about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books
1.1Con sguardo a terra al fin de le parole
1.2tacito stette un poco il Curzio arguto,
1.3come om che pensa e pur responder vuole,
1.4e da poi disse: – Ho sempre mai creduto
1.5di nostra età tu fossi la fenice,
1.6o Simonetta, né sentenza or muto,
1.7ma perché in sua presenza non lice
1.8laudar l'amico, io tacerò per ora
1.9tue virtù immense, qual ti fan felice,
1.10e per adesso uscir non voglio fuora
1.11dil proposito nostro, e tua dottrina
1.12senza mie laude assai per sé se onora.
1.13Io non son di eloquenza una marina,
1.14né ancor son de ingegno più che umano,
1.15né la mia musa credo sì divina
1.16che toccar far vi possa con la mano
1.17questa opinion, ma a tutto il mio potere
1.18cercarò farvi il mio iudizio piano;
1.19altro non posso che persüadere
1.20con parole mia nova fantasia
1.21e poi tenga ciascuno il suo parere.
1.22Io dico, e questa è la sentenza mia,
1.23che uno ordine infinito de le cose
1.24concatenato la Fortuna sia,
1.25pieno d'ore felice e perigliose,
1.26e a questa serie sia ogni uman subietto,
1.27e nome Fato a questa se gli impose.
1.28Questo è, cari fratelli, il mio concetto
1.29e come bene o mal sia fortunato
1.30l'omo dirò secondo il mio inteletto.
1.31Da poi che de la matre è l'om creato
1.32nel ventre, come appare apertamente,
1.33in lui numero vedo esser servato,
1.34perché in quaranta giorni vivo il sente,
1.35o in sette o in nove mesi in luce vene
1.36o in dece o in più, dice anche alcun sapiente;
1.37se nel nascer tal numero non tiene,
1.38viver non puote e chiamasi abortivo,
1.39ché con il fato in numer non conviene:
1.40guarda se questo numero è nocivo
1.41quando non scontra a l'ordine fatale,
1.42ché non può restar l'omo al mondo vivo.
1.43E la vita da poi d'ogni mortale
1.44in sette età si vede esser partita,
1.45per le qual si discorre al bene e al male,
1.46e di sette in sette anni nostra vita,
1.47o novi climaterici chiamati,
1.48spesso da morte o caso altro è impedita;
1.49non se vede ancor poi ne gli amalati
1.50le infirmitate il numero osservare,
1.51da terzane o quartane travagliati?
1.52Non suole il fisico anche iudicare
1.53i'nei critici giorni se de morte
1.54l'infermo è periglioso o può sanare?
1.55Vedete adonque se la nostra sorte
1.56da l'ordine dil numero depende
1.57e quanto è il suo puoter sopra a noi forte.
1.58Così chi inizio de la vita prende
1.59da numer che non scontra con bone ore
1.60dil fato, tutta la sua vita offende,
1.61e proprio avvengli come fa al cantore
1.62che canta e ben la pausa non aspetta,
1.63che discorda col basso e col tenore:
1.64e così quella serie è tutta infetta
1.65dil contraponto, e la composizione
1.66par cosa discordata e imperfetta.
1.67Io so che gli saran molte persone
1.68che maraviglia forse prenderanno
1.69di questa mia recondita opinione,
1.70ma poi se la esperienza vederanno,
1.71a mie parole forse daran fede
1.72e al iudizio mio si acostaranno,
1.73però che esperimento chiar si vede
1.74quando casca talor d'uno alto loco
1.75un sasso e dà alcun vicino al piede,
1.76che s'egli andava ancora avanti un poco,
1.77gli percoteva in capo il duro sasso
1.78e morte gli facea l'ultimo gioco:
1.79ad incontrarse gli mancò quel passo
1.80col numero fatale e periglioso,
1.81e però cade in van la pietra al basso.
1.82E esserme toccato è a me noioso
1.83nascere in questa tanta avversa etate,
1.84che chi segue virtù par quasi esoso.
1.85Se Augusto, al qual le Muse fur sì grate
1.86dil gran Marone, a' tempi soi non era,
1.87non sarian state forse sì estimate.
1.88Se non vi par questa opinion mia vera,
1.89tenete come io dico qual vi piace,
1.90ché conferendo trovarem la fiera,
1.91ceca Fortuna, instabile e fallace –.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)