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1.1Avegna ched' el m'aggia più per tempo
1.2per voi richesto Pietate e Amore
1.3per confortar la vostra grave vita,
1.4non è ancor sì trapassato il tempo
1.5che 'l mio sermon non trovi il vostro core
1.6piangendo star con l'anima smarrita,
2.1fra sé dicendo: «Già sète in ciel gita,
2.2beata gioia, com' chiamava il nome!
2.3Lassa me, quando e come
2.4veder vi potrò io visibilmente?»;
2.5sì ch'ancora a presente
2.6vi posso fare di conforto aita.
2.7Donque m'odite, poi ch'io parlo a posta
2.8d'Amor, a li sospir' ponendo sosta.
3.1Noi provamo che 'n questo cieco mondo
3.2ciascun si vive in angosciosa noia,
3.3ché in onne avversità Ventura 'l tira.
4.1Beata l'alma che lassa tal pondo
4.2e va nel ciel ov'è compiuta gioia,
4.3gioioso 'l cor fòr di corrotto e d'ira!
5.1Or dunque, di che il vostro cor sospira,
5.2che rallegrar si dé del suo migliore?
5.3Ché Dio, nostro signore,
5.4volle di lei, com'avea l'angiol detto,
5.5fare il cielo perfetto.
5.6Per nova cosa ogni santo la mira,
5.7ed ella sta davanti alla Salute,
5.8ed inver' lei parla onne Virtute.
6.1Di che vi stringe 'l cor pianto ed angoscia
6.2che dovreste d'amor sopragioire,
6.3ch'avete in ciel la mente e l'intelletto?
7.1Li vostri spirti trapassâr da poscia
7.2per sua virtù nel ciel: tal è il disire,
7.3ch'Amor là su li pinge per diletto.
8.1O omo saggio, o Dio!, perché distretto
8.2vi tien così l'affannoso pensiero?
8.3Per suo onor vi chero,
8.4ch'allegramente prendiate conforto,
8.5né aggiate più cor morto,
8.6né figura di morte in vostro aspetto:
8.7perché Dio l'aggia locata fra i suoi,
8.8ella tutt'ora dimora con voi.
9.1Conforto, già, conforto l'Amor chiama,
9.2e Pietà priega: «Per Dio, fate resto!»
9.3Or inchinate a sì dolce preghiera;
10.1spogliatevi di questa veste grama,
10.2da che voi siete per ragion richesto;
10.3ché l'omo per dolor more e dispera.
11.1Com' voi vedresti poi la bella cera,
11.2se vi cogliesse morte in disperanza?
11.3Di sì grave pesanza
11.4traete il vostro core omai per Dio,
11.5che non sia così rio
11.6ver' l'alma vostra, che ancora spera
11.7vederla in cielo e star ne le sue braccia:
11.8donque di spene confortar vi piaccia.
12.1Mirate nel piacer, dove dimora
12.2la vostra donna ch'è in ciel coronata;
12.3ond'è la vostra spene in paradiso
13.1e tutta santa omai vostr'innamora,
13.2contemplando nel ciel mente locata
13.3la core vostro, per cui sta diviso,
14.1ché pinto tiene in sé beato viso.
14.2Secondo ch'era qua giù meraviglia,
14.3così là su somiglia;
14.4e tanto più quant'è me' conosciuta.
14.5Come fu ricevuta
14.6dagli angioli con dolce canto e riso,
14.7gli spirti vostri rapportato l'hanno,
14.8che spesse volte quel viaggio fanno.
15.1Ella parla di voi con li beati,
15.2e dice loro: «Mentre ched io fui
15.3nel mondo, ricevei onor da lui,
15.4laudando me ne' suo' detti laudati».
15.5E priega Dio, lo signor verace,
15.6che vi conforti sì come vi piace.
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