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1.1M Iser chi mal'o/ prando si con fida
1.2Ch'ognhorstar debbia ilmale ficio occulto,
1.3Che quando o/ gnaltrotaccia, intorno grida
1.4L'aria, e la ter/ ra istessa in ch'e sepulto,
1.5E Dio fa spesso, che'l peccato guida
1.6Il peccator, poi ch'alcun di gli ha indulto,
1.7Che se medesmo: senza altrui richiesta
1.8Innavedutamente manifesta.
2.1Havea creduto il miser Polinesso
2.2Totalmente il delitto suo coprire:
2.3Dalinda consapevole d'appresso
2.4Levandosi, che sola il potea dire,
2.5E aggiungendo il secondo al primo eccesso
2.6Affretto il mal: che potea differire
2.7E potea differire, e schivar forse:
2.8Ma se stesso spronando a morir corse.
3.1E perde amici aun tempo e vita e stato
3.2E honor, che fu molto piu grave danno,
3.3Dissi di sopra, che fu assai pregato
3.4Il cavallier ch'anchor, chi sia non sanno,
3.5Alfin si trasse l'elmo, e'l viso amato
3.6Scoperse: che piu volte veduto hanno,
3.7E dimostro come era Ariodante
3.8Per tutta Scotia lachrymato inante.
4.1Ariodante: che Ginevra pianto
4.2Havea per morto, e'l fratel pianto havea,
4.3Il Re, la corte, il popul tutto quanto:
4.4Di tal bonta, di tal valor splendea,
4.5Adunque il peregrin mentir di quanto
4.6Dianzi di lui narro, quivi apparea,
4.7E fu pur ver che dal sasso marino
4.8Gittarsi in mar lo vide a capo chino.
5.1Ma come aviene a un disperato spesso
5.2Che da lontan brama e disia la morte:
5.3E l'odia poi che se la vede appresso:
5.4Tanto gli pare il passo acerbo e forte,
5.5Ariodante poi ch'in mar fu messo
5.6Si penti di morire, e come forte,
5.7E come destro: e piu d'ognaltro ardito:
5.8Si messe a nuoto e ritornossi al lito.
6.1E dispregiando e nominando folle
6.2Il desir c'hebbe di lasciar la vita,
6.3Si messe a caminar bagnato e molle,
6.4E capito all'hostel d'un'Eremita:
6.5Quivi secretamente indugiar volle:
6.6Tanto che la novella havesse udita:
6.7Se del caso Ginevra s'allegrasse:
6.8O pur mesta e pietosa ne restasse.
7.1Intese prima che per gran dolore:
7.2Ella era stata a rischio di morire,
7.3La fama ando di questo in modo fuore:
7.4Che ne fu in tutta l'isola che dire,
7.5Contrario effetto a quel che per errore
7.6Credea haver visto con suo gran martire:
7.7Intese poi come Lurcanio havea
7.8Fatta Ginevra appresso il padre rea.
8.1Contra il fratel d'ira minor non arse
8.2Che per Ginevra gia d'amore ardesse,
8.3Che troppo empio e crudele atto gli parse
8.4Anchora che per lui fatto l'havesse,
8.5Sentendo poi, che per lei non comparse
8.6Cavallier che difender la volesse:
8.7Che Lurcanio si forte era: e gagliardo
8.8Ch'ognun d'andargli contra havea riguardo
9.1Et chi n'havea notitia il riputava
9.2Tanto discreto, e si saggio, & accorto,
9.3Che se non fosse ver quel che narrava
9.4Non si porrebbe a rischio d'esser morto ,
9.5Per questo la piu parte dubitava
9.6Di non pigliar questa difesa a torto,
9.7Ariodante dopo gran discorsi:
9.8Penso all'accusa del fratello opporsi,
10.1Ah lasso io non potrei (seco dicea)
10.2Sentir per mia cagion perir costei,
10.3Troppo mia morte fora acerba e rea
10.4Se inanzi a me morir vedessi lei,
10.5Ella e pur la mia donna: e la mia dea
10.6Questa e la luce pur de gliocchi miei,
10.7Convien ch'a dritto e a torto per suo scampo
10.8Pigli l'impresa:e resti morto in campo.
