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1.1I' vi vo' pur raccontare
1.2— deh udite, donne mie —
1.3certe vostre gran pazzie,
1.4ma pur vaglia a perdonare.
2.1Se voi fussi più discrete
2.2circa 'l fatto dello amore,
2.3ne saresti assai più liete,
2.4pur salvando el vostro onore.
2.5Non si vuole un amadore
2.6sempre mai tenere in gogna,
2.7ch'al meschin alfin bisogna
2.8le suo pene apalesare.
3.1Quando e' vede che tu impeci
3.2pur gli orecchi, e' grida forte,
3.3ché non può coprire e ceci
3.4chi fa 'l dì ben mille morte.
3.5Vo' dovresti essere acorte
3.6a stalciare e sciorre el nodo,
3.7a mostrare el tempo e 'l modo
3.8che vi possa un po' parlare.
4.1Quando poi siete alle strette,
4.2ordinate el come e 'l quando,
4.3sanza far tante civette,
4.4sanza avere a metter bando.
4.5Non bisogna ir poi toccando
4.6fra le genti o piedi o mano:
4.7la campana a mano a mano
4.8in un gitto si può fare.
5.1Sonci mezzi ancor da mettere,
5.2se voi fussi sospettose:
5.3chi sa legger, colle lettere
5.4potre' far dimolte cose,
5.5ma ci son certe leziose
5.6c'han paur della fantasima,
5.7ch'a vederle mi vien l'asima,
5.8nate propio per filare.
6.1Una donna ch'è gentile
6.2sa ricever ben lo 'nvito;
6.3quando ell'è dapoca e vile
6.4non sa mai pigliar partito,
6.5poi si morde invano el dito,
6.6quand'ell'ha vizze la pelle:
6.7sì che mentre siate belle
6.8attendete a trionfare.
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