.5Glie meglio (dicea seco) s'io rifiuto
30.6Questa havuta di me credenza stolta:
30.7E s'io mi mostro femina gentile
30.8Che lasciar riputarmi un'huomovile.
31.1E dicea il ver, ch'era viltade espressa
31.2Conveniente a un'huom fatto di stucco,
31.3Con cui si bella Donna fosse messa
31.4Piena di dolce e di nectareo succo
31.5E tuttavia stesse a parlar con essa
31.6Tenendo basse l'ale come il cucco,
31.7Con modo accorto ella il parlar ridusse
31.8Che venne a dir come Donzella fusse.
32.1Che gloria, qual gia Hippolyta e Camilla
32.2Cerca ne l'arme, e in Africa era nata
32.3In lito al mar ne la citta d'Arzilla:
32.4A scudo e a lancia da fanciulla usata,
32.5Per questo non si smorza una scintilla
32.6Del fuoco de la Donna inamorata
32.7Questo rimedio all'alta piaga e tardo
32.8Tant'havea Amor cacciato inanzi il dardo
33.1Per questo non le par men bello il viso
33.2Men bel lo sguardo e men belli i costumi
33.3Per cio non torna il cor che gia diviso
33.4Da lei, godea dentro gli amati lumi,
33.5Vedendola in quell'habito l'e aviso
33.6Che puo far che'l desir non la consumi,
33.7E quando ch'ella e pur femina pensa
33.8Sospira e piange e mostra doglia immensa.
34.1Chi havesse il suo ramarico e'l suo pianto
34.2Quel giorno udito havria pianto con lei,
34.3Quai tormenti (dicea) furon mai tanto
34.4Crudel? che piu non sian crudeli i miei?
34.5D'ognaltro amore, o scelerato, o santo
34.6Il desiato fin sperar potrei
34.7Saprei partir la rosa da le spine:
34.8Solo il mio desiderio e senza fine.
35.1Se pur volevi Amor darmi tormento
35.2Che t'increscesse il mio felice stato
35.3D'alcun martir dovevi star contento
35.4Che fosse anchor ne glialtri amanti usato,
35.5Ne tra gli huomini mai ne tra l'armento
35.6Che femina ami femina ho trovato:
35.7Non par la donna all'altre donne bella
35.8Ne acervie cervia, ne all'agnelle agnella
36.1In terra, in aria in mar, sola son'io
36.2Che patisco da te si duro scempio:
36.3E questo hai fatto accio che l'error mio
36.4Sia ne l'imperio tuo l'ultimo esempio,
36.5La moglie del Re Nino hebbe disio
36.6Il figlio amando: scelerato & empio,
36.7E Myrrha il padre, e la Cretense il Toro
36.8Ma glie piu folle il mio ch'alcun de i loro.
37.1La femina nel maschio fe disegno
37.2Speronne il fine, & hebbelo come odo
37.3Pasiphe ne la vacca entro del legno:
37.4Altre per altri mezi, e vario modo,
37.5Ma se volasse a me con ogni ingegno
37.6Dedalo, non potria scioglier quel nodo
37.7Che fece il mastro troppo diligente
37.8Natura d'ogni cosa piu possente.
38.1Cosi si duole e si consuma & ange
38.2La bella Donna, e non s'accheta in fretta:
38.3Talhor si batte il viso: e il capel frange
38.4E di se, contra se, cerca vendetta,
38.5La mia sorella per pieta ne piange
38.6Et e a sentir di quel dolor constretta,
38.7Del folle e van disio si studia trarla
38.8Ma non fa alcun profitto, e in vano parla.
39.1Ella ch'aiuto cerca, e non conforto
39.2Sempre piu si lamenta e piu si duole,
39.3Era del giorno il termine hormai corto
39.4Che rosseggiava in Occidente il Sole,
39.5Hora oportuna da ritrarsi in porto
39.6A chi la notte al bosco star non vuole,
39.7Quando la Donna invito Bradamante
39.8A questa terra sua poco distante.
