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1.1Nel mille cinquecento anni vent'uno,
1.2del mese di settembre a' ventidue,
1.3una mattina a buon'otta, a digiuno,
2.1venne nel mondo un diluvio che fue
2.2sì ruinoso che da Noè in là
2.3a un bisogno non ne furon due.
3.1Fu, come disse il Pesca, qui e qua;
3.2io, che lo viddi, dirò del Mugello:
3.3dell'altre parti dica chi lo sa.
4.1Vulcano, Ischia, Vesuvio e Mongibello
4.2non fecion a' lor dì tanto fracasso:
4.3disson le donne che gli era il fragello,
5.1e che gli era il demonio e 'l satanasso
5.2e 'l diavolo e 'l nemico e la versiera
5.3ch'andavon quella volta tutti a spasso.
6.1Egli era terza e parea più che sera;
6.2l'aria non si potea ben ben sapere
6.3s'ell'era persa o monachina o nera;
7.1tonava e balenava a più potere,
7.2cadevon le saette a centinaia:
7.3chi le sentì non le volea vedere.
8.1Non campò campanile o colombaia;
8.2in modo tal che si potea cantare
8.3quella canzona che dice: “O ve' baia”.
9.1La Sieve fece quel che l'avea a fare:
9.2cacciossi inanzi ogni cosa a bottino,
9.3menonne tal che non ne volea andare.
10.1Non rimase pei fiumi un sol molino,
10.2e maladetto quel gambo di biada
10.3che non n'andasse al nemico del vino.
11.1Chi stette punto per camparla a bada
11.2arebbe poi voluto esser altrove,
11.3ché non rinvenne a sua posta la strada.
12.1Potria cantar cose alte e cose nove,
12.2miracoli crudeli e sterminati,
12.3dico più di otto e anco più di nove:
13.1come dir bestie e uomini affogati,
13.2quercie sbarbate, salci, alberi e cerri,
13.3case spianate e ponti ruinati.
14.1Di questi dica chi trovossi a i ferri;
14.2io ne vo' solamente un riferire,
14.3et anco Dio m'aiuti ch'io non erri.
15.1O buona gente che state a udire,
15.2sturatevi li orecchi della testa,
15.3ch'io dirò cosa da farvi stupire.
16.1Mentre che gli era in ciel questa tempesta,
16.2si trovorno in un fiume due persone:
16.3or udirete cosa che fu questa.
17.1Un fossatel che si chiama il Muccione,
17.2per l'ordinario sì secco e sì smunto
17.3che non immolla altrui quasi il tallone,
18.1venne quel dì sì grosso e sì raggiunto
18.2che costor duo, credendo esser da lato,
18.3si trovorno nel mezzo a punto a punto.
19.1Ivi ciascun di loro spaventato
19.2e non vedendo modo di fuggire,
19.3come sa ch'in tal casi s'è trovato,
20.1vollono in sur un albero salire
20.2e non dovette darne loro il core.
20.3Io non so ben quel che volesse dire:
21.1eron frategli e l'un, ch'era il maggiore,
21.2abbracciò ben quel legno e 'n su le spalle
21.3si fé salir il suo fratel minore.
22.1Quivi il Muccion e tutta quella valle
22.2correvon ceppi e sassi aspri e taglienti:
22.3tutta mattina dàlle, dàlle, dàlle.
23.1Furno coperti delle volte venti,
23.2e quel di sotto, per non affogare,
23.3all'albero appoggiava il viso e' denti.
24.1Attendeva quell'altro a confortare,
24.2ch'era per la paura quasi perso;
24.3ma l'uno e l'altro aveva poco a stare,
25.1ché bisognava lor far altro verso.
25.2Se non che Cristo mandò lor un legno
25.3che si pose a quell'albero attraverso:
26.1quel dette loro alquanto di sostegno,
26.2e non bisogna che nessun s'inganni,
26.3ché 'n altro modo non v'era disegno.
27.1A quel di sotto non rimase panni:
27.2uscinne pesto, livido e percosso,
27.3et era in ordin come un san Giovanni.
28.1Quell'altro anche devea aver poco indosso;
28.2pur li parve aver tratto diciannove,
28.3quand'egli fu dalla furia riscosso.
29.1Questa è una di quelle cose nuove
29.2ch'io m'arricordi aver mai più sentita,
29.3né credo tal ne sia mai stata altrove.
30.1Buone persone che l'avete udita
30.2e pur avete fatto questo bene,
30.3pregate Dio che vi dia lunga vita
31.1e guardivi dal foco e dalle piene.
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