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CXXXVII

Rime

PoeTree.it

1.1Se della bella Dafne unqua ti calse,
1.2mentre fu donna, e poi ch'arbor divenne,
1.3o biondo Apollo, e 'n fuoco ti mantenne,
1.4tal che 'l tuo cor più volte ed arse ed alse;
2.1se dell'amato Ciparisso valse
2.2l'aspro dolor, che nel morir sostenne,
2.3attristarti così, ch'ognor ti tenne
2.4di lagrime pien gli occhi amare e salse;
3.1di questa assai più bella, ahimè, ti caglia,
3.2ch'inferma langue, e se la vita perde,
3.3perderà 'l mondo tutti i veri onori.
4.1Così 'l Cipresso e 'l Lauro mai non vaglia
4.2sfrondar bifolco, e l'uno e l'altro verde,
4.3eterno sparga i suoi soavi odori.
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