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1.1Chi non ha molto ben del naturale
1.2et un gran pezzo di conoscimento
1.3non può saper che cosa è l'orinale,
2.1né quante cose vi si faccin drento
2.2(dico senza il servigio dell'orina),
2.3che sono ad ogni modo presso a cento;
3.1e se fusse un dottor di medicina
3.2che le volesse tutte quante dire,
3.3arìa facende insino a domattina.
4.1Pur, chi qual cosa ne volesse udire,
4.2io son contento, per fargli piacere,
4.3tutto quel ch'io ne so di diffinire.
5.1E prima inanzi tratto è da sapere
5.2che l'orinale è a quel modo tondo
5.3acciò che possa più cose tenere:
6.1è fatto proprio come è fatto il mondo,
6.2che, per aver la forma circulare,
6.3voglion dir che non ha né fin né fondo;
7.1questo lo sa ogniun che sa murare
7.2e che s'intende dell'architettura
7.3che insegna altrui le cose misurare.
8.1Ha gran profondità la sua natura,
8.2ma più profonda considerazione
8.3la vesta e quel cotal con che si tura.
9.1Quella dà tutta la riputazione,
9.2diversamente, a tutti gli orinali,
9.3come danno anche e panni alle persone:
10.1la bianca è da brigate dozzinali;
10.2quella d'altro colore è da signori;
10.3quella ch'è rossa è sol da cardinali,
11.1che vi vogliono a torno que' lavori,
11.2ciò è frangie, fettuccie e reticelle,
11.3che gli fanno parer più bei di fuori.
12.1Vale altrui l'orinal per tre scarselle
12.2et ha più ripostigli e più secreti
12.3che le bisacce delle bagattelle.
13.1Adopranlo ordinariamente i preti
13.2e tengonlo la notte appresso al letto,
13.3drieto a' panni di razzo ed a' tappeti;
14.1e dicon che si fa per buon rispetto,
14.2che s'e' si avessin a levar la notte,
14.3verrebbe lor la punta o 'l mal di petto
15.1e forse ad un bisogno anche le gotte,
15.2ma sopra d'ogni cosa il mal franzese,
15.3c'ha già molte persone mal condotte.
16.1Io l'ho veduto già nel mio paese
16.2esser adoperato per lanterna
16.3e starvi sotto le candele accese;
17.1e chi l'ha adoperato per lucerna,
17.2e chi se n'è servito per bicchieri,
17.3ben che questa sia cosa da taverna.
18.1Io v'ho fatto già su mille pensieri,
18.2avutovi di strane fantasie
18.3e da non dirle così di leggieri.
19.1E s'io dicessi, non direi bugie,
19.2ch'io me ne son servito sempre mai
19.3in tutte quante l'occorrenzie mie;
20.1et ogni volta ch'io l'adoperai
20.2per mia necessità, sempre vi messi
20.3tutto quel ch'io aveva, o poco o assai;
21.1e non lo ruppi mai né mai lo fessi
21.2che si potesse dir per mio difetto,
21.3ciò è che poca cura vi mettessi.
22.1Bisogna l'orinal tenerlo netto
22.2e ch'egli abbia buon nerbo e buona schiena
22.3e darvi drento poi senza rispetto;
23.1che se 'l cristallo è di cattiva vena,
23.2chi crepa e chi si schianta e chi si fende,
23.3et è proprio un fastidio et una pena.
24.1E tutte queste prefate facende
24.2dell'orinale, e parecchie altre appresso,
24.3conosce molto ben chi se ne intende;
25.1e chi v'ha drento punto d'interesso
25.2giudicarà, com'io, che l'orinale
25.3è vaso da scherzar sempre con esso,
26.1come fanno i tedeschi col boccale.
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