11.1Soch'io m'appiglio al torto, e al torto sia
11.2E ne morro: ne questo mi sconforta:
11.3Se non ch'io so che per la morte mia
11.4Si bella Donna ha da restar poi morta,
11.5Un sol conforto nel morir mi fia:
11.6Che sel suo Polinesso amor le porta
11.7Chiaramente veder havra potuto,
11.8Che non s'e mosso anchor per darle aiuto.
12.1E me:che tanto espressamente ha offeso:
12.2Vedra per lei salvare a morir giunto:
12.3Di mio fratello insieme, ilquale acceso
12.4Tanto fuoco ha, vendicherommi a un punto,
12.5Ch'io lo faro doler, poi che compreso
12.6Il fine havra del suo crudele assunto:
12.7Creduto vendicar havra il germano
12.8E gli havra dato morte di sua mano.
13.1Concluso c'hebbe questo nel pensiero :
13.2Nuove arme ritrovo, nuovo cavallo:
13.3E sopraveste nere, e scudo nero:
13.4Porto fregiato a color verdegiallo,
13.5Per aventura si trovo un scudiero
13.6Ignoto in quel paese: e menato hallo,
13.7E sconosciuto (come ho gia narrato)
13.8S'appresento contra il fratello armato.
14.1Narrato v'ho come il fatto successe
14.2Come fu conosciuto Ariodante,
14.3Non minor gaudio n'hebbe ilRe c'havesse
14.4De la figliuola liberata inante,
14.5Seco penso: che mai non si potesse
14.6Trovar un oiu fedele: e vero amante:
14.7Che dopo tanta ingiuria: la difesa
14.8Di lei contra il fratel proprio havea presa.
15.1E per sua inclination (ch'assai l'amava)
15.2E per li preghi di tutta la corte:
15.3E di Rinaldo che piu d'altri instava:
15.4De le bella figliuola il fa consorte,
15.5La duchea d'Albania ch'al Re tornava
15.6Dopo che Polinesso hebbe la morte:
15.7In miglior tempo discader non puote,
15.8Poi che la dona alla sua figlia in dote.
16.1Rinaldo per Dalinda impetro gratia
16.2Che se n'ando di tanto errore esente,
16.3Laqual per voto:e perche molto satia
16.4Era del mondo:a Dio volse la mente,
16.5Monacha s'ando a render'fin in Datia,
16.6E si levo di Scotia inmantinente,
16.7Ma tempo e homai di ritrovar Ruggiero,
16.8Che scorre il ciel su l'animal leggiero.
17.1Benche Ruggier sia d'animo constante
17.2Ne cangiato habbia il solito colore:
17.3Io non gli voglio creder: che tremante
17.4Non habbia dentro piu che foglia il core,
17.5Lasciato havea di gran spatio distante
17.6Tutta l'Europa: & era uscito fuore
17.7Per molto spatio, il segno che prescritto
17.8Havea gia a naviganti Hercole invitto .
18.1QuelloHippogrypho grande e strano augello
18.2Lo porta via: con tal prestezza d'ale
18.3Che lascieria di lungo tratto quello
18.4Celer ministro del fulmineo strale,
18.5Non va per l'aria altro animal si snello:
18.6Che di velocita gli fosse uguale
18.7Credo ch'apena il tuono: e la saetta
18.8Venga in terra dal ciel con maggior fretta.
19.1Poi che l'augel trascorso hebbe gran spatio
19.2Per linea dritta: e senza mai piegarsi
19.3Con larghe ruote: homai de l'aria satio:
19.4Comincio sopra una isola a calarsi,
19.5Pari a quella ove dopo lungo stratio
19.6Far del suo amante: e lungo a lui celarsi
19.7La vergine Arethusa passo in vano
19.8Di sotto il mar per camin cieco e strano.
20.1Non vide ne'l piu bel ne'l piu giocondo
20.2Da tutta l'aria: ove le penne stese:
20.3Ne se tutto cercato havesse il mondo:
20.4Vedria di questo il piu gentil paese,
20.5Ove dopo un girarsi di gran tondo
20.6Con Ruggier seco: il grande augel disce/
20.7Culte acque: ombrose ripe: e prati molli.
21.1Vaghi boschetti di soavi allori:
21.2Di palme: e d'amenissime Mortelle:
21.3Cedri: & Aranci: c'havean frutti: e fiori,
21.4Contesti in varie forme e tutte belle:
21.5Facean riparo a i fervidi calori
21.6De giorni estivi: con lor spesse ombrelle,
21.7E tra quei rami con sicuri voli:
21.8Cantando se ne giano: i Rosignuoli.