40.1Non le seppe negar la mia sorella:
40.2E cosi insieme ne vennero al loco
40.3Dove la turba scelerata e fella
40.4Posto m'havria (se tu non v'eri) al fuoco,
40.5Fece la dentro Fiordispina bella
40.6La mia sirocchia accarezzar non poco,
40.7E rivestita di feminil gonna
40.8Conoscer fe a ciascun ch'ella era Donna.
41.1Perho che conoscendo che nessuno
41.2Util trahea da quel virile aspetto.
41.3Non le parve ancho di voler ch'alcuno
41.4Biasmo di se:per questo fosse detto,
41.5Fello ancho accio che'l mal c'havea dal'uno
41.6Virile habito: errando gia concetto,
41.7Hora con l'altro discoprendo il vero
41.8Provassi di cacciar fuor del pensiero,
42.1Commune il letto hebbon la notte insieme
42.2Ma molto differente hebbon riposo,
42.3Che l'una dorme, e l'altra piange e geme
42.4Che sempre il suo desir sia piu focoso,
42.5E se'l sonno talhor gliocchi le preme
42.6Quel breve sonno e tutto imaginoso,
42.7Le par veder che'l ciel l'habbia concesso
42.8Bradamante cangiata in miglior sesso.
43.1Come l'infermo acceso di gran sete
43.2S'in quella ingorda voglia s'addormenta
43.3Ne l'interrotta e turbida quiete
43.4D'ogn'acqua che mai vide si ramenta,
43.5Cosi a costei di far sue voglie liete
43.6L'imagine del sonno rappresenta
43.7Si desta, e nel destar mette la mano
43.8E ritrova pur sempre il sogno vano.
44.1Quanti prieghi la notte, quanti voti,
44.2Offerse al suo Machone, e a tutti i dei,
44.3Che con miracoli apparenti e noti
44.4Mutassero in miglior sesso costei,
44.5Ma tutti vede andar d'effetto voti
44.6E forse anchora il ciel ridea di lei,
44.7Passa la notte, e Phebo il capo biondo
44.8Trahea del mare e dava luce al mondo.
45.1Poi che'l di venne e che lasciaro il letto
45.2A Fiordispina s'augumenta doglia,
45.3Che Bradamante ha del partir gia detto
45.4Ch'uscir di questo impaccio havea gran voglia,
45.5La gentil donna un'ottimo ginetto
45.6In don da lei vuol che partendo toglia,
45.7Guernito d'oro, & una sopravesta
45.8Che riccamente ha di sua man contesta.
46.1Accompagnolla un pezzo Fiordispina
46.2Poi fe piangendo al suo castel ritorno:
46.3La mia sorella si ratto camina
46.4Che venne a Montalbano ancho quel giorno,
46.5Noi suoi fratelli, e la madre meschina
46.6Tutti le siamo festeggiando intorno:
46.7Che di lei non sentendo, havuto forte
46.8Dubbio e tema havevan de la sua morte.
47.1Mirammo al trar de l'elmo al mozzo crine
47.2Ch'intorno al capo prima s'avolgea:
47.3Cosi le sopraveste peregrine
47.4Ne fer maravigliar ch'indosso havea,
47.5Et ella il tutto dal principio al fine
47.6Narronne (come dianzi io vi dicea)
47.7Come ferita fosse al bosco, e come
47.8Lasciasse per guarir le belle chiome.
48.1E come poi dormendo in ripa all'acque
48.2La bella cacciatrice sopragiunse,
48.3A cui la falsa sua sembianza piacque
48.4E come da la schiera la disgiunse
48.5Del lamento di lei poi nulla tacque
48.6Che di pietade l'anima ci punse
48.7E come alloggio seco e tutto quello
48.8Che fece fin che ritorno al castello,
49.1Di Fiordispina gran notitia hebb'io
49.2Ch'in Siragozza, e gia la vidi in Francia:
49.3E piacquer molto all'appetito mio
49.4I suoi begliocchi, e la polita guancia,
49.5Ma non lasciai fermarvisi il disio
49.6Che l'amar senza speme, e sogno e ciancia,
49.7Hor quando in tal'ampiezza mi si porge
49.8L'antiqua fiamma subito risorge.
