about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books
1.1Summerso i' stava in un pensier profondo,
1.2pensando sopra il riso del sapiente
1.3che ride le pazzie de questo mondo,
1.4e diceva così ne la mia mente:
1.5– Qual donque fia che viva mai sì retto,
1.6che de lui non glie sia da rider niente? –.
1.7Ma quel uomo divin fra gli altri eletto
1.8guardommi in volto un poco e poi me disse,
1.9come se avesse inteso il mio concetto:
1.10– Cognosco, figliol mio, che te stupisse
1.11ch'io rida sì d'ognun come visto hai
1.12e che il mio riso ormai non se finisse,
1.13ma certo io non dovrei cessar già mai
1.14dal rider, ché la causa anche è infinita
1.15per la qual questo riso io cominciai,
1.16tante son le stoltizie in questa vita,
1.17con tante nove e varie complessione,
1.18ch'ognuna d'esse al riso ognor me invita.
1.19Forte quello se tien come un Milone
1.20e va superbo de la sua fortezza:
1.21ah! ah! più de lui forte è un leone;
1.22quell'altro tiensi altier de sua destrezza,
1.23ma più la scuril simia de lui vale
1.24ne la sua agilitate e legerezza;
1.25quell'altro crede a correr metter l'ale,
1.26però s'estima, e più di lui veloce
1.27è il lepre, vile e timido animale;
1.28quell'altro ha più piacer quanto più atroce
1.29è reputato, e certo il bestial crede
1.30che 'l tigre assai di lui sia men feroce;
1.31e quell'altro da poi perché possede
1.32gran parte de la terra, ha nel cervello
1.33a par de i dei poter locar sua sede,
1.34né cognosce l'ignaro che un augello
1.35gode del mondo più che lui non poco
1.36e senza cura in libertate è quello,
1.37e cangia a suo piacer regione e loco
1.38e passa al clima quale è a lui più grato
1.39e quel longo camino estima un gioco;
1.40quell'altro pazzo egregiamente armato
1.41superbo è de quell'arme ultra misura
1.42con l'arco in mano e la faretra a lato:
1.43ah! ah! ah! ah! la liberal Natura
1.44più assai saette a l'istrice spinoso
1.45donate ha meglio fatte e con più cura,
1.46e il gambaro in la sua corazza ascoso
1.47armato è molto più con diligenza
1.48da lei ancora, e in quella ha il suo reposo;
1.49e poi quell'altro, pazzo de eccelenza,
1.50sì ben vestito e tante foge intorno,
1.51che vòl che ognun gli facia reverenza;
1.52non de costumi, ma de veste adorno,
1.53se tene un Febo, né mai altro pensa
1.54se non farse polito notte e giorno:
1.55ma non cognosce sua stultizia immensa,
1.56ché mille augei de lui son più galanti;
1.57simplice in vano il tempo suo dispensa,
1.58ché Natura gli ha ornati tutti quanti,
1.59summa magistra d'ogni cosa in terra,
1.60a la qual l'arte mai non passa avanti;
1.61quell'altro al ciel crede poter far guerra
1.62per esser de divizie tutto pieno
1.63e per tanto oro che in le casse serra:
1.64più n'ha di te la terra chiuso in seno
1.65e nondimanco ognuno la calpesta:
1.66non è qual tu superba, o stulto osceno.
1.67Tu vai sdegnoso con levata testa,
1.68lei liberal il tutto a ciascun dona
1.69e la terrena veste a tutti presta.
1.70Questo fa la mia bocca al riso prona,
1.71ch'io vedo in le pazzie ogni mortale
1.72aver sepulto il spirto e la persona.
1.73Non ve accorgete voi ch'ogni animale
1.74eccede sempre l'omo in qualche parte,
1.75eccetto solo in quella ch'è immortale?
1.76Perché non cultivate con ogni arte
1.77quel donque, insani, il quale è in noi migliore
1.78e che da i brutti in tutto ne diparte?
1.79Se l'infermo talor sente un dolore,
1.80il corpo con remedi ognun glie aita,
1.81l'animo non, che forsi ha mal magiore.
1.82E chi non ridiria di questa vita?
1.83Ah! ah! ah! ah! figliol, non star suspeso,
1.84ché la turba dei stulti el'è infinita –.
1.85Alor diss'io: – Questo è dal ciel disceso
1.86per chiara norma de l'umana prole! –.
1.87Lettor, se 'l creder mio non è represo,
1.88n'esprimer saperei con mie parole
1.89de questa anima degna e sì perfetta
1.90quanto per lei la mente e il cuor me dole,
1.91poi che non è de la cristiana setta.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)