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1.1Sì duramente un sonno mi percosse,
1.2Dormendo un giorno quasi in su la squilla,
1.3Che senza chiuder occhi mi riscosse.
2.1E come l'acqua frange sopra Scilla,
2.2Così me fece ciascun sentimento
2.3Di quella maestria, che qui destilla.
3.1Ch'un medico m'apparve, s'io non mento,
3.2Di medicine mastro in suo sembiante,
3.3E dichiarommi suo proponimento.
4.1Siccome a te, Lettor, il simigliante
4.2Racconterò, se d'udir non t'incresce
4.3La proprietà, ch'è di costui sonante.
5.1In prima la virtù sua molto cresce,
5.2Che un partito dà di Maccatelle,
5.3E tola in tre rizzando a spine pesce.
6.1E vuo' che tu comprendi ancor di quelle
6.2Sue medicine: e fa ch'alquanto svelli
6.3La mente tua a queste cose belle.
7.1In prima dice: a crescere i capelli
7.2Togli un quaderno di cicale lesse,
7.3E grilli bianchi, e mescola con elli.
8.1E poi le palme t'ongerai con esse
8.2De' piei: e statti al Sol tredici notte
8.3Senza dormire, e faraile spesse.
9.1E se ti desson troppo noia le gotte,
9.2Togli tre oncia di vento, e bollire
9.3Falle, e due filza di pilastri cotte;
10.1E fa di star tre dì senza dormire
10.2E quella cuocitura ti berai,
10.3Meglio starai del gozzo a non mentire.
11.1Ed al male di gola sì torrai
11.2Tre gracchi di ranocchi, e sien ben pesti
11.3In un bucciol di carta: e poi farai
12.1Che della nebbia mescoli con questi,
12.2Cocendola con l'aceto di granchi,
12.3E tiengli tanto a' piè, che tu ti desti;
13.1E in picciol tempo ti sentirai franchi
13.2I calli della barba senza fallo,
13.3Se t'ugni spesso, e fa che non ti stanchi.
14.1Al dormir troppo fa che togli un gallo
14.2Tutto vergato, e tienlo per l'orecchi
14.3Tanto che le cicogne eschin del mallo.
15.1A chi avesse i denti troppo secchi
15.2Dagli a mangiar nove mattine a vegghia
15.3Una carrata di rose, e di stecchi.
16.1E poi torrai un coverchio di Stregghia,
16.2E una fogna; e fa che sia legata
16.3Insieme con un manico di tegghia;
17.1E fa che tenga la bocca serrata,
17.2E bere il fumo di tre raginioli
17.3Cotti col rezzo in su d'una brinata.
18.1Al male della melza sette orciuoli
18.2Di sospiri torrai di ragnateli
18.3Cotti col foco di tre fusaioli.
19.1E poi torrai delle foglie, e de' peli
19.2Del preterito, e fa che siano arrosto,
19.3Sì che di Luglio al fuoco non si geli.
20.1E se di porri vorrai guarir tosto,
20.2Torrai tre salti di Lumaca, e fagli
20.3Bollire al vento, e non andar discosto;
21.1E legateli a' piè con tre sonagli,
21.2Ed un arco di ponte, ed al sereno
21.3Ti sta tre dì, e fa che non abbagli.
22.1Di queste cose fa né più né meno,
22.2E usciratti il sonno per taglioni
22.3In pochi giorni senza dire: i' peno.
23.1Ancor se ti strignessono i gattoni,
23.2Legati al collo tre quarti di frati
23.3E fattegli incantar con dui bastoni.
24.1E se volessi guarir di crepati,
24.2Medicina provata mo te 'nsegno
24.3Togli una gabbia piena di fossati;
25.1E una istretta, o due di carro pregno,
25.2E fanne un breve, e tienlo sotto 'l braccio,
25.3E queste cose non tenere a sdegno.
26.1E quando dormi fa c'abbi un piumaccio
26.2Di pruni, e stecchi, e di carboni accesi,
26.3E fa che 'l caldo non ti paia giaccio.
27.1E a chi fossen troppo umor discesi
27.2Nell'unghie, sì torrai tre pipistrelli
27.3Nati nel dì dopo che saran presi.
28.1E del seme torrai de' chiavistelli,
28.2E col fumo gli fa bollir tre ore
28.3In una rete piena di Pestrelli;
29.1E poi torrai tre oncie di sudore
29.2Di marco fresco, ed ugnitene il dito
29.3Grosso del piè, il mezzano, e 'l minore,
30.1E in men di cinque dì sarai guarito
30.2Delle pepite del calcagno dritto,
30.3E potrai torla in tre al buon partito.
31.1Chi fosse da' moscon troppo trafitto
31.2Togli uno staio di latte di zenzara,
31.3E fa che nell'orecchie il tenghi fitto.
32.1E poi torrai quando l'aria è ben chiara
32.2Carrate tre di nugoli marini
32.3E cuociraili in una testa amara.
33.1E quando tu al vento ti sciorini
33.2Di Gennaio, togli lecca sotto 'l mento
33.3Con cinque morsi, o sei di Can mastini.
34.1E 'n picciol tempo potrai far ristento
34.2Senz'alcun fallo: e se volessi ancora
34.3Un perfetto, e provato esperimento,
35.1a cui la pianta troppo si scolora
35.2Della cotolla, togli una caldaia
35.3E polvere ne fa senza dimora.