50.1Di questa speme Amore ordisce i nodi
50.2Che d'altre fila ordir non li potea,
50.3Onde mi piglia e mostra insieme i modi
50.4Che da la Donna havrei quel ch'io chiedea
50.5A succeder saran facil le frodi
50.6Che come spesso altri ingannato havea
50.7La simiglianza c'ho di mia sorella
50.8Forse ancho ingannera questa Donzella.
51.1Faccio o no'l faccio al fin mi par che buono/
51.2Sempre cercar quel che diletti, sia
51.3Del mio pensier con altri non ragiono
51.4Ne vo ch'in cio consiglio altri mi dia
51.5Io vo la notte ove quell'arme sono,
51.6Che s'havea tratte la sorella mia
51.7Tolgole, e col destrier suo via camino
51.8Ne sto aspettar che luca il matutino.
52.1Io me ne vo la notte: Amore e duce,
52.2A ritrovar la bella Fiordispina,
52.3E v'arrivai che non era la luce
52.4Del Sole ascosa'anchor ne la marina,
52.5Beato e chi correndo si conduce
52.6Prima de glialtri a dirlo alla Regina,
52.7Da lei sperando per l'annuntio buono
52.8Acquistar gratia, e riportarne dono.
53.1Tutti m'haveano tolto cosi in fallo
53.2Com'hai tu fatto anchor per Bradamante,
53.3Tanto piu che le vesti hebbi e'l cavallo
53.4Con che partita era elle il giorno inante,
53.5Vien Fiordispina di poco intervallo
53.6Con feste incontra, e con carezze tante
53.7E con si allegro viso e si giocondo
53.8Che piu gioia mostrar non potria al mondo.
54.1Le belle braccia al collo indi mi getta
54.2E dolcemente stringe e bacia in bocca,
54.3Tu puoi pensar s'allhora la saetta
54.4DirizziAmor, s'in mezo il cor mi tocca,
54.5Per man mi piglia, e in camera con fretta
54.6Mi mena, e non ad altri ch'a lei tocca
54.7Che da l'elmo allo spron l'arme mi flacci
54.8E nessun'altro vuol che se n'impacci.
55.1Poi fattasi arrecare una sua veste
55.2Adorna e ricca, di sua man la spiega,
55.3E come io fossi femina mi veste
55.4E in reticella d'oro il crin mi lega,
55.5Io muovo gliocchi con maniere honeste,
55.6Ne ch'io sia Donna alcun mio gesto niega:
55.7La voce ch'accusar mi potea forse
55.8Si ben'usai ch'alcun non se n'accorse.
56.1Uscimmo poi la dove erano molte
56.2Persone in sala e cavallieri e donne,
56.3Da i quali fummo con l'honor raccolte
56.4Ch'alle Regine fassi e gran madonne,
56.5Quivi d'alcuni mi risi io piu volte
56.6Che non sappiendo cio che sotto gonne
56.7Si nascondesse, valido egagliardo
56.8Mi vagheggiavan con lascivo sguardo
57.1Poi che si fece la notte piu grande
57.2E gia un pezzo la mensa era levata,
57.3La mensa, che fu d'ottime vivande
57.4Secondo la stagione apparecchiata,
57.5Non aspetta la Donna ch'io domande
57.6Quel che m'era cagion del venir stata,
57.7Ella m'invita per sua cortesia
57.8Che quella notte a giacer seco io stia.
58.1Poi che donne e donzelle hormai levate
58.2Si furo e paggi e camerieri intorno,
58.3Essendo ambe nel letto dispogliate
58.4Co i torchi accesi che parea di giorno,
58.5Io cominciai non vi maravigliate
58.6Madonna se si tosto a voi ritorno:
58.7Che forse v'andavate imaginando
58.8Di non mi riveder fin, Dio sa quando.
59.1Diro prima la causa del partire
59.2Poi del ritorno l'udirete anchora:
59.3Se'l vostro ardor Madonna intiepidire
59.4Potuto havessi col mio far dimora
59.5Vivere in vostro servitio e morire
59.6Voluto havrei, ne starne senza un'hora,
59.7Ma visto quanto il mio star vi nocessi
59.8Per non poter far meglio, andare elessi.