22.1Tra le purpuree rose: e i bianchi gigli
22.2Che tiepida aura freschi ogn'hora serba
22.3Sicuri si vedean Lepri: e Conigli:
22.4E Cervi con la fronte alta e superba:
22.5Senza temer ch'alcun gliuccida: o pigli
22.6Pascano: o stiansi rominando l'herba:
22.7Saltano i Daini: e i Capri isnelli e destri
22.8Che sono in copia: in quei luoghi campestri.
23.1Come si presso e l'Hippogrypho a terra
23.2Ch'esser ne puo men periglioso il salto:
23.3Ruggier con fretta de l'arcion si sferra:
23.4E si ritruova in su l'herboso smalto,
23.5Tuttavia in man le redine si serra;
23.6Che non vuol che'l destrier piu vada in al
23.7Poi lo lega nel margine marino: to,
23.8A un verde Mirto, in mezo un lauro, e un pino
24.1E quivi appresso ove surgea una fonte
24.2Cinta di Cedri: e di feconde Palme:
24.3Pose lo scudo, e l'elmo da la fronte
24.4Si trasse, e disarmossi ambe le palme,
24.5Et hora alla marina, & hora al monte
24.6Volgea la faccia all'aure fresche & alme
24.7Che l'alte cime, con mormorii lieti
24.8Fan tremolar de i Faggi, e de gliAbeti.
25.1Bagna tal'hor ne la chiara onda e fresca
25.2L'asciutte labra, e con le man diguazza,
25.3Accio che de le vene il calore esca
25.4Che gli ha acceso il portar de la corazza
25.5Ne maraviglia e gia ch'ella gl'incresca,
25.6Che non e stato un far vedersi in piazza,
25.7Ma senza mai posar d'arme guernito
25.8Tre mila miglia ogn'hor correndoera ito
26.1Quivi stando, il destrier c'havea lasciato
26.2Tra le piu dense frasche alla fresca ombra
26.3Per fuggir si rivolta spaventato,
26.4Di non so che, che dentro al bosco adombra,
26.5E fa crollar si il Mirto ove e legato,
26.6Che de le frondi intorno il pie gli ingombra,
26.7Crollar fa il Mirto: e fa cader la foglia
26.8Ne succede perho che se ne scioglia.
27.1Come ceppo tal'hor che le medolle
27.2Rare evote habbia: e posto al fuoco sia:
27.3Poi che per gran calor, quell'aria molle
27.4Resta consunta, ch'in mezo l'empia,
27.5Dentro risuona, e con strepito bolle,
27.6Tanto che quel furor truovi la via,
27.7Cosi murmura, e stride, e si coruccia
27.8Quel Mirto offeso, e al fine apre la buccia
28.1Onde con mesta e flebil voce uscio
28.2Espedita, e chiarissima favella,
28.3E disse, se tu sei cortese e pio,
28.4Come dimostri alla presenza bella,
28.5Lieva questo animal da l'arbor mio,
28.6Basti che'l mio mal proprio mi flagella:
28.7Senza altra pena, senza altro dolore
28.8Ch'a tormentarmi anchor venga di fuore.
29.1Al primo suon di quella voce torse
29.2Ruggiero il viso, e subito levosse,
29.3E poi ch'uscir da l'arbore s'accorse
29.4Stupefatto resto piu che mai fosse,
29.5A levarne il destrier subito corse
29.6E con le guancie di vergogna rosse,
29.7Qual che tu sii perdonami (dicea)
29.8O spirto human: o boschereccia Dea.
30.1Il non haver saputo che s'asconda
30.2Sotto ruvida scorza, humano spirto
30.3M'ha lasciato turbar la bella fronda:
30.4E far ingiuria al tuo vivace Mirto,
30.5Ma non restar perho che non risponda
30.6Chi tuti sia, ch'i corpo horrido & hirto,
30.7Con voce, e rationale anima vivi:
30.8Se da grandine il ciel sempre ti schivi.