36.1E del canto torrai d'una ghiandaia
36.2E un bicchier di busso di gualchiere,
36.3E l'alito d'un can quand'egli abbaia;
37.1E poi il legherai con un paniere
37.2Pien di specchiai, e costole di staccio,
37.3Mescola insieme con trenta lumiere
38.1E quando dormi torrai del fangaccio
38.2E tienlo in bocca con matton roventi,
38.3E rade volte farai senza impaccio.
39.1Ed al mal della pietra, se ne senti,
39.2To' tre fastella d'acqua di graticcio,
39.3E mettila in un fascio di fermenti;
40.1E stemperalla col fumo d'un miccio,
40.2E cociraila poi con una testa
40.3Piena di pizzicore, e di stropiccio.
41.1E poi torrai tre moggia di tempesta,
41.2E temperalla con una vessica
41.3Di Caltatrepo, e tien in su la testa;
42.1E 'n pochi dì avrai assai fatica;
42.2E guarrai della tossa delle spalle,
42.3Se dormi spesso in un letto d'ortica.
43.1Al mal di petto torrai una valle,
43.2E legatela al collo con un carro
43.3Con sette acquai di voli di farfalle,
44.1E poi di queste cose ch'io ti narro,
44.2Un breve fa, e legal con tre pozzi
44.3In cinque libbre di foglie di farro.
45.1E cuocerai tre filze di fogliozzi
45.2E beratti quell'acqua, e poi torrai
45.3D'un salvatico toro cinque cozzi;
46.1E 'n men d'una mezz'ora non saprai
46.2Che ben si sia; e al mal del madrone
46.3Togli una madia, e sì la cuocerai.
47.1Con sette perticoni di roncone,
47.2E uno scudiscier pien di buffetti,
47.3E sarai megliorato del polmone.
48.1Ancor più oltre vuo' che tu ti metti,
48.2Se volessi guarire uno scrignuto
48.3Togli un balen di trespoli confetti;
49.1E poi torrai d'una chiocciola il fiuto,
49.2E cuocirailo insieme in una gabbia
49.3Ciascuno da sé in un suon di liuto;
50.1E poi con queste cose fa che abbia
50.2Del sogno del tartufo estemporale,
50.3E cotto insieme con sugo di rabbia.
51.1E poi gli fa misurar cinque scale
51.2Di cento braccia d'altezza ciascuna,
51.3E bere un moggio di sugo di pale,
52.1Cotte col buio, e col lume di luna,
52.2E guarrà tosto del freddo d'istate
52.3Chi mangia mal, e chi spesso digiuna,
53.1E quando le grattugie sien granate
53.2Son buone a medicarsi della gotta
53.3Con cinque serque, o sei di gran mazzate;
54.1E sette fiumi lega colla motta,
54.2E mettigli in un fiasco di cicogna,
54.3E poi li stempra ben con la carotta
55.1Tutta cerchiata con una gran fogna,
55.2E l'acqua ti berai in picciol corso,
55.3Ti migliora la doglia della rogna;
56.1E a chi fosse troppo sangue scorso
56.2Sotto 'l ditello del più grosso dito
56.3Della man ritta, togli un corno d'orso,
57.1E fa che cinque notti sia bollito
57.2In un vasetto pien di datti briga
57.3Con cinque foglie di scoppion tallito;
58.1E poi con queste cose sì te striga
58.2A tuo diletto, ed ancor fa che tolga
58.3Del fior di campanil quand'egli spiga;
59.1Ed alla gola fa che te gli avvolga
59.2Con un canestro d'acqua di lanterne,
59.3Sicché di state freddo non ti colga;
60.1E del sugo torrai se tu puo' averne
60.2D'un fornello arrostito, e tienlo in bocca
60.3Istemperato con trenta lucerne.
61.1E quando il mal del fianco pur ti tocca
61.2Se vuoi guarirne tosto, fa ti giunga
61.3Nel petto una bombarda quando iscocca;
62.1E al mal della magrana, fa che munga
62.2Un muscione, e beraite le cervella
62.3Sì che di verno mosca non ti punga.
63.1E a' petignon torrai una mascella,
63.2Che sia d'un magro piccolo asinello,
63.3E ragnateli, e mescola con ella;
64.1E poi torrai un osso di cervello
64.2Di materassa, e legatelo al petto
64.3Coll'artificio verde d'un paniello,
65.1E queste cose cuoci con un tetto,
65.2E l'acqua ti berai in su la sera
65.3Quando ti levi; e guarirai 'n effetto.
66.1Al mal de gli occhi torrai della spera
66.2Del Sole, e cuociraila con un forno
66.3E 'l sugo ti berai d'una ventriera;
67.1E poi farai d'andare spesso a torno
67.2Di notte in un gran dubbio, e per ventura
67.3Potrà venir ch'avrai di notte giorno.
68.1Quando di Luglio sia la gran freddura
68.2Mettiti un pellicione, e statti al fuoco,
68.3E faratti grattar con una scura.
69.1Ma di più dire il mastro venne fioco,
69.2Perché di notte ci assalì lo Sole,
69.3Sicché di star più non gli parve gioco,
70.1E disparì senza far più parole,
70.2Ed io rimasi sopra ciò sospeso
70.3Rotto un gran ceppo di verdi viole.
71.1E queste medicine, ch'io v'ho steso
71.2Di proprietà perfettissime sono
71.3Tutte provate senz'aver conteso.
72.1Dal maestro le appresi, e il ver ragiono,
72.2E però tu che 'ntendi di studiare
72.3Fa che comprendi il virtuoso suono.
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