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II

Filippo da Massa (????–????)
Poesie

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1.1Maledictus homo che in uom si fida!
1.2Bella, scïente, chiar, leggiadra e netta,
1.3impassibile e retta
1.4è l'alma nostra innanzi in noi s'infonda,
1.5la qual, come discende e che s'annida
1.6nelli secreti genitali armari
1.7delli proprî contrarî,
1.8si trova armata da ciascuna sponda
1.9e d'ogni saper monda,
1.10passibil, brutta, rozza, turba e grave,
1.11in questa mortal nave
1.12missa, non perché più diventi vile,
1.13ma per virtù divenga più gentile.
2.1Maledictus homo che 'n uom si fida!
2.2Compiuto el frutto della terza stella,
2.3questa alma poverella
2.4si sforza farsi, al più che può, sentire,
2.5mandando fuor le rauche e debil grida;
2.6po', di dì in dì prendendo più vigore,
2.7con singular fervore
2.8intenta recommette al ghiotto odire
2.9quel che non può ridire,
2.10di vizî monda e priva d'ogni affanni.
2.11Ne' pueril suo anni
2.12al rivestirsi sol sta occupata
2.13di quel che nel discender fu spogliata.
3.1Maledictus homo che 'n uom si fida!
3.2Passati gli anni d'esta püerizia,
3.3così la pudicizia
3.4da questa anima par ch'el corpo furi
3.5e ch'ogni suo virtù tolla e conquida.
3.6Rivolto el suo camin, sol par ch'aspetti
3.7ch'el corpo a sé l'aletti
3.8a que' piacer che prima gli eran duri,
3.9né d'altro par si curi,
3.10relitto el suo origin contemplare,
3.11come se ereditare
3.12avesse di qua giù ciascuna cosa,
3.13così tututta qui si figge e posa.
4.1Maledictus homo che in uom si fida!
4.2Sicondo l'opra el prezzo die seguire:
4.3se l'alma in obedire
4.4a l'uomo dassi in robbe, onori e vento,
4.5perché si duol s'el mondo al fin la lida?
4.6Del qual mondo el fior, frondi, foglie e frutto
4.7è crudel pianto e lutto,
4.8senza riposo sempre in più tormento,
4.9labore, affanno e stento;
4.10in qualunque stato più si cerca e prova,
4.11mortal speranza el cova,
4.12d'aspetto vago e dentro d'error pieno,
4.13dolce in principio al fin mortal veleno.
5.1Maledictus homo che in uom si fida!
5.2O alma mia, che sì bella eri e vaga,
5.3ogni virtù presaga
5.4in te fulgea più che gemme o oro!
5.5Or plorando ti vedo andar con Mida,
5.6oscura, fosca, laida fatta ed atra;
5.7or di' a l'uom che t'apra
5.8l'oscuro carcer. Chiama el suo tesoro,
5.9invoca ancora el coro
5.10delle lascivie e' tuo parenti e noti,
5.11ch'adempino e tuo voti
5.12e che ti cavin di questi aspri affanni,
5.13poi che speso hai in loro el tempo e gli anni.
5.14— Canzon, se degna se' fra le compagne,
5.15resumme el canto, ben che mesta sia
5.16in suoni ed armonia;
5.17per tutto fa' che' passi tuoi estenda,
5.18il che, s'alcun t'attenda,
5.19a quel dirai ch'ogni uom in fine è terra,
5.20che sol colui non erra
5.21che, l'uom relitto, a Dio cerca accostarsi
5.22e che sol cerca in cielo eterno farsi.
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