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XCIX

Rime

PoeTree.it

1.1Di quanto scalda il sol, e copre il cielo,
1.2tutta la grazia, e tutto 'l bel ch' è 'n terra,
1.3raccolto splende in questa vaga donna,
1.4così quant'acque al mar da monti e valli
1.5rendon tributo, e stagnan per li campi,
1.6sormonta il Mencio, onor degli altri fiumi.
2.1L'Eridano, chiamato Re de' fiumi,
2.2ora soggiace per destin del cielo
2.3al figlio di Benaco in questi campi,
2.4di cui le limpide onde l'alma terra
2.5in grembo accoglie, e sparge per le valli,
2.6ove son l'ossa della maga donna,
3.1che fuggendo da Tebe, quella donna,
3.2dopo i solcati laghi, mari e fiumi,
3.3la stanza elesse in queste acquose valli.
3.4E prima che morisse, alzati al cielo
3.5il viso e gli occhi dalla bassa terra,
3.6disse cantando in mezzo a questi campi:
4.1– vedrete dopo lunga etate, o campi,
4.2posarsi qui sì glorïosa donna,
4.3che simil non sarà sovra la terra,
4.4ch'ella col lume de' begli occhi i fiumi
4.5arder farà sovente. Allor il cielo
4.6benigno guarderà le nostre valli.
5.1Ché per veder il Mencio e queste valli
5.2mille elevati spirti i proprii campi
5.3lasciati ne verran cangiando cielo,
5.4e poi dinanzi alla felice donna,
5.5spargendo d'Elicona i dotti fiumi
5.6faran le Muse aver il seggio in terra.
6.1E tal ch' allor ritroverassi in terra,
6.2alla fama di queste ondose valli
6.3verrà sprezzando Schirmia e Po, soi fiumi,
6.4e fatto agricoltor di questi campi
6.5canterà sempre della bella donna,
6.6che gli destina per sua guida il cielo –.
7.1Diede il ciel segno allor, che questa terra
7.2con la donna le Muse in mezzo ai campi
7.3vedrebbe, e seco gir le valli e i fiumi.
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