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1.1E' non è mai né sera né mattina,
1.2né mezzo dì né notte ch'io non pensi
1.3a dir le laudi della gelatina,
2.1e mettervi entro tutti quanti e sensi
2.2e' nervi e le budella e 'l naturale
2.3per iscoprir li suoi misteri immensi.
3.1Ma veggo che l'ingegno non mi vale,
3.2ché la natura sua miracolosa
3.3è più profonda assai che l'orinale.
4.1Pur, perché nulla fa quel che nulla osa,
4.2s'io dovessi crepare, io son disposto
4.3di dirne ad ogni modo qualche cosa;
5.1e s'io non potrò gir così accosto,
5.2né entrar ne' suoi onor affatto drento,
5.3farò il me' che potrò così discosto.
6.1La gelatina è un quinto elemento
6.2e guai a noi se la non fusse l'anno
6.3di verno quando piove e tira il vento,
7.1ché la val più d'una veste di panno
7.2e presso ch'io non dissi anche del foco,
7.3che tal volta ci fa più tosto danno.
8.1Io non la so già far, che non son cuoco,
8.2e non mi curo di saper; ma basta
8.3ch'ancor io me ne intendo qualche poco.
9.1E s'io volessi metter mano in pasta,
9.2farei forse vedere alla brigata
9.3che ci è chi acconcia l'arte e chi la guasta.
10.1La gelatina scusa l'insalata
10.2e serve per finocchio e per formaggio
10.3da poi che la vivanda è sparecchiata.
11.1Et io che ci ho trovato un avantaggio,
11.2quando m'è messa gelatina inanzi,
11.3vo pur di lungo e mio danno s'i' caggio;
12.1e non pensi nessun che me ne avanzi,
12.2ché s'io ne dessi un boccone a persona,
12.3ti so dir ch'io farei di belli avanzi.
13.1Chi vuole aver la gelatina buona
13.2ingegnisi di darli buon colore;
13.3quest'è quel che ne porta la corona:
14.1dice un certo filosofo dottore
14.2che se la gelatina è colorita,
14.3è forza ch'ella n'abbia il buon sapore.
15.1Consiste in essa una virtude unita
15.2della forza del pepe e dell'aceto,
15.3che fa che l'uom se ne lecca le dita.
16.1Io vi voglio insegnare un mio secreto,
16.2che non mi curo ch'ei mi reste a dosso:
16.3io per me la vorrei sempre dirieto.
17.1Un altro ne vo' dire a chi è grosso:
17.2la gelatina vuol esser ben spessa
17.3e la sua carne vuol esser senza osso,
18.1ché qualche volta, per la troppa pressa
18.2che l'uomo ha di ficcarvi dentro i denti,
18.3un sen trae, poi dà la colpa ad essa.
19.1O gelatina, cibo delle genti
19.2che sono amiche della discrezione,
19.3sien benedetti tutti i tuoi parenti,
20.1come dir gelatina di cappone,
20.2di starna, di fagiano e di buon pesce
20.3e di mille altre cose che son buone!
21.1Io non ti potrei dir come m'incresce
21.2ch'io non posso dipingerti a pennello
21.3né dir quel che per te di sotto m'esce.
22.1Pur vo fantasticando col cervello
22.2che diavol voglia dir quel poco alloro,
22.3che ti si mette in cima del piattello;
23.1e trovo finalmente che costoro
23.2vanno alterando le sentenzie sue,
23.3tal che non è da creder punto loro.
24.1Ond'io, ch'intendo ben le cose tue,
24.2come colui che l'ho pur troppo a core,
24.3al fin concludo l'una delle due,
25.1che tu sei o poeta o imperatore.
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