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FRAMMENTO DI UN'ODE ALLA DUCHESSA SERBELLONI OTTOBONI

Frammenti

PoeTree.it

1.1Spesso de' malinconici sapienti
1.2Mi risi entro al mio core,
1.3Duchessa, allor ch'io li vedea pensosi,
1.4E con ciglia dolenti
1.5Incrociando le palme accusar l'ore
1.6De' nostr'anni affannosi
1.7E gridar: nessun ben sperar non osi
1.8Qualunque è nato ad abitar quest'orbe
1.9Che da' mondi migliori
1.10Cure affanni e dolori,
1.11Quasi sentina universale, assorbe;
1.12E in cui solo al meschin uom la sventura
1.13Del nascere al morir la via misura.
1.14Folli che da se stessi a sé formàro
1.15Durevole tormento,
1.16E i pasciuti di duol tetri e ferali
1.17Occhi mai non alzàro
1.18In viso a la speranza un sol momento
1.19Che con verdissim'ali
1.20Venìa da lunge diradando i mali.
1.21Anzi mirando ognor veste e divisa
1.22Mutarsi all'emisfero
1.23E a gli uomini pensiero
1.24E voglie a gli animai, sol essi, in guisa
1.25D'eneo colosso, stabile a pena
1.26Piantàr nel mezzo a sì volubil scena.
1.27Qualor vid'io la dura alpina vetta
1.28Bianca d'orribil gelo
1.29Assiderar lo spettator lontano
1.30Dissi a me stesso: aspetta
1.31E vedrai tosto al più tiepido cielo
1.32Sciolto di mano in mano
1.33Scender quel freddo smalto all'oceano;
1.34E qualor vidi spaventose nubi
1.35Torne improvviso il giorno
1.36E folgorando intorno
1.37Ir minacciando grandine che rubi
1.38Il rustico sudor, mi confortai
1.39Dicendo: il sol, non andrà molto, avrai.
1.40Chi osato avrebbe in que' sì neri giorni
1.41Ch'ora spargi d'obblìo
1.42A te predir, Duchessa, ora più lieta
1.43E dir: fia che ritorni
1.44Pace al tuo core; e dominar men rio
1.45Vedremo un dì pianeta
1.46Sul viver tuo c'ha il disperar per meta?
1.47Io sì lieti presagi avea per certo
1.48Formati entro al mio seno;
1.49E tempo più sereno
1.50Scorgea per entro all'avvenire aperto,
1.51Non già qual Febo all'ebbra mente nostra,
1.52Ma qual ragione a' suoi seguaci il mostra.
1.53Come fermo e costante incontro a gli urti
1.54Di fortuna rubella
1.55Lungamente reggesti il petto e l'alma?
1.56Con quai nobili furti
1.57Togliesti a gli occhi altrui la procella,
1.58E mostrasti la calma,
1.59Doppia ottenendo dal combatter palma?
1.60E la virtude istessa il tuo mal fea
1.61A te gustar più lento,
1.62E dell'eremo tormento
1.63Nessuno a parte col tuo cor volea:
1.64Però che le tue pene e i danni tui
1.65Le parean minor mal che l'onta altrui...
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