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CCXXXIV

Rime

PoeTree.it

1.1Ecuba, che sei stata
1.2sì beata e felice,
1.3poi misera, infelice,
1.4quanto mai donna al mondo fosse nata;
1.5ecco che fortunata
1.6e trarti for di guai
1.7può quella a cui tu vai,
1.8quella, ch'altiera e sola
1.9per le bocche d' i dotti viva vola.
2.1Quest'è colei che 'n terra
2.2è specchio d'ogni bene
2.3e tanta grazia tiene,
2.4che 'n lei ragion mai sempre il senso atterra.
2.5Pace ivi senza guerra
2.6han le virtuti unite
2.7e fan che 'n lei s'addite,
2.8con vera castitate,
2.9quanta ebbe grazia mai qual fosse etate.
3.1Ella a le Muse nido
3.2fatt'ha del casto petto,
3.3con quel chiaro intelletto,
3.4angelico, divin, veloce e fido.
3.5Indi ne vola il grido
3.6del suo limato stile
3.7da l'Indo adusto a Tile,
3.8che fanno i santi versi
3.9a l'alme di profitto dolci e tersi.
4.1Che nel suo sacro speglio,
4.2lucido e trasparente,
4.3si mira l'alma e sente,
4.4quant'è grave il peccato novo e veglio,
4.5e volta a Dio il meglio
4.6cerca allor di seguire,
4.7bramando di morire,
4.8per far del ciel acquisto
4.9e star mai sempre lieta col suo Cristo.
5.1Né per ciò punto sdegna
5.2questa nobil Regina,
5.3s'alcun talor s'inchina
5.4di Parnaso seguir l'altiera insegna.
5.5Anzi quant'è più degna
5.6di sangue, regno ed oro,
5.7più prezza il verde alloro
5.8e col real favore
5.9rend' a' Poeti il meritato onore.
6.1O dunque senza pare,
6.2questo mio picciol dono,
6.3ch'umil vi sporgo e dono,
6.4piacciavi umanamente d'accettare;
6.5e ch'altro può donare
6.6a sì reale altezza
6.7l'infima mia bassezza,
6.8ch'opra di carte e inchiostro,
6.9se le gemme sprezzate, perle ed ostro?
7.1Via più voi fate stima
7.2d'un bell'ingegno ed alma
7.3vertù d'una pura alma,
7.4che di quant'oro e regni il volgo stima.
7.5Questo vi fa la prima
7.6di quanti mai la Fama
7.7al suo trionfo chiama,
7.8che 'n corpo ancor mortale,
7.9chiara vi rende, sacra ed immortale.
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