31.1Et s'hora o mai potro questo dispetto
31.2Con alcun beneficio compensarte:
31.3Per quella bella donna ti prometto:
31.4Quella che di me tien la miglior parte,
31.5Ch'io faro con parole e con effetto
31.6C'havrai giusta cagion di me lodarte,
31.7Come Ruggiero al suo parlar fin diede
31.8Tremo quel Mirto da la cima al piede.
32.1Poi si vide sudar su per la scorza:
32.2Come legno dal bosco all'hora tratto,
32.3Che del fuoco venir sente la forza
32.4Poscia ch'in vano ogni ripar gliha fatto,
32.5E comincio, tua cortesia mi sforza
32.6A discoprirti in un medesmo tratto,
32.7Ch'iofossi prima, e chi converso m'haggia
32.8In questo Mirto, in su l'amena spiaggia.
33.1Ilnome mio fu Astolfo:e Paladino
33.2Era di Francia,assai temuto in guerra,
33.3D'Orlando, e di Rinaldo era cugino,
33.4La cui fama alcun termine non serra,
33.5E si spettava a me tutto il dominio:
33.6Dopo il mio padre Othon: de l'Inghilterra
33.7Leggiadro e bel fui si che di me accesi
33.8Piu d'una Donna, e al fin me solo offesi.
34.1Ritornando io: da quelle isole estreme
34.2Che da Levante: il mar Indico lava:
34.3Dove Rinaldo, & alcun'altri insieme
34.4Meco fur chiusi in parte oscura e cava :
34.5Et onde liberate: le supreme
34.6Forze n'havean: del cavallier diBrava,
34.7Ver ponente io venia: lungo la sabbia
34.8Che del Settentrion sente la rabbia,
35.1E come la via nostra: e il duro e fello
35.2Distin|ci trasse: uscimmo una matina
35.3Sopra la bella spiaggia: ove un castello
35.4Siede sul mar de la possente Alcina,
35.5Trovammo lei ch'uscita era di quello,
35.6E stava sola in ripa alla marina
35.7E senza rete: e senza hamo trahea
35.8Tutti li pesci al lito che volea.
36.1Veloci vi correvano i Delphini
36.2Vi venia a bocca aperta il grosso Tonno,
36.3I Capidogli, coi Vecchi marini.
36.4Vengon turbati dallor pigro sonno,
36.5Muli: Salpe: Salmoni: e Coracini,
36.6Nuotano a schiere in piu fretta che ponno
36.7Pistrici: Phisiteri: Orche: e Balene:
36.8Escon del mar con monstruose schiene.
37.1Veggiamo una Balena la maggiore
37.2Che mai per tutto il mare veduta fosse:
37.3Undeci passi e piu dimostra fuore
37.4De l'onde salse le spallaccie grosse,
37.5Caschiamo tuti insieme in uno errore:
37.6Perch'era ferma, e che mai non si scosse:
37.7Ch'ella sia una Isoletta ci credemo:
37.8Cosi distante ha l'un da l'altro estremo.
38.1Alcina i pesci uscir facea de l'acque:
38.2Con semplici parole: e puri incanti,
38.3Con la fata Morgana Alcina nacque:
38.4Io non so dir s'a un parto: o dopo: o inanti,
38.5Guardommi Alcina: e subito le piacque
38.6L'aspetto mio come mostro ai sembianti ,
38.7E penso con astutia: e con ingegno,
38.8Tormi ai compagni e riusci il disegno.
39.1Ci venne incontra con allegra faccia
39.2Con modi gratiosi: e riverenti:
39.3E disse cavallier: quando vi piaccia
39.4Far'hoggi meco i vostri alloggiamenti:
39.5Io vi faro veder ne la mia caccia
39.6Di tutti i pesci sorti differenti:
39.7Chi scaglioso:chi molle: e chi col pelo
39.8E saran piu: che non ha stelle il cielo,
40.1E volendo vedere una Sirena
40.2Che col suo dolce canto acheta il mare
40.3Passian di qui: fin su quell'altra arena
40.4Dove a quest'hora suol sempre tornare
40.5E ci mostro quella maggior Balena
40.6Che come io dissi: una isoletta pare
40.7Io che sempre fuitroppo (e men'incresce)
40.8Volenteroso andai sopra quel pesce.
41.1Rinaldo m'accennava:e similmente
41.2Dudon, ch'io non v'andassi:e poco valse,
41.3La fata Alcina con faccia ridente
41.4Lasciando glialtri dua: dietro mi salse ,
41.5la Balena all'ufficio diligente
41.6Nuotando se n'ando per l'onde salse,
41.7Di mia sciochezza tosto fui pentito
41.8Ma troppo mi trovai lungi dal lito.
