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LXXXVII

Poesie

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1.1sonno le notte seguente,
1.2poi che le Boschereccie e l'Aurora
1.3tratto dal mare avìen quel gran Dio fuora,
1.4per la contesa che per lui si sente;
2.1quel Capricornio, sol fra noi possente,
2.2percosso aveva 'l Granchio, ch'egli allora
2.3disse a quel magno Dio:–Vie più m'acuora
2.4del tuo gran mal, ch'esserti fuor di mente–.
3.1Col chiuso ciglio e la barba stravolta
3.2disse a quel Granchio:–Che contendi quinci
3.3la gloria tua?–Rispose:–Quant'io possa.
4.1Senti le mie ragioni–. Poi, volta
4.2benigna in me la faccia:–Se puoi, vinci:
4.3tu pur dentro hai la carne e di fuor l'ossa.
5.1Per travers'hai la mossa,
5.2mordace bocche; nasci armato: solo
5.3ha l'alto il Caprio, e tu più basso polo–.
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