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1.1È questo il luogo, la spelonca e 'l sasso,
1.2la fredda neve e 'l ghiaccio duro e alpino,
1.3u' Maddalena il corpo stanco e lasso
1.4tant'anni tenne col favor divino?
1.5È questo il fonte fresco e cristallino
1.6che for del sasso stilla
1.7e l'onda fa tranquilla,
1.8ch'ambrosia e nettar porse
1.9a lei che 'l vero ben nel mondo scorse?
2.1Tra questi boschi sì selvaggi ed ermi,
2.2cui par che maligna ombra sempre adugge,
2.3fra 'l sibillar di serpi e crudi vermi,
2.4fra' fieri mostri che natura fugge,
2.5qui dove fieramente Borea rugge,
2.6né mai si vede Flora,
2.7ma ghiaccio e nevi ognora,
2.8la stanza fu di quella
2.9che peccatrice il Vangelista appella?
3.1Colei che di bellezza un chiaro sole,
3.2visse gran tempo delicata e molle;
3.3colei che vide in carne il vero sole
3.4che nostre colpe per sua grazia tolle,
3.5queste deserte rupi abitar volle,
3.6questi luoghi silvestri,
3.7orridi, incolti e alpestri,
3.8e sola star romita,
3.9che dal sommo Fattor fu sì gradita?
4.1Da queste grotte dunque e gravi orrori
4.2(grazia ch'a pochi il Re donò del cielo)
4.3era levata fra i divini cori
4.4sette fïate il giorno, al caldo e al gelo?
4.5Quindi partiva con ardente zelo,
4.6e sovra l'aria queta
4.7Maria gioiva lieta
4.8sentendo in dolce canto
4.9l'angelico concento vago e santo?
5.1Questi pur sono i ricchi suoi palagi,
5.2l'aurate logge, i palchi aprici e grati;
5.3trent'anni in questi boschi in gran disagi
5.4a quel servì a cui servir siam nati;
5.5e quanto lunge fu da le cittati
5.6da le castella e ville,
5.7dalle sonanti squille,
5.8tanto più fue appresso
5.9a quell'in cui lo cor avea già messo.
6.1Che qui più volte il dolce a lei Maestro
6.2apparve seco stando dolcemente,
6.3e ben che fosse il luogo duro e alpestro,
6.4rideva d'ogn'intorno lietamente.
6.5Ché dove il Re del cielo sta presente,
6.6appar dolcezza e gioia,
6.7fugge il martir e noia;
6.8ch'a Lui dinanzi mai
6.9cosa non sta che dia tormento o guai.
7.1In ogni canto l'aria ancora spira
7.2di quel favor celeste somma grazia,
7.3e con sì occulta forza a sé mi tira,
7.4che del terrestre mondo l'alma è sazia.
7.5Questo è quel ben che l'appetito sazia
7.6né mai fa l'alma stanca,
7.7anzi l'anima e affranca
7.8e fa bramar la morte
7.9per trovar quel ch'aprì del ciel le porte.
8.1D'un certo non so che lo cor s'ingombra,
8.2che mi fa gli occhi rugiadosi e molli,
8.3e for del petto arditamente sgombra
8.4quanti pensier ci son bugiardi e folli.
8.5Parmi che d'ogni banda questi colli,
8.6le quercie, i cerri e i faggi,
8.7e gli augelli selvaggi,
8.8faccian sì bel concento
8.9che qui dolcezza inusitata i' sento.
9.1Chi mi darà ch'io resti e viva vosco,
9.2riposti luoghi, ombre segrete e dive?
9.3Qual grazia fia la mia se 'n questo bosco
9.4restin le membra de lo spirto prive?
9.5Oh valli, oh sassi, oh monti, oh boschi, oh rive!
9.6Maria pregate meco
9.7che qui mi tenga seco,
9.8ov'il morir fia dolce
9.9morendo in grazia a quel che 'l mondo folce.
10.1Lo piede in alcun luogo mai non poso,
10.2che non mostri di lei vestigio ed orma.
10.3Beate selve e sasso aventuroso,
10.4cui tanta Donna d'ogni parte informa;
10.5ecco, né già m'inganno, vera forma
10.6della persona schietta,
10.7imago benedetta
10.8che nardo e rose spiri
10.9ed al ciel volgi tutti i miei desiri.
11.1Questo fu pur un tempo il sacro albergo,
11.2ove riposo al corpo talor desti;
11.3a questa pietra quante volte il tergo,
11.4gli occhi levando al cielo, già mettesti?
11.5Oh quante grazie a Dio di qui rendesti
11.6piagnendo di dolcezza,
11.7ch'al piagner tant'avezza
11.8fusti con ferma fede
11.9ch'a Dio lavasti l'uno e l'altro piede.
12.1L'ottima parte veramente è stata
12.2ciò ch'elegesti, n'esser ti può tolta;
12.3s'ogni tua colpa fu da Dio purgata
12.4è ch'ad amarlo tutta t'eri volta.
12.5E già lo disse Cristo alcuna volta,
12.6per farti in terra esempio,
12.7ch'ogni cor brutto ed empio,
12.8se vuol tornar a Dio,
12.9pietà ritrova del suo fallo rio.
13.1Alma beata e santa Peccatrice,
13.2fa' che 'l mio senso sempre
13.3da la ragion si tempre,
13.4né mai l'ingorda voglia
13.5altro che 'l tuo voler desidri o voglia.
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