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1.1Sonavammi nel cor gli ultimi accenti
1.2de le parole di la pura diva,
1.3a le qual tutti ancor eramo attenti,
1.4alor che la sua dotta bocca apriva
1.5il Simonetta e fece un bel quesito
1.6sedendo pur su la fiorita riva,
1.7e disse ad ella: – Sentomi impedito
1.8ora il discorso di la mente un poco
1.9pel tuo parlar, madonna, da me udito:
1.10in ne la mente mia non può aver loco
1.11che nata dal iudizio umano sia
1.12colei che fa di noi mortali un gioco.
1.13Andarà talora un per una via
1.14e accaderagli qualche gran ventura,
1.15la qual non ebbe mai in fantasia:
1.16questa tal sorte, o donna saggia e pura,
1.17non viene dal iudizio, al mio parere,
1.18a questo, il qual mai non gli pose cura.
1.19Sì come alcuna volta può accadere
1.20che caminando alcun tal gioia trova,
1.21a cui fia cagion poi del suo godere,
1.22quivi si vede aperta e chiara prova
1.23che dal iudizio uman questa Fortuna
1.24non nasce e d'altra causa par se mova –.
1.25– O amico –, respose ella, – io son quella una
1.26che Verità mi chiamo pura e netta
1.27e mal starebbe in me macula alcuna,
1.28però mi conviene esser circospetta
1.29a la risposta di la tua richiesta,
1.30per non restar da poi machiata e infetta.
1.31Tu sai che molti han scritto sopra a questa
1.32Fortuna e de trovarla affaticati,
1.33e che ella sia ancora in dubio resta;
1.34tutte opinione furno de i passati
1.35e non certezza: e chi in casi, e chi in stelle
1.36esser quella, e chi la pose in fati,
1.37e chi la pose in mille altre novelle,
1.38chi disse ch'era causa non intesa:
1.39ditte di lei son tante cose belle.
1.40Non essendo certezza ancor compresa,
1.41dir voglio questa nova opinïone
1.42sol per far teco alquanto de diffesa.
1.43Se alcun di me dirà meglior ragione,
1.44a quella sempre mai cedere intendo:
1.45son Veritate e non Ostinazione.
1.46Secondo che col mio veder comprendo,
1.47da la Fortuna il caso è differente,
1.48come verrovi a poco a poco aprendo.
1.49Dico che questo caso è uno accidente
1.50il qual procede solo da se stesso,
1.51non da stelle o intenzion de umana mente,
1.52sì come esperimento chiaro espresso
1.53si vede in quel, che mai non gli ha pensato,
1.54e pur trovar la gemma gli è concesso.
1.55Ma sia come a te pare, o caso o fato,
1.56io te concedo che l'umano intento
1.57in trovar quella nulla ha adoperato.
1.58Io tengo che Fortuna sia uno evento
1.59che da l'umana intenzïon proceda,
1.60come tu intenderai se stai attento.
1.61Negar non si può ch'ella non posseda
1.62ogni mondano ben, ma che non sia
1.63Iudizio il patre suo, non fia ch'io ceda.
1.64Dimme quel ch'ha trovato in ne la via
1.65la prezïosa petra, se lasciarla
1.66o prenderla non era in sua balìa:
1.67donque questo prezzarla o desprezzarla
1.68che non stia nel iudizio o voluntate,
1.69questa vera opinion chi può negarla?
1.70Perché le stelle solo han potestate
1.71in la materia come inante hai detto,
1.72in l'alma non, che influsso alcun non pate,
1.73e sempre quasi vedrai in effetto
1.74che pel tristo iudizio ogni mortale,
1.75o suo o d'altri, è infortunato e abietto;
1.76e così ancora è cosa naturale
1.77che sia per bon iudizio l'om felice
1.78o d'altri o suo, ben che fia ancor per male:
1.79questo essere felice o infelice
1.80per il iudizio umano o falso o vero,
1.81mi par sia quel che Fortuna se dice.
1.82Se fusse alcun che per meglior sentiero
1.83di me vi guidi a retrovar costei,
1.84seguite quel con cor puro e sincero,
1.85però che, amici cari, io non vorei,
1.86credendo seguir me, la via fallasti:
1.87voi il tempo in van spendresti, io i passi mei.
1.88Non voglio già che a questo alcun contrasti,
1.89che veder non vi facci quanto è vana
1.90questa che forse già molto apprezzasti
1.91e che più apprezza ognor la gente umana –.
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