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1.1Or si può creder ben che ’l cigno al canto
1.2Ceda del mergo, poi che già cantando
1.3Melanto ha Dafni superato e vinto.
2.1Come sel vinse? Io so ch’a forza il pianto
2.2Il giovene per duol ritenne, quando
2.3Di purpurea vergogna il volto tinto
2.4In man del vincitore il pegno diede.
2.5E quel ch’allora al pescator più dolse
2.6Fu che Licori sua v’era presente.
3.1Far non potrai ch’io t’abbi a dar mai fede,
3.2Benché mel giuri: i’ so che Dafni tolse,
3.3Così l’altr’ier cantò soavemente,
3.4A tutti gli altri il pregio, e tu vedesti
3.5Ne le nozze di Nisa e di Palemo
3.6Ch’ei sol n’ebbe il tridente e la ghirlanda.
4.1Taci, Nigello, omai; meglio potresti
4.2Ragionar come de’ torcersi il remo,
4.3Come la vela si raccolga o spanda,
4.4La rete allente o tragga e con qual esca
4.5S’ha de la canna maggior biasmo o lode,
4.6Ché troppo in van di ciò meco contrasti.
5.1Chi canta a par di te, chi nuota o pesca?
5.2Misero chi ti vede, e più chi t’ode.
5.3Taci, taci pur tu: quando cantasti?
6.1Qual maggior pianto o più noioso strido
6.2Udir si può che la tua voce? Al cui
6.3Flebile suon vist’ho augelli spesso
6.4Fuggir lasciando i figli al caro nido.
7.1Deh se mill’occhi hai ne le cose altrui,
7.2Perché non vedi ben prima te stesso?
7.3Ma per saper chi più cantando avanzi,
7.4Alza la voce, e se contender vuoi,
7.5Ecco qui ’l pegno, ecco ’l più ardito e bello
7.6Cane che mai vedesti, il qual pur dianzi
7.7Un pastor diede a Cromi, e Cromi poi
7.8In cambio il mi mandò d’un bianco augello
7.9Ch’io li donai, né fu picciolo il dono,
7.10Poiché Leucippe mia mel diede in segno
7.11De la sua fé, del non suo finto ardore;
7.12Et io dentro una gabbia, a punto sono
7.13Oggi tre anni, il tenni; e per disdegno
7.14Nol volsi più, ché così volse Amore.
7.15Questo can mio, qualor vede dal lito
7.16Saltar guizzando dentro l’acque un pesce
7.17Ch’abbia rotta la rete o tronco l’amo,
7.18Tosto s’attuffa in mar veloce ardito,
7.19E con la preda fuor ritorna et esce,
7.20E m’ode e m’obedisce ognor che ’l chiamo:
7.21Ma tu qual pegno incontro oggi porrai?
8.1Una sampogna io pongo, ecco, ch’a prova
8.2Vinse a Mopso Micon sonando, et io
8.3L’ebbi in dono da lui: questa udirai,
8.4Qualora avien che l’aura il dì la mova,
8.5Dolce sonar da sé. Con questa il mio
8.6Amoroso dolor par che s’acquete,
8.7E spesso al suon de la sua voce il mare
8.8Lasciano i pesci e per la rena vanno,
8.9Ond’io senza favor di nassa o rete
8.10Me n’empio il seno; e già porian campare,
8.11Ma gli diletta troppo il novo inganno.
9.1Or comincia a cantare, ecco che viene
9.2Timeta: egli dirà chi vinca o ceda.
9.3Corri, Timeta: il nostro canto ascolta.
10.1Corri, Timeta: il nostro canto ascolta.
11.1Dite, ch’io pur disteso in queste arene
11.2V’ascolterò, sia di chi vuol la preda
11.3De la mia rete che nel mare ho sciolta.
12.1Quando il bell’oro al vento
12.2Spiega Licinna mia, l’aria s’infiamma
12.3E ne gioisce innamorata intorno.
12.4E se non ch’io ritorno
12.5A’ miei sospiri e quelli
12.6Movono altrove e fan minor la fiamma,
12.7Il mondo in foco andrebbe;
12.8Né però dentro men l’incendio i’ sento.
12.9Or chi creder potrebbe
12.10Che possan tanto far biondi capelli?
13.1Quando i begli occhi gira
13.2Al mar Leucippe mia, l’onda s’infiamma
13.3E ne gioisce innamorata intorno.
13.4E se non ch’io ritorno
13.5Al pianto, acciò trabocchi
13.6Più de l’usato e tempri in mar la fiamma,
13.7Il mondo in foco andrebbe;
13.8Né però men si piange entro e sospira.
13.9Or chi creder potrebbe
13.10Che possan tanto far sol duo begli occhi?
