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I

Filippo da Massa (????–????)
Poesie

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1.1Che sie felicità o 'n che consista
1.2racolto ho el dir di più filosofanti:
1.3più son che l'han descritto in stil facondo,
1.4dicendo che virtù perfetta acquista
1.5quella operando tutti gli animanti
1.6nella felicità di questo mondo;
1.7ma ben che si concluda el greve pondo
1.8nell'opra di virtù sòl rimanere.
1.9Qual questa virtù sie nissuno sprime
1.10nelle moral suo rime,
1.11che facci a l'uom che l'operi ottenere
1.12el vero stato di felicitate.
1.13O quante in veritate
1.14son le virtù? Ma qual sien le primarie
1.15l'oppinion son varie
1.16con ditti assai, e forse men che liciti,
1.17se tutte, o parte, o qual virtù feliciti.
2.1Se all'infermo dica el mendicante
2.2che l'util cose pigli e l'altre lassi,
2.3or non è vano el dir, se non l'esplichi?
2.4S'alcun conclude che nell'operante
2.5virtù ogni altra vita eccella e passi,
2.6non è confuso el dir, se non li dichi
2.7qual sie quella virtù che 'n ver l'amichi
2.8a questo fin felice ov'el conforta?
2.9Che virtù s'opri la sentenzia è giusta,
2.10ma in quel che non la gusta
2.11cotal parola è più che spenta o morta.
2.12El parlar chiaro l'uom fa più sicuro
2.13che non fa 'l cupo e scuro.
2.14O quante son le vite inique e fède,
2.15ch'in quelle l'uom si crede
2.16virtù seguire, avenga non dimori
2.17virtù se non ne' mondi e gentil cori.
3.1Adunque el dir confuso alcun ne 'nganna,
3.2e forse la più parte, ognun pensando
3.3ch'el viver suo sie 'l viver virtüoso.
3.4Colui ch'è ver civil perché s'affanna
3.5circa le leggi e, quelle ottemperando,
3.6in virtù tiensi d'esser glorïoso.
3.7Molti altri spinti da più spezïoso,
3.8ma forse non sì giusto e buon pensero,
3.9tenendo quel che tenne Marco Attilio,
3.10Santipo e Lucio Emilio,
3.11Marco, Marcello ed Amilcar el fiero,
3.12e li seguaci, che virtute stia
3.13in chi la vita dia
3.14per la suo patria, in non pur difensarla,
3.15ma in cercar di farla
3.16non che vittrice d'un sol principato,
3.17ma singular sopr'ogni monarcato.
4.1Sono alcuni altri fissi in altra parte
4.2che per la patria facci anichilando;
4.3virtute han detto è 'l far sé sol famosi,
4.4lassata ogni altra via per seguir Marte,
4.5Alessandro e Cesare affermando
4.6felici e gli altri simil bellicosi,
4.7dicendo esser color più virtüosi
4.8che colla spada in man crudeli e sevi
4.9san suggiogarsi più province e terre
4.10con lor famose guerre.
4.11Così molti altri, avendo questi levi,
4.12ma confirmando al tutto vizïosa
4.13la vita bellicosa,
4.14ai studî si son dati delle lettere,
4.15credendosi permettere
4.16el tempo in ciò virtù più ch'altri avere,
4.17per la eccellenzia c'ha in sé il sapere.
5.1Così adunque varie oppinïoni
5.2e vari error produce el non chiarire
5.3l'effetto di virtù perfettamente.
5.4Ché se del mal si tolgon le cagioni,
5.5ogni bon'opra all'uom ne de' seguire
5.6per la ragion che sempre al mal dissente.
5.7Di che per illustrar la cieca mente,
5.8che stima esser virtù l'iniquità,
5.9direm che sie virtù, e qual ci mostra
5.10in questa vita nostra
5.11la via del conseguir felicità.
5.12Ha ditto adunque alcuno esser virtù
5.13quella che, il meno e 'l più
5.14da sé rimosso, in mezzo sol si posa
5.15di ciascheduna cosa.
5.16Altri di vita qualità la pone,
5.17sonante in ogni parte alla ragione.
6.1Altri descrive quella uno elettivo
6.2abito, che nel mezzo sol consiste;
6.3e del Filosofo è cotal sentenzia:
6.4se 'l vario dir fa l'uom dubitativo,
6.5pur se s'aducon le parole miste,
6.6al vero aranno infin tal continenzia
6.7che 'n ogni stato, grado overo essenzia,
6.8sol virtù sia di due vizî el mezzo
6.9con ragion piena adoperato in bene.
6.10Or chi adunque tene
6.11felice alcun de' detti? Io già non crezzo
6.12Lucio Metello per conflitti o ardire,
6.13Iulio per sangue spargere,
6.14Platone e gli altri per filosofare
6.15potersi nominare
6.16pur virtüosi per lor vite gremi,
6.17che nette non son state dall'estremi.
7.1L'estremi adunque in tutto relassati,
7.2seguire 'l mezzo a quel convien, che vuole
7.3aver felicità certa e spedita.
7.4O quanti sono stati l'ingannati,
7.5che si son cresi andar più su ch'el sole,
7.6che poi lor luce in ombra è convertita!
