about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books
1.1Come chi vidde il capo di Medusa
1.2stavamo quasi in sasso trasmutati,
1.3attenti e immoti con la bocca chiusa,
1.4quando la donna qual n'avea guidati
1.5al sacro monte de la dea immortale,
1.6che sola i soi seguaci fa beati,
1.7incominciava: – O amici mei, e quale
1.8sapiente mai iudicarà perfetto
1.9quel ben che non è proprio e è sì frale?
1.10E qual sarà sì privo d'intelletto,
1.11che non cognosca che 'l Iudizio è quello
1.12che ogni vano desio vi crea nel petto?
1.13Più che altro metal l'or par degno e bello,
1.14e nondimen però a l'umana vita
1.15utile è il ferro molto più che quello,
1.16imperò che in ogni arte quasi aita
1.17di soi vari istrumenti gli conviene
1.18e in quel se trova utilità infinita;
1.19e pur vediam che 'l principato ottiene
1.20questo fulvo metal men virtüoso
1.21e pel Iudizio uman sol questo avviene.
1.22Vedese Macometto glorïoso
1.23nel mezzo giorno e in tutto l'orïente
1.24e il sacro nome là di Iesu esoso
1.25sol per error di la profana gente:
1.26però vedete quanto l'Opinione
1.27ne i miseri mortali sia potente.
1.28Vostra vita piena è de illusione,
1.29Fortuna fa con voi qual gioccatore
1.30che con prestigi inganna le persone:
1.31mostravi questa sue ricchezze e onore,
1.32e al mal ch'hanno con lor non reguardate,
1.33tanto vi acceca con il suo splendore,
1.34e come fa quel servo proprio fate
1.35mandato dal signor per sue facende
1.36in qualche ricca e amplissima citate,
1.37che a questa cosa vana e a quella attende,
1.38tanto che 'l misero esce di se stesso
1.39e inutilmente il caro tempo spende,
1.40non se ricorda quel che gli è commesso,
1.41né a qual fin venne in quella cità pensa,
1.42e come bestia se ne parte spesso;
1.43e così quasi il tempo suo dispensa
1.44l'umana plebe come il servo, piena
1.45d'estrema vanità e cecità immensa.
1.46L'improba gente avara, cruda e oscena
1.47fa col iudizio il iusto infortunato
1.48e il probo e il pio sempre stare in pena,
1.49perché da questi rude è poi estimato
1.50e la sua discrezion viltà se dice.
1.51Guardate a quel che è gionto l'uman stato:
1.52il ricco è reputato sol felice
1.53fra questi, e chi ha virtù senza richezza,
1.54a conversar con lui quasi non lice.
1.55Solo da questi vanità s'apprezza,
1.56né a che fin fur creati hanno in memoria,
1.57tanto è sua mente a l'appetito avezza;
1.58ma poi che ogni suo bene e ogni sua gloria
1.59solo consiste in questi ben terreni,
1.60e per averne l'uno l'altro escoria,
1.61prendete questi mei ricordi pieni
1.62di maternale amore, o amici cari,
1.63a ciò che i giorni vostri sian sereni.
1.64Per non esser sugetti a questi ignari,
1.65fate come di maggio ne le corte
1.66far se suole de i prìncipi preclari,
1.67che convien verde frondi ciascun porti
1.68per non restar bagnati da li insani,
1.69poi che l'usanza par che lo sopporti.
1.70Solo cercate aver de' ben mondani
1.71tanto che ognun de voi securo stia
1.72de non esser scarniti infra gli umani,
1.73e questo in vece di la fronde sia,
1.74a ciò possiate senza altrui mercede
1.75piacendo star con gli altri in compagnia.
1.76Non di probità privi e non di fede
1.77vi faccia l'avarizia, o mei diletti,
1.78come ella fare il vulgo ognor se vede.
1.79I' v'ho condutti ai virtüosi tetti,
1.80a ciò vedesti con i propri lumi
1.81come Fortuna tratta i suoi sugetti,
1.82per farvi chiari ben de soi costumi
1.83e fugirla da poi, che lei seguendo
1.84il tempo vostro in van non se consumi.
1.85A la mia fonte retornare intendo:
1.86ivi ascosa starò fin che a Dio piace,
1.87poi che nel mondo or tanta gente offendo.
1.88Adio, fratelli mei, restati in pace,
1.89valete, amici, con la vostra diva,
1.90la qual sempre servir so non vi spiace,
1.91per far che 'l nome vostro eterno viva –.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)