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1.1La costanza e l'ardir, l'animo invitto
1.2delle più chiare e gloriose donne,
1.3di quanto 'l vecchio tempo e 'l nuovo ha scritto,
1.4nel tempo di Mosè, d'Abram, d'Aronne,
1.5de' Greci e gran Roman e dell'Egitto,
1.6l'arme e l'ingegno dentro all'umil gonne,
1.7far noto al mondo le grand'opre loro
1.8col canto e 'n bronzo, in marmo, argento e in oro.
2.1Fe' Dio di terra la prima figura,
2.2che 'l mondo avessi in sul mirabil dosso;
2.3chiamòl per nome Adam, che vuol dir cura
2.4di quant'immobil fermo, e quant'è mosso;
2.5di poi gli trasse delle carnal mura
2.6Eva, che vuol dir madre; ond'io non posso
2.7né può lodar tant'alto un uomo solo,
2.8qual saria poco l'uno e l'altro polo.
3.1Deh fammi, Creator del tutto, degno,
3.2come tuo servo io son, tua creatura,
3.3che oprar coll'arte mia, dir collo ingegno
3.4quanto mi porge 'l don della natura;
3.5porgimi 'l tuo voler ch'io passi 'l segno,
3.6e fammi luce in questa valle oscura,
3.7ch'io canti colla voce, oprar con l'arte,
3.8la gloria delle donne in queste carte:
4.1di pure verginelle, altre che 'l mondo
4.2han fatto addorno di mirabil prole;
4.3altre di gran governi han preso il pondo,
4.4altre in dolce e poetiche parole,
4.5altre nel pinger più lieto e giocondo,
4.6altre con crudeltà, che a ogniun più duole,
4.7altre di gran beltà, virtù, si dice,
4.8se ben son state al mondo meretrice.
5.1Quella che 'n terra e 'n ciel fu senza pare,
5.2della qual sol intendo cantar prima,
5.3questa si scelse Iddio fra le più clare
5.4vergine nate al mondo e più subblima.
5.5Discese in quella, e fe' le stelle andare
5.6a dirlo a' re, che l'avean ditto prima:
5.7trovorno sopra quel cantando osanna,
5.8gloria dal ciel sopra l'umil capanna.
6.1Non può nessun mortal parlar di quella,
6.2che d'onesta beltà fu sola in terra,
6.3madre, figliuola e sposa, a Dio ancella,
6.4nella quale ogni ben si apre e serra.
6.5Di Santo Spirto nacque certo anch'ella,
6.6portò la pace e 'stinse a noi la guerra.
6.7O Virgine immortal, tu sol m'insegna
6.8salir al piè dove tua gloria regna.
7.1Di Babbilonia già Semiramisse
7.2regina fu di gran valore e arte,
7.3per quanto 'l tempo nuovo e 'l vecchio scrisse.
7.4Del fuso odiosa, e vera amica a Marte,
7.5figliuola di Nettunno; e poco visse
7.6Nino 'l marito, che la maggior parte
7.7del mondo dominava, auldace e forte,
7.8qual nel megli' esser suo tolse la morte.
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