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1.1Torniamo, o Muse, ai pianti e ai sospiri;
1.2nostro soggetto or son sospiri e pianti.
1.3Il vostro Mopso si consuma e strugge.
1.4Or mentre io ch'io con lui mi lagno e ploro
1.5seguite o dive le dolenti note.
2.1Fedel mio, se 'l mio Mopso men fedele
2.2fosse in amor, i' vi so dir per vero
2.3che fora la sua vita men dolente;
2.4ma suo costante amor sua ferma fede
2.5di vento di dolor, d'amaro umore
2.6gli tien ognor il petto e gli occhi pregni;
2.7e voi il sapete pur, ch'alcuna volta
2.8gli occhi affissate in lui tutto pietoso.
2.9Or se la vista del suo aspetto solo
2.10può pietade inestar ne gli altrui cori,
2.11che dovran far i dolorosi lai?
3.1Il miserel ad or ad or s'invola
3.2al vulgo e ai pastori; e in qualche bosco
3.3in qualche antro riposto si raccoglie;
3.4quivi s'asside, e quivi s'accompagna
3.5or con un tronco antico, or con un sasso:
3.6e di sé privo, col pensier dipigne
3.7il dolce amato viso; in quel ritratto
3.8gli occhi e l'animo affisa: in quel si specchia;
3.9con quel ragiona; e quel tanto ha di pace
3.10quanto 'l ritiene il dilettoso inganno.
3.11Poi ch'in sé è ritornato, il duolo immenso
3.12non capendo ne l'alma, si disgombra
3.13per lo petto, per gli occhi e per la lingua
3.14in spirti accesi, in lacrimosi rivi,
3.15in fiochi, rotti ed angosciosi accenti.
4.1I' pascea un dì 'l mio armento per le piagge
4.2del bel Tesin: e così passo passo
4.3per la sua riva errando, il piè mi scorse
4.4là ov'io sentì dolersi quel meschino
4.5con le fere, con l'acque e con gli sterpi.
4.6E quanto con la mano ir seguitando
4.7potei 'l suo dir, le triste sue querele
4.8diedi a serbar ad una antiqua quercia.
4.9Or a voi di ridirle è 'l mio pensiero:
4.10e voi cui talor visto ho 'l petto caldo
4.11di caldo amore, e che di vera fede
4.12portate il nome, con pietate udite
4.13gli acri lamenti del fedele amante.
5.1O mia cara Talia, m'ha dunque il cielo
5.2disposto ad amarti perch'amando i' pera?
5.3Ben poss'io dir che quanto gira il sole
5.4non ha la nostra età più ardente foco:
5.5non più gentil, non più lodevol foco
5.6che sia 'l mio foco, e posso dir ancora
5.7che non ha 'l mondo e non ha 'l secol nostro
5.8alcun del mio più sventurato amore.
6.1Bella, vaga, gentil, dolce Talia,
6.2vega e dolce Talia, ma non men cruda
6.3che vaga e bella e che dolce e gentile:
6.4perché crudel? Perché se tante voci
6.5e se tanti sospir, se tanti pianti
6.6ti mando d'or in or giù per quest'acque,
6.7alcun tuo accento a me non mai ritorna?
6.8Perché s'ami 'l tuo Mopso, a le sue pene
6.9non hai pietate! E se pietà ti move,
6.10ché non porgi al dolente alcun conforto?
7.1Misero Mopso, e sarà dunque il vero
7.2quel, che per tutti i boschi ognor ribomba
7.3del breve amor de' mal fermi pensieri
7.4del sesso feminil? Ahi! dunque lasso
7.5avrò senza 'l suo amor da stare in vita?
7.6Non sarà il ver, sebbene e pastorelle
7.7e Ninfe, e Driadi e Naiadi, e Napee
7.8son di mobil voler; però non voglio
7.9dir che sia 'l suo così mutabil core.
7.10Non è la mia non è cosa mortale,
7.11non Naiada, non Driada od altra Ninfa;
7.12ma de l'eccelse eterne abitatrici
7.13de le spere celesti, una di loro
7.14è la mia diva: e col suo divo spirto
7.15nel cor mi spira l'alte cose belle.
8.1O pur non sia fallace il creder mio.
8.2Or mi sovvien, ch'ancor de l'alte dive
8.3son mal stabili i cori. E quante volte
8.4mutò voglia e amor la dea di Cipri,
8.5la dea del terzo ciel? Di lei mi taccio.
8.6Ma la bianca, la fredda e casta luna
8.7come fu fida, lasso, al fido amante?
8.8Il sanno gli alti boschi, ch'alcun tempo
8.9vider Pan lieto e tristo Endimione.
8.10Mal fida luna, avara luna; e troppo
8.11grande argomento de l'incerta fede
8.12de le mutabil, de l'avare voglie
8.13del femineo desir. Chi mi conforta
8.14in sì novo dolor? Su per le rive
8.15del vago Po non mancano i pastori:
8.16non mancano i leggiadri e bei pastori,
8.17non i ricchi pastor di grassi armenti.
9.1Ma non di gregge mai, non mai d'armenti
9.2vidi vago 'l suo cor. Gli umil disiri
9.3sdegna quell'alma sopra ogni alma altera.
9.4Non per fior giovenil, non per tesoro
9.5apron le sante Dive il santo monte.
9.6Né per fior giovenil, né per tesoro
9.7dee la mia Diva altrui largare il petto.
9.8Caro a Talia di Mopso è il dolce canto
9.9pien d'alti spirti e di gentili ardori.
10.1Or non ha 'l Po di più soavi note?
10.2Di più gentil, di più leggiadri spirti?
10.3Dolente me: di quanti or mi sovviene
10.4chiari pastor ch'alberghin per le sponde
10.5dov'alberga 'l mio ben, tante punture
10.6mi sento al cor. Ahi! ch'ella non rivolga
10.7gli occhi altrove e l'orecchie e i pensieri.
11.1Chiari pastor, deh! no, deh! no per Dio,
11.2tant'oltraggio al buon Mopso. O Musa, o Diva:
11.3o mia Musa, o mia Diva, il tuo buon Mopso,
11.4il tuo devoto il tuo costante Mopso,
11.5il tuo sincero il tuo verace amante,
11.6il tuo fedel pastor il tuo poeta,
11.7vive egli, o Diva, caro e solo albergo
11.8de la sua vita? Ei vive, s'in te vive
11.9la memoria di lui, s'a l'alma sua
11.10dal petto amato non hai dato il bando.
12.1Ahi, qual fora 'l mio stato o triste core,
12.2(tolga Iddio tale augurio) quale stato
12.3fora 'l mio s'a la mia dolce Talia
12.4fosse a grado d'udir ch'altri che Mopso,
12.5mia le dicesse. O pria fra questi boschi
12.6aspra, selvaggia fera, e l'unghie, e i denti
12.7contro me adopre; l'affamate voglie
12.8di mie tremanti membra e del mio sangue
12.9sbramando fiera e pia, finisca a un punto
12.10il mio amor, il mio duolo e la mia vita.
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