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1.1I' mi trovai, fanciulle, un bel mattino
1.2di mezzo maggio in un verde giardino.
2.1Erano intorno violette e gigli,
2.2fra l'erba verde, e vaghi fior novelli,
2.3azzurri, gialli, candidi e vermigli:
2.4ond'io porsi la mano a côr di quelli
2.5per adornare e mie biondi capelli,
2.6e cinger di grillanda el vago crino.
3.1Ma poi ch'i' ebbi pien di fiori un lembo,
3.2vidi le rose, e non pur d'un colore;
3.3io colsi allor per empier tutto el grembo,
3.4perch'era sì soave el loro odore
3.5che tutto mi senti' destare el core
3.6di dolce voglia e d'un piacer divino.
4.1I' posi mente quelle rose allora:
4.2mai non vi potrei dir quanto eron belle!
4.3Quale scoppiava dalla boccia ancora
4.4quale erano un po' passe e qual novelle.
4.5Amor mi disse allor: “Va' co' di quelle
4.6che più vedi fiorite in sullo spino”.
5.1Quando la rosa ogni suo foglia spande,
5.2quando è più bella, quando è più gradita,
5.3allora è buona a mettere in ghirlande,
5.4prima che suo bellezza sia fuggita.
5.5Sì che, fanciulle, mentre è più fiorita,
5.6cogliàn la bella rosa del giardino.
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