60.1Fortuna mi tiro fuor del camino
60.2In mezo un bosco d'intrincati rami,
60.3Dove odo un grido risonar vicino
60.4Come di donna che soccorso chiami,
60.5V'accorro, e sopra un lago crystallino
60.6Ritrovo un Fauno c'havea preso a glihami
60.7In mezo l'acqua una Donzella nuda
60.8E mangiarsi il crudel la volea cruda.
61.1Cola mi trassi, e con la spada in mano
61.2(Perch'aiutar non la potea altrimente)
61.3Tolsi di vita il pescator villano,
61.4Ella salto ne l'acqua immantinente,
61.5Non m'havrai (disse) dato aiuto in vano
61.6Ben ne sarai premiato e riccamente
61.7Quanto chieder saprai, perche son Nympha
61.8Che vivo dentro a questa chiara lympha
62.1Et ho possanza far cose stupende
62.2E sforzar gli Elementi e la Natura
62.3Chiedi tu, quanto il mio valor s'estende:
62.4Poi lascia a me di satinsfarti cura.
62.5Dal ciel la Luna al mio cantar discende:
62.6S'agghiaccia il fuoco: e l'aria si fa dura:
62.7Et ho talhor con semplici parole
62.8Mossa la terra, & ho fermato il Sole.
63.1Non le domando a questa offerta unire
63.2Thesor, ne dominar populi e terre
63.3Ne in piu virtu ne in piu vigor salire
63.4Ne vincer con honor tutte le guerre,
63.5Ma sol che qualche via donde il desire
63.6Vostro s'adempia, mi schiuda e disserre
63.7Ne piu le domando un ch'un altro effetto
63.8Ma tutta al suo giudicio mi rimetto.
64.1Hebbile a pena mia domanda esposta
64.2Ch'unaltra volta la vidi attuffata,
64.3Ne fece al mio parlare altra risposta
64.4Che di spruzzar ver me l'acqua incantata:
64.5Laqual non prima al viso mi s'accosta
64.6Ch'io (non so come) son tutta mutata :
64.7Io'l veggo, io'l sento, e a penavero parmi
64.8Sento in maschio di femina mutarmi.
65.1E se non fosse che senza dimora
65.2Vi potete chiarir nol credereste:
65.3E qual nell'altro sesso in questo anchora
65.4Ho le mie voglie ad ubbidirvi preste:
65.5Commandate lor pur, che fieno hor hora
65.6E sempre mai, per voi vigile e deste,
65.7Cosi le disse, e feci ch'ella istessa
65.8Trovo con man la veritade espressa.
66.1Come interviene a chi gia fuor di speme
66.2Di cosa sia che nel pensier molt'habbia:
66.3Che mentre piu d'esserne privo geme
66.4Piu se n'afflige, e se ne strugge e arrabbia,
66.5Se ben la trova poi: tanto gli preme
66.6L'haver gran tempo seminato in sabbia
66.7E la disperation l'ha si male uso
66.8Che non crede a se stesso, e sta confuso.
67.1Cosi la Donna, poi che tocca e vede
67.2Quel di c'havuto havea tanto desire:
67.3A gliocchi, al tatto, a se stessa, non crede,
67.4E sta dubbiosa anchor di non dormire:
67.5E buona prova bisogno a far fede
67.6Che sentia quel che le parea sentire,
67.7Fa Dio (disse ella) se son sogni questi
67.8Ch'io dorma sempre e mai piu non mi desti.
68.1Non rumor di tamburi, o suon di trombe
68.2Furon principio all'amoroso assalto:
68.3Ma baci ch'imitavan le colombe
68.4Davan segno hor di gire: hor di fare alto,
68.5Usammo altr'arme che saette o frombe
68.6Io senza scale in su la rocca salto:
68.7E lo stendardo piantovi di botto
68.8E la nimica mio mi caccio sotto.
