about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books
1.1Come cribro fra l'una e l'altra mano,
1.2percosso ora da questa or quella banda
1.3fin che dentro gli resta mondo il grano,
1.4tal fece con la nova sua dimanda
1.5il Curzio, poi che tacque il Simonetta
1.6con quella duce nostra veneranda,
1.7che a pena era la pura donna quetta,
1.8ch'ei disse: – Di saper il gran desio
1.9mi fa parer persona sì indiscretta,
1.10ma tollerabil certo è l'error mio,
1.11da poi che da laudabil voglia e onesta
1.12a stimolarti induto or qui sono io.
1.13Però per esser tu saggia e modesta,
1.14mia sacra scorta, sono assecurato
1.15a farti questa nova mia rechiesta:
1.16saper, madonna, mi sarebbe grato
1.17qual causa mova questo uman iudizio,
1.18perché mosso mi par da stella o fato;
1.19e se da quelle cause prende inizio,
1.20donque esse cause fanno la Fortuna
1.21e induceno ciascuno al suo esercizio –.
1.22– Se sopra a quel ch'è sotto de la luna –,
1.23respose, – hanno le stelle sol potere,
1.24come in l'alma aver pon possanza alcuna?
1.25Corruttibile il tutto pòi vedere,
1.26ma l'alma incorruttibile e immortale:
1.27creata è donque sopra queste sfere,
1.28ne può da lor recever bene o male,
1.29e ha ciò che gli piace a iudicare
1.30libero arbitrio in l'alma ogni mortale.
1.31O amico, se vorai considerare,
1.32che l'umano iudizïo proceda
1.33da questo arbitrio non puotrai negare,
1.34però che aperto credo che ognun vede
1.35che questa nostra umana volontate
1.36i'ne l'arbitrio de ciascuno seda,
1.37ché non arebbe il mondo potestate
1.38le cose odiose ad una umana mente
1.39al suo dispetto fargliele esser grate –.
1.40Tacito sempre le mie luci intente
1.41nel viso di la donna avea tenuto,
1.42come colui che grato parlar sente,
1.43e veramente alora arei creduto,
1.44tal ragionare sempre mai udendo,
1.45non mi essere noioso il restar muto,
1.46e dissi: – Chiaramente ora comprendo
1.47per prova manifesta qual diletto
1.48prendesser Pitagorici tacendo.
1.49Compreso ho chiaramente anche in effetto
1.50che se il libero arbitrïo con noi
1.51non fusse, parrebbe in Dio diffetto,
1.52però che questo seguirebbe poi:
1.53che ne gli umani in van saria ragione
1.54e sarebbero pari a loro i boi;
1.55i vizi e le virtute in le persone
1.56sarebben senza differenza eguali,
1.57se astretti fusser da costellazione;
1.58remunerare i bon, punire i mali,
1.59il premio o pena poi seria iniustizia,
1.60necessitati essendo noi mortali;
1.61superbia, crudeltate e avarizia
1.62non sarebbon difetti, né virtuti
1.63fede, speranza, carità e iustizia –.
1.64– Di bei ragionamenti dotti e arguti
1.65di la cecca Fortuna siamo ormai –,
1.66disse la nostra guida, – al fin venuti,
1.67e già del sole gli infiammati rai
1.68per la sera vicina più remissi,
1.69nel caminar noceran meno assai;
1.70e però andiamo, e al loco qual vi dissi
1.71condur vi voglio, dove vederete
1.72a che gli umani stian sì intenti e fissi.
1.73E da me così andando intendarete,
1.74amici mei, per quali vie se vada
1.75a quella che adorar da ognun vedete,
1.76e il camin pigliaremo per la strada
1.77che a voi più piacerà, poi che discesi
1.78saremo il cole. Or s– non stian più a bada –.
1.79Così levati in piè, noi tutti accesi
1.80de visitare il desïato loco,
1.81non da la sua beltà come altri presi,
1.82ma solamente per veder un poco
1.83come trionfi de la gente umana
1.84e come facia de' mortali un gioco,
1.85e per cognoscer poi quanto sia insana
1.86la plebe ignara a seguitar costei,
1.87mutabil tanto essendo e tanto vana,
1.88e quanto è pazzo chi se fidi in lei,
1.89come per prova ognor se vede chiaro,
1.90e come opprima i boni e esalti i rei,
1.91e come nel suo dolce ha sempre amaro.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)