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XVII

Rime

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1.1Or che non s´odon per le fronde i venti,
1.2né si vede altro che le stelle e ´l cielo,
1.3poi che scampo non ho dal mio bel sole,
1.4se non quest´un, del suo celeste lume
1.5conven ch´io parli, e come foco e ghiaccio
1.6fa di me spesso fuor d´usanza e tempo.
2.1Forse fia questo aventuroso tempo
2.2a le mie voci, e gli amorosi venti,
2.3ch´io movo di sospiri al duro ghiaccio,
2.4faran del mio languir pietate al cielo:
2.5a Madonna non già, ché tanto lume
2.6a le tenebre mie non porta il sole.
3.1Or dico che di me, sì come il sole
3.2muta girando le stagioni e ´l tempo,
3.3fa l´altero fatal mio vivo lume:
3.4ch´or provo in me sereno, or nube, or venti,
3.5or pioggie, e spesso nel più freddo cielo
3.6son foco e nel più caldo neve e ghiaccio.
4.1Foco son di desio, di tema ghiaccio,
4.2qualor si mostra agli occhi miei quel sole,
4.3ch´abbaglia più che l´altro, ch´è su in cielo:
4.4seren la pace e nubiloso tempo
4.5son l´ire e ´l pianto pioggia, i sospir venti,
4.6che move spesso in me l´amato lume.
5.1Così sol per virtù di questo lume
5.2vivendo ho già passato il caldo e ´l ghiaccio,
5.3senza temer che forza d´altri venti
5.4turbasse un raggio mai di sì bel sole
5.5per chinar pioggia o menar fosco tempo,
5.6grazia e mercé del mio benigno cielo.
6.1E prima fia di stelle ignudo il cielo
6.2e ´l giorno andrà senza l´usato lume,
6.3ch´io muti stile o volontà per tempo;
6.4né spero già scaldar quel cor di ghiaccio,
6.5per provar tanto, ai raggi del mio sole,
6.6foco, gelo, seren, nube, acque e venti.
7.1Quanto soffiano i venti e volge il cielo,
7.2non vide il sol giamai sì chiaro lume,
7.3pur che ´l ghiaccio scacciasse un caldo tempo.
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