69.1Se fu quel letto la notte dinanti
69.2Pien di sospiri, e di querele gravi
69.3Non stette l'altra poi senza altretanti
69.4Risi, feste, gioir, giochi soavi,
69.5Non con piu nodi i flessuosi acanthi
69.6Le colonne circondano e le travi
69.7Di quelli con che noi legammo stretti
69.8E colli, e fianchi, e braccia, e gambe, e petti.
70.1La cosa stava tacita fra noi
70.2Si che duro il piacer per alcun mese,
70.3Pur si trovo chi se n'accorse poi
70.4Tanto che con mio danno il Re lo'ntese,
70.5Voi che mi liberaste da quei suoi
70.6Che ne la piazza havean le fiamme accese:
70.7Comprendere hoggimai potete il resto:
70.8Ma Dio sa ben con che dolor ne resto.
71.1Cosi a Ruggier narrava Ricciardetto
71.2E la notturna via facea men grave
71.3Salendo tuttavia verso un poggietto
71.4Cinto di ripe e di pendici cave
71.5Un'erto calle, e pien di sassi e stretto
71.6Apria il camin con faticosa chiave,
71.7Sedea al sommo un castel detto Agrismonte
71.8C'havein guardiaAldigier di chiaramonte
72.1Di Buovo era costui figliuol bastardo
72.2Fratel di Malagigi e di Viviano,
72.3Chi legitimo dice di Gherardo
72.4E testimonio temerario e vano,
72.5Fosse come si voglia, era gagliardo
72.6Prudente, liberal, cortese, humano,
72.7E facea quivi le fraterne mura
72.8La notte e il di guardar con buona cura.
73.1Raccolse il cavallier cortesemente
73.2Come dovea il cugin suo Ricciardetto,
73.3Ch'amo come fratello, e parimente
73.4Fu ben visto Ruggier per suo rispetto,
73.5Ma non gli usci gia incontra allegramente
73.6Come era usato, anzi con tristo aspetto
73.7Perch'uno aviso il giorno havuto havea
73.8Che nel viso e nel cor mesto il facea.
74.1A Ricciardetto in cambio di saluto
74.2Disse,fratello habbian nuova non buona
74.3Per certissimo messo hoggi ho saputo,
74.4Che Bertolagi iniquo di Baiona
74.5Con Lanfusa crudel s'e convenuto
74.6Che pretiose spoglie esso a lei dona:
74.7Et essa a lui pon nostri frati in mano
74.8Il tuo bon Malagigi, e il tuo Viviano.
75.1Ella dal di che Ferrau li prese
75.2Gliha ognor tenuti in loco oscuro e fello
75.3Fin che'l brutto contratto e discortese
75.4N'ha fatto con costui di ch'io favello,
75.5Gli de mandar domane al Maganzese
75.6Ne i confin traBaiona e un suo castello,
75.7Verra in persona egli a pagar la mancia
75.8Che compra il miglior sangue che sia in Francia
76.1Rinaldo nostro n'ho avisato hor hora:
76.2Et ho cacciato il messo di galoppo,
76.3Ma non mi par ch'arrivar possa ad hora
76.4Che non sia tarda, che'l camino e troppo,
76.5Io non ho meco gente da uscir fuora,
76.6L'animo e pronto, ma il potere e zoppo:
76.7Se gli ha quel traditor li fa morire
76.8Si che non so che far non so che dire.
77.1La dura nuova a Ricciardetto spiace
77.2E perche spiace a lui, spiace a Ruggiero,
77.3Che poi che questo e quel vede che tace
77.4Ne tra profitto alcun del suo pensiero,
77.5Disse con grande ardir,datevi pace
77.6Sopra me quest'impresa tutta chero,
77.7E questa mia varra per mille spade
77.8A riporvi i fratelli in libertade.
78.1Io non voglio altra gente altri sussidi
78.2Ch'io credo bastar solo a questo fatto:
78.3Io vi domando solo un che mi guidi
78.4Al luogo, ove si dee fare il baratto,
78.5Io vi faro sin qui sentire i gridi
78.6Di chi sara presente al rio contratto,
78.7Cosi dicea,ne dicea cosa nuova
78.8All'un de dui che n'havea visto pruova.