42.1Rinaldo si caccio ne l'acqua a nuoto
42.2Per aiutarmi: e quasi si sommerse:
42.3Perche levossi un furioso Noto:
42.4Che d'ombra il cielo: e'l pelago coperse,
42.5Quel che di lui segui poi, non m'e noto,
42.6Alcina a confortarmi si converse,
42.7E quel di tutto, e la notte che venne:
42.8Sopra quel mostro in mezo il mar mi tenne.
43.1Fin che venimmo a questa Isola bella
43.2Di cui gran parte Alcina ne possiede:
43.3E l'ha usurpata ad una sua sorella
43.4Che'l padre gia lascio del tutto herede,
43.5Perche sola legitima havea quella:
43.6E come alcun notitia me ne diede:
43.7Che pienamente istrutto era di questo:
43.8Sono quest'altre due nate d'incesto.
44.1E come sono inique e scelerate
44.2E piene d'ogni vitio infame e brutto,
44.3cosi quella vivendo in castitate
44.4Posto ha ne levirtuti il suo cor tutto,
44.5Contra lei queste due son congiurate,
44.6E gia piu d'uno esercito hanno instrutto
44.7Per cacciarla de l'isola, e in piu volte
44.8Piu di cento castella l'hanno tolte.
45.1Ne ci terrebbe hormai spanna di terra
45.2Colei che Logistilla e nominata:
45.3Se non che quinci un golfo il passo serra
45.4E quindi una montagna inhabitata:
45.5Si come tien la Scotia: e l'Inghilterra
45.6Il monte e la riviera separata,
45.7Ne perho Alcina ne Morgana resta
45.8Che non le voglia tor cio che le resta,
46.1Perche di vitii e questa coppia rea:
46.2Odia colei, perche e pudica e santa,
46.3Ma per tornare a quel ch'io ti dicea,
46.4E seguir poi com'io divenni pianta:
46.5Alcina in gran delitie mi tenea:
46.6E del mio amore ardeva tutta quanta:
46.7Ne minor fiamma nel mio core accese
46.8Il veder lei si bella, e si cortese.
47.1Io mi godea le delicate membra,
47.2Pareami haver qui tutto il ben raccolto
47.3Che fra i mortali in piu parti si smembra,
47.4A chi piu & a chi meno: e a nessun molto
47.5Ne di Francia ne d'altro mi rimembra
47.6Stavomi sempre a contemplar quel volto
47.7Ogni pensiero, ogni mio bel disegno
47.8In lei finia: ne passava oltre il segno.
48.1Io da lei altretanto, era o piu amato
48.2Alcina piu non si curava d'altri,
48.3Ella ogn'altro suo amante havea lasciato
48.4Ch'inanzi a me ben ce ne fur de glialtri,
48.5Me consiglier me havea di e notte alato
48.6E me fe quel che commandava a glialtri,
48.7A me credeva: a me si riportava,
48.8Ne notte o di con altri mai parlava.
49.1Deh perchevo le mie piaghe toccando
49.2Senza speranza poi di medicina?
49.3Perche l'havuto ben vo rimembrando
49.4Quando io patisco estrema disciplina?
49.5Quando credea d'esser felice: e quando
49.6Credea:ch'amar piu mi dovesse Alcina,
49.7Il cor: che m'havea dato si ritolse:
49.8E ad altro nuovo amor tutta si volse .
50.1Conobbi tardi il suo mobil'ingegno,
50.2Usato amare, e disamare a un punto,
50.3Non era stato oltre a duo mesi in regno:
50.4Ch'un novo amante al loco mio fu assunto
50.5Da se cacciommi la fata con sdegno:
50.6E da la gratia sua m'hebbe disgiunto,
50.7E seppi poi, che tratti a simil porto
50.8Havea mill'altri amanti: e tutti a torto.
51.1E perche essi non vadano pel mondo
51.2Di lei narrando la vita lasciva,
51.3Chi qua, chi la, per lo terren fecondo
51.4Li muta: altri in Abete: altri in Oliva:
51.5Altri inPalma: altri inCedro: altri (secondo
51.6Che vedi me) su questa verde riva:
51.7Altri in liquido fonte,alcuni in fiera:
51.8Come piu agrada a quella fata altiera.