14.1O Glauco, s’oggi io vinco, in ogni scoglio
14.2Scriverò le tue fiamme ad una ad una.
15.1O Proteo, s’oggi io vinco, in ogni scoglio
15.2Scolpirò le tue forme ad una ad una.
16.1Licinna a me più de l’assenzio amara,
16.2Tu se’ la notte, il mio torbido verno.
17.1Leucippe d’ogni dolce a me più cara,
17.2Tu se’ il mio giorno, il mio sereno eterno.
18.1Dimmi, qual pesce è quel che nel mar sòle
18.2Entrar dal destro lato, uscir dal manco?
19.1Dimmi, qual pesce è quel che parer sòle
19.2Al caldo tempo nero, al freddo bianco?
20.1O Dori, fa ch’io vinca, et un monile
20.2Contesto avrai di conche e di coralli.
21.1O Teti, fa ch’io vinca, et un monile
21.2Contesto avrai di perle e di coralli.
22.1Gigli, rose, due stelle al viso porta
22.2La pescatrice mia, ch’al core i’ porto.
23.1Avorio, ostro, due soli al viso porta
23.2La pescatrice mia, ch’al core i’ porto.
24.1Dimmi, qual pesce è quello, et abbi il pregio,
24.2che d’alga e limo sol s’informa e nasce?
25.1Dimmi, qual pesce è quello, et abbi il pregio,
25.2che d’alga e limo sol si nudre e pasce?
26.1Ninfe di questa fresca amica riva,
26.2Dite, qual piaggia il mio bel sole infiora?
27.1Ninfe di questa fresca amica riva,
27.2Dite, qual lito il mio bel sole indora?
28.1S’un dì Licinna mia meco pescasse,
28.2Esser re di quest’onde io non vorrei.
29.1S’un dì Leucippe mia meco cantasse,
29.2Per gioia e per dolcezza io morirei.
30.1Dimmi, qual pesce è quel che quando scorge
30.2L’inganno, tronca l’amo e campa e fugge?
31.1Dimmi, qual pesce è quel che quando scorge
31.2Più queto il mar nel fondo e campa e fugge?
32.1O figlie di Nereo, meco cantate,
32.2Che sarà vostra la sampogna, il cane.
33.1O Sirene, il mio canto accompagnate,
33.2Sì ch’io ne porti la sampogna, il cane.
34.1Quando m’ode cantar Licinna il die,
34.2Fugge da me sdegnosa e si nasconde.
35.1Quando Leucippe ode le pene mie,
35.2Con un sospir pietosa mi risponde.
36.1Qual pesce quanto tocca, abbraccia e strigne,
36.2E l’ostriche col sasso apre et inganna?
37.1Qual pesce il mar di sangue asperge e tigne,
37.2Onde la vista di chi ’l segue appanna?
38.1O quanti doni, s’io vincessi, o quante
38.2Ghirlande aresti al tempio oggi, Portuno.
39.1O quante reti, s’io vincessi, o quante
39.2Canne aresti nel tempio oggi, Nettuno.
40.1Che dirai tu, c’ha primavera al volto
40.2Questa fera ch’io seguo e mai non giungo?
41.1Che dirai tu, c’ha l’oriente al volto
41.2Questa ch’io ferir cerco e mai non pungo?
42.1Dimmi, qual picciol pesce il mare accoglie,
42.2Che col delfin combatte e vincer pote?
43.1Dimmi, qual picciol pesce il mare accoglie,
43.2Che nel corso fermar gran legno pote?
44.1O Triton, s’oggi vinco, i’ ti prometto
44.2Alzarti un’ara intorno a quest’arena.
45.1O Nereo, s’oggi vinco, i’ ti prometto
45.2Sacrarti al tempio il cor d’una balena.
46.1Qual pesce è quel che più degli altri vive
46.2Lunge da l’acque e del suo albergo fori?
47.1Qual pesce è quel che men degli altri vive
47.2Tosto ch’è de la rete uscito fori?
48.1Empi, Licinna mia, di fiori il grembo,
48.2Poi la mia fronte ne ’nghirlanda e fregia.
49.1Spargi, Leucippe mia, di fiori un nembo,
49.2Poi gli raccogli e ’l sen te n’orna e fregia.
50.1Eccoti la sampogna, e dimmi or quale
50.2Pesce è che pesca gli altri in mezzo l’acque?
51.1Eccoti in tutto il cane, e dimmi or quale
51.2Pesce è che suol volar dentro de l’acque?
52.1Gioveni pescatori, ambo felici
52.2Vi potete chiamar, così vi done
52.3Il mar se stesso, e sianvi i venti amici:
52.4Il canto è pari, e pari il guidardone.
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