79.1L'altro non l'ascoltava, se non quanto
79.2S'ascolti un ch'assai parli, e sappia poco,
79.3Ma Ricciardetto gli narro da canto
79.4Come fu per costui tratto del fuoco,
79.5E ch'era certo che maggior del vanto
79.6Faria veder l'effetto a tempo e a loco,
79.7Gli diede allhor'udienza piu che prima
79.8E riverillo, e fe di lui gran stima.
80.1Et alla mensa, ove la Copia fuse
80.2Il corno, l'honoro come suo donno,
80.3Quivi senz'altro aiuto si concluse
80.4Che liberare i duo fratelli ponno:
80.5In tanto sopravenne e gliocchi chiuse
80.6A i Signori e a i sergenti il pigro sonno
80.7Fuor ch'a Ruggier, che per tenerlo desto
80.8Gli punge il cor sempre un pensier molesto.
81.1L'assedio d'Agramante c'havea il giorno
81.2Udito dal corrier, gli sta nel core,
81.3Ben vede ch'ogni minimo soggiorno
81.4Che faccia d'aiutarlo, e suo disnore,
81.5Quanta gli sara infamia: quanto scorno
81.6Se co i nemici va del suo Signore,
81.7O come a gran viltade a gran delitto
81.8Battezandosi alhor gli sara asscritto.
82.1Potria in ognaltro tempo esser creduto
82.2Che vera religion l'havesse mosso:
82.3Ma hora che bisogna col suo aiuto
82.4Agramante d'assedio esser riscosso,
82.5Piu tosto da ciascun sara tenuto
82.6Che timore e vilta l'habbia percosso:
82.7Ch'alcuna opinion di miglior fede
82.8Questo il cor di Ruggier stimula e fiede
83.1Che s'habbia da partire ancho lo punge
83.2Senza licentia de la suaRegina,
83.3Quando questo pensier: quando quel giunge
83.4Che'l dubio cor diversamente inchina,
83.5Gli era l'aviso riuscito lunge
83.6Di trovarla al castel di Fiordispina,
83.7Dove insieme dovean, come ho gia detto,
83.8In soccorso venir di Ricciardetto.
84.1Poi gli sovien, ch'egli le havea promesso
84.2Di seco a Vall'ombrosa ritrovarsi:
84.3Pensa ch'andar v'habbi ella, e quivi d'esso
84.4Che non vi trovi poi, maravigliarsi,
84.5Potesse almen mandar lettera o messo
84.6Si ch'ella non havesse a lamentarsi:
84.7Che oltre ch'egli mal le havea ubbidito
84.8Senza far motto anchor fosse partito.
85.1Poi che piu cose imaginate s'hebbe
85.2Pensa scriverle al fin quanto gli accada,
85.3E ben ch'egli non sappia come debbe
85.4La lettera inviar si che ben vada,
85.5Non perho vuol restar, che ben potrebbe
85.6Alcun messo fedel trovar per strada,
85.7Piu non s'indugia, e salta de le piume
85.8Si fa dar charta, inchiostro, penna, e lume.
86.1I camarier discreti & aveduti
86.2Arrecano a Ruggier cio che commanda,
86.3Egli comincia a scrivere, e i saluti
86.4(Come si suol) ne i primi versi manda,
86.5Poi narra de gli avisi che venuti
86.6Son dal suo Re, ch'aiuto gli domanda
86.7E se l'andata sua non e ben presta
86.8O morto o in man de gli nimici resta.
87.1Poi seguita ch'essendo a tal partito
87.2E ch'a lui per aiuto si volgea,
87.3Vedesse ella che'l biasmo era infinito
87.4S'a quel punto negar gli lo volea,
87.5E ch'esso a lei dovendo esser marito
87.6Guardarsi da ogni macchia si dovea,
87.7Che non si convenia con lei, che tutta
87.8Era sincera, alcuna cosa brutta.