52.1Hor tu che sei per non usata via
52.2Signor'venuto all'Isola fatale,
52.3Accio ch'alcuno amante per te fia
52.4Converso in pietra: o in onda, o fatto tale,
52.5Havrai d'Alcina scettro e signoria,
52.6E sarai lieto sopra ogni mortale,
52.7Ma certo sii: di giunger tosto al passo
52.8D'entrar: o in fiera: o in fonte: oin legno: o in sasso
53.1Io te n'ho dato volentieri aviso:
53.2Non ch'io mi creda: che debbia giovarte
53.3Pur meglio fia: che non vada improviso
53.4E de costumi suoi tu sappia parte,
53.5Che forse come e differente il viso,
53.6E differente anchor l'ingegno: e l'arte,
53.7Tu saprai forse riparare al danno:
53.8Quel che saputo mill'altri non hanno.
54.1Ruggier che conosciuto havea per fama
54.2Ch'Astolfo alla sua donna cugin' era:
54.3Si dolse assai che in steril pianta e grama
54.4Mutato havesse la sembianza vera,
54.5E per amor di quella che tanto ama
54.6(Pur che saputo havesse in che maniera)
54.7Glihavria fatto servitio, ma aiutarlo
54.8In altro non potea: ch'in confortarlo.
55.1Lo fe al meglio che seppe, e domandolli
55.2Poi se via c'era ch'al regno guidassi
55.3Di Logistilla,o per piano, o per colli:
55.4Si che per quel d'Alcina non andassi,
55.5Che ben ve n'era un'altra ritornolli
55.6L'arbore a dir: ma piena d'aspri sassi,
55.7S'andando un poco inanzi alla man destra
55.8Salisse il poggio: in ver la cima alpestra.
56.1Ma che non pensi gia: che seguir possa
56.2Il suo camin per quella strada troppo,
56.3Incontro havra di gente ardita, grossa
56.4E fiera compagnia con duro intoppo,
56.5Alcina ve li tien: per muro e fossa
56.6A chivolesse uscir fuor del suo groppo
56.7Ruggier quel Mirto ringratiodel tutto
56.8Poi da lui si parti dotto & instrutto.
57.1Venne al cavallo e lo disciolse: e prese
57.2Per le redine: e dietro se lo trasse,
57.3Ne come fece prima piu l'ascese:
57.4Perche mal grado suo non lo portasse,
57.5Seco pensava come nel paese
57.6Di Logistilla a salvamento andasse,
57.7Era disposto, e fermo usar ogni opra
57.8Che non gli havesse imperio Alcina sopra
58.1Penso di rimontar sul suo cavallo
58.2E per l'aria spronarlo a nuovo corso,
58.3Ma dubito di far poi maggior fallo:
58.4Che troppo mal quel gliubidiva al morso,
58.5Io passero per forza, s'io non fallo
58.6(Dicea tra se) ma vano era il discorso)
58.7Non fu duo miglia lungi alla marina
58.8Che la bella citta vide d'Alcina.
59.1Lontan si vide una muraglia lunga
59.2Che gira intorno, e gran paese serra
59.3E par che la sua altezza al ciel s'aggiunga
59.4E d'oro sia da l'alta cima a terra
59.5Alcun dal mio parer qui si dilunga
59.6E dice ch'ell'e alchimia, e forse ch'erra,
59.7Et ancho forse meglio di me intende,
59.8A me par oro poi che si risplende.
60.1Come fu presso alle si ricche mura
60.2Che'l mondo altre non ha de la lor sorte
60.3Lascio la strada che per la pianura
60.4Ampla e diritta andava alle gran porte:
60.5Et a man destra a quella piu sicura
60.6Ch'al monte gia, piegossi il guerrierforte
60.7Ma tosto ritrovo l'iniqua frotta
60.8Dal cui furor gli fu turbata e rotta.
61.1Non fu veduta mai piu strana torma
61.2Piu monstruosi volti: e peggio fatti,
61.3Alcun dal collo in giu d'huomini han forma/
61.4Col viso, altri di Simie e altri di Gatti,
61.5Stampano alcun con pie caprigni l'orma:
61.6Alcuni son centauri agili & atti:
61.7Son gioveni impudenti, e vecchi stolti:
61.8Chi nudi: e chi di strane pelli involti.
