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XXV

Rime

PoeTree.it

1.1Felice stella il mio viver segnava
1.2quel dì, ch´inanzi a voi mi scorse Amore,
1.3mostrando a me di fore
1.4il ben, che dentro agli altri si celava,
1.5in tanto che ´l parlar fede non trova.
1.6Ma perché ragionando si rinova
1.7l´alto piacer, i´ dico che ´l mio core,
1.8preso al primo apparir del vostro lume,
1.9l´antico suo costume
1.10lasciando incontro al dolce almo splendore,
1.11si mise vago a gir di raggio in raggio,
1.12e giunse ove la luce terminava,
1.13che gli diè albergo in mezzo al vivo ardore.
1.14Ma non si tenne pago a quel viaggio
1.15l´ardito e fortunato peregrino;
1.16anzi seguì tant´oltre il suo destino,
1.17ch´ancor cercando più conforme stato
1.18a la primiera vita, in ch´era usato,
1.19passò per gli occhi dentro a poco a poco
1.20nel dolce loco, ove ´l vostro si stava.
2.1E quei, come dicesse: – io men´ vo´ gire
2.2dritto colà, donde questi si parte,
2.3ché, stando in altra parte,
2.4quel innocente ne potria perire –,
2.5sen´ venne a me stranier cortese e fido.
2.6Da indi in qua, come in lor proprio nido,
2.7spirando vita pur a l´altrui parte,
2.8meco il cor vostro e ´l mio con voi dimora.
2.9Né loco mai né ora,
2.10che gli altri amanti sì spesso diparte
2.11e di vera pietade li depinge,
2.12pò noi un sol momento dipartire;
2.13con tal ingegno Amor, con sì nov´arte
2.14fe´ la catena, che ne lega e stringe.
2.15E quanto in duo si sprezza o si desia,
2.16è bisogno che sia
2.17sprezzato e desiato parimente;
2.18ché l´un per l´altro a se stesso consente.
2.19Così si prova in questa frale vita
2.20gioia infinita senza alcun martire.
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