88.1E se mai per adietro un nome chiaro
88.2Ben'oprando cerco di guadagnarsi,
88.3E guadagnato poi: se havuto caro:
88.4Se cercato l'havea di conservarsi,
88.5Hor lo cercava, e n'era fatto avaro,
88.6Poi che dovea con lei participarsi,
88.7Laqual sua moglie, e totalmente in dui
88.8Corpi esser dovea un'anima con lui.
89.1E si come gia a bocca le havea detto
89.2Le ridicea per questa charta anchora,
89.3Finito il tempo in che per fede astretto
89.4Era al suo Re, quando non prima muora,
89.5Che si fara Christian cosi d'effetto
89.6Come di buon voler stato era ogni hora,
89.7E ch'al padre e a Rinaldo, e a glialtri suoi
89.8Per moglie domandar la fara poi.
90.1Voglio (le soggiungea) quando vi piaccia
90.2L'assedio al mio Signor levar d'intorno:
90.3Accio che l'ignorante vulgo taccia
90.4Ilqual direbbe a mia vergogna e scorno,
90.5Ruggier mentre Agramante hebbe bonaccia
90.6Mai non l'abandono notte ne giorno,
90.7Hor che Fortuna per Carlo si piega
90.8Egli col vincitor l'insegna spiega.
91.1Voglio quindici di termine, o venti
91.2Tanto che comparir possa una volta:
91.3Si che de gli Africani alloggiamenti
91.4La grave ossedion per me sia tolta,
91.5In tanto cerchero convenienti
91.6Cagioni, e che sian giuste, di dar volta,
91.7Io vi domando per mio honor sol questo,
91.8Tutto poi vostro e di mia vita il resto.
92.1In simil parole si diffuse
92.2Ruggier, che tutte non so dirvi a pieno,
92.3E segui con molt'altre, e non concluse
92.4Fin che non vide tutto il foglio pieno,
92.5E poi piego la lettera, e la chiuse:
92.6E suggellata se la pose in seno,
92.7Con speme che gli occorra il di seguente
92.8Chi alla donna la dia secretamente.
93.1Chiusa c'hebbe la lettera, chiuse ancho
93.2Gli occhi su'l letto, e ritrovo quiete,
93.3Che'l sonno venne, e sparse il corpo stanco
93.4Col ramo intinto nel liquor di lethe,
93.5E poso fin ch'un nembo rosso e bianco
93.6Di fiori, sparse le contrade liete
93.7Del lucido Oriente d'ogn'intorno,
93.8Et indi usci del aureo albergo il giorno.
94.1E poi ch'a salutar la nuova luce
94.2Pei verdi rami incominciar gli augelli,
94.3Aldigier che voleva essere il duce
94.4Di Ruggiero e de l'altro, e guidar quelli
94.5Ove faccin che dati in mano al truce
94.6Bertolagi, non siano i duo fratelli:
94.7Fu'l primo in piede, e quando sentir lui:
94.8Del letto usciro ancho queglialtri dui
95.1Poi che vestiti furo e bene armati
95.2Co i duo cugin Ruggier si mette in via,
95.3Gia molto indarno havendoli pregati
95.4Che questa impresa a lui tutta si dia,
95.5Ma essi pel desir c'han de lor frati
95.6E perche lor parea discortesia:
95.7Steron negando piu duri che sassi
95.8Ne consentiron mai che solo andassi.
96.1Giunsero al loco il di, che si dovea
96.2Malagigi mutar ne i carriagi.
96.3Era un'ampla campagna che giacea
96.4Tutta scoperta agli Apollinei Raggi,
96.5Quivi ne allor ne myrto si vedea
96.6Ne cypressi ne frassini ne faggi:
96.7Ma nuda ghiara, equalche humilvirgulto
96.8Non mai da marra, o mai da vomer culto.
97.1I tre guerrieri arditi si fermaro
97.2Dove un sentier fendea quella pianura:
97.3E giunger quivi un cavallier miraro
97.4C'havea d'oro fregiata l'armatura,
97.5E per insegna in campo verde, il raro
97.6E bello augel che piu d'un secol dura:
97.7Signor non piu, che giunto al fin mi veggio
97.8Di questo canto, e riposarmi chieggio.
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