62.1Chi senza freno ins'un destrier galoppa:
62.2Chi lento va, con l'asino o col bue:
62.3Altri salisce ad un centauro in groppa:
62.4Struzzoli molti han sotto Aquile e Grue
62.5Ponsi altri a bocca il corno:altri la coppa
62.6Chi femina: e chi maschio:e chi scala di corda:
62.7Chi pal di ferro, e chi una lima sorda,
63.1Di questi il capitano si vedea
63.2Haver gonfiato il ventre: e'l viso grasso,
63.3Ilqual su una testuggine sedea
63.4Che con gran tardita mutava il passo,
63.5Havea di qua e di la chi lo reggea,
63.6Perche egli era ebro: e tenea il ciglio basso
63.7Altri la fronte gliasciugava e il mento
63.8Altri i panni scuotea per fargli vento,
64.1Un c'havea humana forma i piedi e'l ventre
64.2E collo havea di cane orecchie e testa,
64.3Contra Rugiero abaia accio ch'egli entre
64.4Ne la bella citta ch'a dietro resta,
64.5Rispose il cavallier nol faro mentre
64.6Havra forza la man di regger questa,
64.7(E gli mostra la spada di cui volta
64.8Havea l'aguzza punta alla sua volta. )
65.1Quel monstro lui ferir vuol d'una lancia,
65.2Ma Ruggier presto se gli aventa addosso
65.3Una stoccata gli trasse alla pancia
65.4E la fe un palmo riuscir pel dosso,
65.5Lo scudo imbraccia: e qua e la si lancia,
65.6Ma l'inimico stuolo e troppo grosso:
65.7L'un quinci il punge, e l'altro quindi afferra,
65.8Egli s'arrosta, e fa lor aspra guerra.
66.1L'un sin'a denti, e l'altro sin'al petto
66.2Partendo va, di quella iniqua razza,
66.3Ch'alla sua spada non s'oppone elmetto
66.4Ne scudo, ne panziera,ne corazza,
66.5Ma da tutte le parti e cosi astretto,
66.6Che bisogno saria per trovar piazza,
66.7E tener da se largo il popul reo,
66.8D'haver piu braccia e man che Briareo.
67.1Se di scoprire havesse havuto aviso
67.2Lo scudo che gia fu del Negromante:
67.3Io dico quel ch'abbarbagliava il viso,
67.4Quel ch'all'arcione havea lasciato Athlante
67.5Subito havria quel brutto stuol conquiso
67.6E fattosel cader cieco davante:
67.7E forse ben che disprezzo quel modo
67.8Perche virtude usar volse e non frodo.
68.1Sia quel che puo, piu tostovuol morire,
68.2Che rendersi prigione a si vil gente,
68.3Eccoti intanto da la porta uscire,
68.4Del muro ch'io dicea d'oro lucente,
68.5Due giovani ch'a i gesti: & al vestire
68.6Non eran da stimar nate humilmente,
68.7Ne da pastor nutrite con disagi,
68.8Ma fra delitie di real palagi.
69.1L'una e l'altra sedea s'un Liocorno
69.2Candido piu, che candido Armelino,
69.3L'una e l'altra era bella, e di si adorno
69.4Habito, e modo tanto pellegrino:
69.5Che al'huom guardando econtemplando intorno
69.6Bisognerebbe haver occhio divino:
69.7Per far di lor giuditio, e tal saria
69.8Belta s'havesse corpo: e Leggiadria.
70.1L'una e l'altra n'ando, dove nel prato:
70.2Ruggiero e oppresso dalo stuol villano:
70.3Tutta la turba si levo da lato:
70.4E quelle al cavallier porser la mano,
70.5Che tinto in viso di color rosato
70.6Le donne ringratio de l'atto humano:
70.7E fu contento (compiacendo loro)
70.8Di ritornarsi a quella porta d'oro.
71.1L'adornamento che s'aggira sopra
71.2La bella porta, e sporge un poco avante
71.3Parte non ha che tutta non si cuopra
71.4De le piu rare gemme di Levante:
71.5Da quattro parti si riposa sopra
71.6Grosse colonne d'integro Diamante,
71.7O vero o falso, ch'all'occhio risponda.