7.7Ma questo mezzo a vertù c'invita,
7.8in prudenzia, fortezza e temperanzia
7.9ancor iustizia e più virtù, le quali
7.10si chiaman cardinali.
7.11Ma osta in ciò la non già parva ostanzia
7.12de' loro estremi, in che virtù s'avizia;
7.13perché tale iniustizia
7.14sotto ombra di iustizia far potrebbe,
7.15ché quella poi serebbe
7.16viziosità, iustizia ancor sì lenta
7.17che la virtù sarebbe al tutto spenta.
8.1Ma tre son quelle a cui è buon l'estremo
8.2retto del più, ché il meno a loro è rio:
8.3fede, speranza e carità la sezza,
8.4però che, quanto in Dio più fede avemo
8.5o più speriam, vie tanto el sommo Dio
8.6del farci ben felici ha gran vaghezza.
8.7Omai si vede quanta è la ciechezza
8.8de l'uom c'ha abandonate le vie rette
8.9e' torti calli segue dell'antiqui,
8.10che 'n queste fùr iniqui.
8.11Nissuno nega di più virtuti elette
8.12quella esser la perfetta per sentenzia,
8.13a cui diè d'eccellenzia
8.14l'estremo suo; e queste tre son quelle,
8.15per li cui razzi eccelle
8.16ne l'uom quel tutto per lo qual salute
8.17di fin felice spera per virtute.
9.1Ma questo appar pur falso, perché molti
9.2han ditto e posto due felicitati:
9.3umana l'una e l'altra supernale.
9.4Ma quei, ch'a questa prima son rivolti,
9.5con Aristotil son suti ingannati,
9.6el qual no 'ntese el supernaturale,
9.7se eccetto che nel suo originale
9.8posar mai possi l'alma, come è certo.
9.9Or come adunque nell'inquisizione,
9.10over contemplazione
9.11delle sustanzie seperate aperto
9.12felicità conclude, adunque sona
9.13non esser duo, ma una:
9.14cioè la supernal, perch'è uno stato
9.15perfetto. É approvato
9.16esser felicità in gaudi pleni
9.17con aggregazïon di ciascun beni.
10.1Se pur ch'elle sien due alcuno agogni,
10.2vediamo ancor se questa uman dovriano
10.3chiamar felicità o cosa fella.
10.4Se avere el sommo ben convien, s'aggiogni
10.5di virtù l'opra a l'alma, e se più siano
10.6qui le virtù, operar secondo quella
10.7che ottima e perfettissima eccella
10.8a tutte l'altre, ed in perfetta vita:
10.9e ciò felicità descrive e mette.
10.10Or chi nega di sette
10.11virtù già dette l'ultima insignita?
10.12La qual non pose el cupo ed ampio fiume,
10.13perché non ebbe lume.
10.14Se dunque a noi sien note le divine,
10.15assurdo è dir che 'l fine
10.16della felicità sien cose esterne,
10.17essendo quella in numer dell'eterne.
11.1Or qui si snoda e scioglie el dir confuso
11.2di que' c'han ditto in questo mondan vado
11.3posser quest'uomo aver felice stato.
11.4Rispondan qui color che l'han concluso
11.5in qual virtù o esser, vita o grado
11.6quest'uom contento viva o riposato.
11.7S'adunque è nel suo intrinseco agitato,
11.8che non si può negar pe' moti infetti,
11.9questa beatitudin mostrin como
11.10regnar possi in quest'omo.
11.11Ancor ch'in Dio ha fissi e suo concetti,
11.12già ratto al ciel nel dolze contemplare,
11.13possendo ancor peccare,
11.14diren costui felice, in carne essendo?
11.15Ma vero arbitrio avendo
11.16infino al fin d'elegger camin novi
11.17peccabile è perfin che 'n ciel si trovi.
12.1Ma forse alcun dirà tal libertà
12.2del più peccar non essere in colui,
12.3nel qual lo Spirto infuso è già disceso,
12.4in quello ancor ch'è posto in carità,
12.5ch'essendo quello in Dio e Dio in lui,
12.6perciò dal più peccar sie quel diffeso.
12.7O quanto è poco lume in quello acceso,
12.8che vogli nel Battista o in Maria
12.9da Dio l'arbitrio liber fusse tolto!
12.10Li merti fanno molto,
12.11ma più l'infusa grazia a toller via
12.12la voglia del peccare e poi l'effetto.
12.13Ma qui ciascuno eletto
12.14peccabile è; che volse Pavol dire:
12.15«Desidero morire».
12.16Se chi è in Spirto Santo sta qui in pene,
12.17adunque è solo in cielo el sommo bene
12.18— Canzon, se sei d'ingegno o stile orbata,
12.19pur stimo nissun dotto mai t'escluda;
12.20di che fa' che concluda
12.21che l'uom felice in carne esser non puote
12.22e che 'n virtù felicità non sente.
12.23Ma ben sieno istrumenti
12.24da farla al fine aver le colpe ammote.
12.25Ma ciò che l'uom virtute al mondo dice,
12.26sol quella el fa felice
12.27ch'al fin perfetto e sommo ben l'arriva:
12.28el che sol fa virtù caritativa.
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