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1.1Poi ch'io ho detto di Matteo Lombardi,
1.2de' ghiozzi, dell'anguille e di Nardino,
1.3voglio dir qualche cosa anco de' cardi,
2.1che son quasi meglior che 'l pane e 'l vino;
2.2e s'io avessi a dirlo daddovero,
2.3direi di sì per manco d'un quattrino.
3.1Et anche mi parrebbe dire il vero,
3.2ma la brigata poi non me lo crede
3.3e fammi anch'ella rinegar san Piero;
4.1ben che pur alla fin, quando ella vede
4.2che i cardi son sì bene adoperati,
4.3le torna la speranza nella fede.
5.1E dice: “O terque quaterque beati
5.2quei che credono altrui senza vedere!”,
5.3come dicon le prediche de i frati.
6.1Non ti faccia, villano, Iddio sapere,
6.2ciò è che tu non possa mai gustare
6.3cardi, carciofi, pesche, anguille e pere.
7.1Io non dico de' cardi da cardare,
7.2che voi non intendessi qualche baia;
7.3dico di quei che son buon da mangiare,
8.1che se ne pianta l'anno le migliaia
8.2ed attendonvi a punto i contadini
8.3quando non hanno più facende all'aia;
9.1fannogli anche a lor mano i cittadini
9.2e sono oggi venuti in tanto prezzo
9.3che se ne cava di molti fiorini.
10.1Dispiacciono a qualch'un che non ci è avezzo,
10.2come suol dispiacere il caviale,
10.3che pare schifa cosa per un pezzo:
11.1pur non di manco io ho veduto tale
11.2che, come vi s'avezza punto punto,
11.3gli mangia senza pepe e senza sale;
12.1senza che sien così trinciati a punto,
12.2vi dà né più né men drento di morso,
12.3come se fusse un pezzo di pane unto.
13.1A chi piaccion le foglie et a chi 'l torso;
13.2ma questo è poi secondo gli appetiti:
13.3ogniuno ha 'l suo giudizio e 'l suo discorso.
14.1Costoro usan de dargli ne' conviti,
14.2dietro, fra le castagne e fra le mele,
14.3da poi che gli altri cibi son forniti.
15.1Mangiansi sempre al lume di candele;
15.2ciò è, volevo dir, mangiansi il verno,
15.3e si comincia fatto san Michele.
16.1Bisogna aver con essi un buon falerno
16.2o un qualch'altro vin di condizione,
16.3come sa proveder chi ha governo.
17.1Chi vuol cavar i cardi di stagione,
17.2sarebbe proprio come se volesse
17.3metter un legno su per un bastone,
18.1e se fusse qualch'un che li cocesse
18.2e volesse mangiarli in varii modi,
18.3diria ch'egli non sa mezze le messe.
19.1I cardi vogliono esser grossi e sodi,
19.2ma non però sì sodi che sien duri,
19.3a voler che la gente se ne lodi;
20.1non voglion esser troppo ben maturi,
20.2anzi più presto alquanto giovanetti,
20.3altrimenti non son troppo sicuri;
21.1sopra tutto bisogna che sien netti;
21.2e se son messi per la buona via,
21.3causano infiniti buoni effetti:
22.1fanno svegliare altrui la fantasia,
22.2alzan la mente a gli uomini ingegnosi
22.3dietro a' secreti dell'astrologia.
23.1Quanto più stanno sotto terra ascosi,
23.2dove gli altri cotal diventan vecchi,
23.3questi diventan belli e rigogliosi.
24.1Non so quel che mi dir di quelli stecchi
24.2ch'essi hanno; ma, secondo il parer mio,
24.3si posson comportar così parecchi,
25.1perché, poi che gli ha fatti loro Iddio,
25.2che fa le corna e l'unghie a gli animali,
25.3convien ch'io m'abbia pazienza anch'io;
26.1pur che non sien però di quei bestiali,
26.2che come li spuntoni stanno intieri,
26.3tanto che passarebbon gli stivali.
27.1O Anton Calzavacca dispensieri,
27.2che sei or diventato spenditore,
27.3compraci questi cardi volentieri;
28.1non ti pigliar le cose così a core,
28.2ma attendi a spender, se tu hai denari;
28.3del resto poi provederà il Signore.
29.1Se' cardi ti paressen troppo cari,
29.2non gli lasciar, perché non è onesto
29.3che patischino i ghiotti per gli avari;
30.1lassa più presto star l'olio e l'agresto,
30.2il pane, il vin, la carne, il sale e 'l lardo;
30.3càcciaci drieto tutto quanto il resto
31.1e per l'amor de Dio dacci del cardo.
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