71.8Non e cosa piu bella o piu gioconda.
72.1Su per la soglia, e fuor per le colonne
72.2Corron scherzando lascive donzelle:
72.3Che se i rispetti debiti alle donne
72.4Servasser piu, sarian forse piu belle,
72.5Tutte vestite eran di verdi gonne,
72.6E coronate di frondi novelle:
72.7Queste con molte offerte, e con buon viso
72.8Ruggier fecero entrar nel paradiso.
73.1Che si puo ben cosi nomar quel loco
73.2Ove mi credo che nascesse Amore:
73.3Non vi si sta se non in danza, e in giuoco:
73.4E tutte in festa vi si splendon l'hore:
73.5Pensier canuto ne molto ne poco
73.6Si puo quivi albergare in alcun core:
73.7Non entra quivi disagio: ne inopia
73.8Mavi sta ogn'hor col corno pien la copia
74.1Qui:dove con serena e lieta fronte
74.2Par ch'ogn'hor rida il gratioso Aprile,
74.3Gioveni e donne son, qual presso a fonte
74.4Canta con dolce, e dilettoso stile:
74.5Qual d'un arbore all'ombra, e quel d'un monte
74.6O giuoca, o danza, o fa cosa non vile,
74.7E qual lungi da glialtri, a un suo fedele:
74.8Discuopre l'amorose sue querele.
75.1Per le cime de i Pini, e de gli Allori:
75.2De glialti Faggi, e de gl'hirsuti Abeti:
75.3Volan scherzando i pargoletti Amori
75.4Di lor vittorie altri godendo lieti:
75.5Altri pigliando a saettare i cori:
75.6La mira quindi, altri tendendo reti:
75.7Chi tempra dardi ad un ruscel piu basso
75.8E chi gli aguzza ad un volubil sasso.
76.1Quivi a Ruggier un gran corsier fu dato
76.2Forte,gagliardo: e tutto di pel sauro ,
76.3C'havea il bel guernimento ricamato
76.4Di pretiose gemme, e di fin'auro
76.5E fu lasciato in guardia quello alato
76.6Quel che soleaubidire al vecchio Mauro
76.7A un giovene, che dietro lo menassi
76.8Al buon Ruggier, con men frettosi passi.
77.1Quelle due belle giovani amorose:
77.2C'havean Ruggier da l'empio stuol difeso
77.3Da l'empio stuol, che dianzi se glioppose
77.4Su quel camin: c'havea a man destra preso,
77.5Gli dissero Signor le virtuose
77.6Opere vostre, che gia habbiamo inteso,
77.7Ne fan si ardite: che l'aiuto vostro
77.8Vi chiederemo a beneficio nostro.
78.1Noi troveren tra via tosto una lama
78.2Che fa due parti di questa pianura,
78.3Una crudel che Eriphilla si chiama:
78.4Difende il ponte, e sforza, e inganna e fura:
78.5Chiunque andar ne l'altra ripa brama,
78.6Et ella e gigantessa di statura:
78.7Li denti ha lunghi: evelenoso il morso
78.8Acute l'ugne: e graffia come un'Orso.
79.1Oltre che sempre ci turbi il camino
79.2Che libero saria: se non fosse ella:
79.3Spesso correndo per tutto il giardino
79.4Va disturbando hor questa cosa hor quella:
79.5Sappiate che del populo assassino
79.6Che vi assali fuor de la porta bella,
79.7Molti suoi figli son: tutti seguaci
79.8Empii come ella: inhospiti e rapaci.
80.1Ruggier rispose: non ch'una battaglia,
80.2Ma per voi saro pronto a farne cento,
80.3Di mia persona in tutto quel che vaglia
80.4Fatene voi: secondo il vostro intento,
80.5Che la cagion ch'io vesto piastra e maglia
80.6Non e per guadagnar terre: ne argento:
80.7Ma sol per farne beneficio altrui,
80.8Tanto piu a belle donne come vui.
81.1Le donne molte gratie riferiro,
81.2Degne d'un cavallier: come quell'era,
81.3E cosi ragionando ne veniro,
81.4Dove videro il ponte e la riviera:
81.5E di Smeraldo ornata: e di Zafiro
81.6Su l'arme d'or, vider'la donna altiera
81.7Ma dir ne l'altro canto differisco
81.8Come Ruggier con lei si pose a risco.
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