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III

Poesie

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1.1O popul fiorentin, tu non comprendi
1.2el timon che ti guida a gran salute,
1.3per mantenerti in pace e 'n libertate;
1.4e se gli occhi mentali apri e distendi
1.5e sanza vizio miri e con vertute,
1.6vedrai la somma tua necessitate
1.7e la calamitate
1.8in che ti troverresti, se 'l riparo
1.9di Cosmo, illustro e claro
1.10tuo cittadin, qual con amor e senno
1.11a un tuo picciol cenno
1.12rimedia a quel che 'l popolo e comune
1.13nol potre' far, tirando a una fune.
2.1Deh, pensa un poco all'estrinseche guerre,
2.2mosse da gran potenzia e gran consiglio,
2.3di gente strane, crude e barberesche!
2.4Trovâr così improviste le tuo terre
2.5che fusti quasi all'ultimo periglio
2.6respetto a' fuochi occulti di mal esche
2.7delle cittadinesche
2.8ire ne' cuor, con tanti inganni e insidie
2.9e i crepori e le invidie,
2.10ch'io ti vidi condotto in sullo estremo;
2.11se non che quel supremo
2.12vaso di sapïenza, amore e fide
2.13con consiglio e pecunia ti provide.
3.1Quanto s'amplïerebbe la malizia,
3.2gl'incendi, le rapine e crudeltate
3.3nella tua disensata e rotta gregge!
3.4E sare' conculcata la giustizia
3.5e la merzede spenta e caritate,
3.6sanza osservare alcuna ottima legge.
3.7Ma hai chi ti corregge
3.8col suo saggio operar, sanza dar norma;
3.9dove, seguendo l'orma
3.10delle sue misurate e giuste piante,
3.11non ti par ponderante
3.12ragion, giustizia, carità e amore
3.13usar respetto al degno operatore?
4.1Rassummi l'intelletto e la ragione,
4.2e non considerar con mente ironia
4.3quanto il monarca Idio t'ha ben provisto,
4.4e chiar vedrai ch'a Attene il buon Solone
4.5e 'l gran Ligurgo in Lacedemonia
4.6e fra gli Egizïani il Tremegisto
4.7né util né acquisto
4.8non fecer, quanto a te fatt'ha il tuo filio,
4.9novel Numa Pompilio,
4.10severo più che alla patria Muzio,
4.11o che Regolo o Curzio;
4.12dunche ringrazia de' moti il Motore,
4.13che t'ha concesso un sì chiaro splendore.
5.1Di quanta fama, quanto onore e gloria
5.2risplende la tua florida cittade,
5.3col fertile, propinquo e bel paese,
5.4degna d'etterna e lucida memoria,
5.5considerando la nobilitade
5.6del novel Marco Agrippa nelle imprese.
5.7magnanimo e cortese
5.8nell'edificar templi sacri e degni!
5.9E con tesauri e 'ngegni
5.10fatt'ha magni palagi fuori e dentro,
5.11tal che 'n ogni ornamento
5.12Locullo eccede di magnificenza:
5.13e tu ne se' in trïunfo, alma Fiorenza.
6.1Natural è che nella patria propia
6.2si celebri cose alte e ostensive,
6.3usando in esse salubri essercizî.
6.4Ma perché siam d'eternità 'n inopia
6.5et post mortem si fan le genti vive,
6.6nel far supremi vari e gran 'defizî,
6.7son da laudar gl'inizî,
6.8e mezzi e fini, ma più nelle longique
6.9parti, ove si distingue
6.10dall'artico all'antartico il suo spendio;
6.11ché 'l cogito è stupendio,
6.12ben che l'efetto ne risulti pulcro,
6.13che insin si mostra al cristifer sepulcro.
7.1Canzona mia, al popul fiorentino
7.2parla vemente, ché non e idioto,
7.3ma testo di giustizia è dire il vero;
7.4e cercherai dal grande al piccolino
7.5e al mezzano, e a tutti fa' noto
7.6questo famoso, nobile e sincero.
7.7Di' che in lontan sentiero
7.8io non ti mando, né molto né poco,
7.9però che 'n ogni loco
7.10la fama sua è più che qui assai.
7.11Dunque conforterai
7.12ciascun che l'ami, reverisca e tema,
7.13per l'util loro e per cosa suprema.
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