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1.1Già fiammeggiava presso a l'aurea Aurora
1.2il pianeta maggior nell'orïente,
1.3inargentando i nuviletti d'oro:
1.4quand'io, ch'avea col fischio e con la verga
1.5scorta mia greggia a i rugiadosi paschi,
1.6posto a seder sott'una antica quercia,
1.7notava intento il dilettevol suono,
1.8che d'intorno facean le pecorelle
1.9tondendo il verde de l'erboso suolo.
1.10Ed ecco l'armonia d'una zampogna
1.11sonar non lunge. Io da le dolci note
1.12tratto, e lasciando il mio maggior pensiero,
1.13in piè risorto, cheto, passo passo,
1.14ver là mi mossi, e vidi a piè d'un faggio
1.15sedersi un solo. E quanto gli occhi miei
1.16scorger potero in quella incerta luce
1.17mi parve Mopso; Mopso a cui le selve
1.18son testimonie quanto a l'alme Muse,
1.19e quanto ei sia ad Amor fedele amico.
1.20E quale in pria mi parve, tal la voce
1.21e 'l chiaro giorno poi mostrolmi aperto.
1.22Quivi vago d'udir suoi dolci accenti
1.23dietro una macchia stretto mi raccolsi.
1.24E egli omai spuntando il primo raggio
1.25del novo giorno, al dir la lingua mosse,
1.26accompagnando il suon con tai parole:
2.1Sorgi omai chiaro sole, e 'l ciel aprendo
2.2l'aer rischiara; e 'l mare intorno imbianca;
2.3la terra alluma; e 'l desiato giorno
2.4riporta a gli animali e ai pastori.
2.5Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
3.1Se non hai sole e se colei non ave
3.2cosa simil, ben posso dir di voi,
3.3che tu se' a lei, ed ella a te simile.
3.4Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
4.1Solo se' sol, ch'in tutti gli alti giri
4.2lume non è ch'al tuo lume s'aguagli,
4.3né lassù fuoco v'ha che t'assimigli.
4.4E sola è sol in acque, in selve e in monti:
4.5la bella ninfa mia, ch'è così sola,
4.6che beltà non si mira a lei sembiante.
4.7Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
5.1Quando cinto di raggi il capo biondo
5.2a noi ti mostri, fugge d'ogni intorno
5.3la cieca notte da l'ombrosa terra:
5.4e s'allegrano in piani, in poggi e in boschi
5.5le solitarie fiere, i vaghi augelli,
5.6e con gli armenti, pecore e bifolchi.
5.7Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
6.1E quando 'l lampeggiar del divo lume
6.2a me si scopre, del mio tristo core
6.3si scuote intorno il tenebroso velo:
6.4gioiscon gli occhi miei: l'anima mia
6.5tutta s'allegra e seco i miei pensieri;
6.6e meco gode il mio cornuto armento.
6.7Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
7.1Poi come le montagne d'occidente
7.2ingombran la tua luce, e tu t'invii
7.3al tuo riposo là nei bassi liti,
7.4la fosca notte entro a l'oscuro manto
7.5involve 'l cielo, e involve gli animali,
7.6tenendo il mondo in tenebre sepolto.
7.7Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
8.1E come del mio sol l'amata vista
8.2da me si parte, al dipartir di lei
8.3a me in un punto ogni mia luce è tolta.
8.4Il giorno mio sen va verso l'occaso
8.5e son sepolti in tenebrosa notte
8.6i miei pensier, il cor, l'animo e l'alma.
8.7Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
9.1Da che tolta è dal ciel tua ardente fiamma,
9.2perché 'l superno chiostro intorno splenda
9.3di mille ardori, non però ritorna
9.4il giorno al mondo infin che non ritorni
9.5tu, la cui luce ogni altra luce asconde.
9.6Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
10.1E da ch'io de' begli occhi ho gli occhi privi
10.2perché da mille belle e vaghe ninfe
10.3cinto mi vegga, non però s'aggiorna
10.4dentro al mio cor fin che colei non riede
10.5il cui bel lume ogni altro lume adombra.
10.6Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
11.1Qualor avvien ch'a la tua accesa face
11.2occhio mortal s'arrischi alzar i rai
11.3per ritrar forse l'alma tua figura.
11.4la soverchia virtù del tuo splendore
11.5sì l'abbarbaglia, che smarrito e vinto
11.6ad ogni aspetto uman si trova infermo.
11.7Sorgi sol del mio sol sola sembianza
12.1E io qualor a la mia ardente lampa
12.2mi riprovo d'alzar gli occhi e la mente,
12.3per farne poi ne i tronchi alcun disegno,
12.4il divo onor del rilucente oggetto
12.5sì mi confonde, che perduti i sensi
12.6non sento quel, che di me stesso io senta,
12.7Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
13.1Poi quando più 'l tuo lume s'avvicina
13.2al mondo nostro, occhio del mondo eterno,
13.3e più drizzi i tuoi raggi sopra noi,
13.4arde la terra, e arde ogni vivente;
13.5e de la sete per colli e per piani
13.6mancar si veggon gli alberi e l'erbette.
13.7Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
14.1E quando a me 'l mio amato sol s'appressa
14.2(il sol ch'è solo il sol de la mia vita)
14.3e fiammeggiando in me 'l suo lampo vibra,
14.4arde in me 'l cor, ardon miei accesi spirti,
14.5e 'n me s'infiamma un sì caldo disire
14.6ch'a me stesso mi sento venir manco.
14.7Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
15.1Tu con la tua virtù non solo allumi,
15.2non solo incendi quel che fuor si scorge,
15.3ma dove umana vista non discende,
15.4dentro passando, fai pregno il terreno
15.5di tal semenza ch'i terrestri germi
15.6producon d'ogni intorno e fronde e fiori,
15.7onde si veston le campagne e i poggi.
15.8Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
16.1E la virtù di lei non sol rischiara,
16.2non sol infiamma la mortal mia scorza,
16.3ma dove altro non passa che 'l suo sguardo,
16.4in me varcando, in me fa tal radice
16.5che poi germoglia in graziosa pianta,
16.6in cui fiorendo i miei gentil concetti
16.7fanno 'l mio col suo nome eterno adorni.
16.8Sorgi sol del mio sol sola sembianza.
17.1Ma che parl'io? che fo? dormo o vaneggio?
17.2sì son col core al mio bel sole intento,
17.3ch'ad alta voce ancor chiamo e richiamo,
17.4e pur or sommi accorto ch'è tant'alto
17.5sorto 'l sol del mio sol sola sembianza.
17.6Oh così fosse ai miei bramosi lumi
17.7sorto il lor sol. Tornato è 'l giorno al mondo
17.8non (lasso) a me, ch'a me non luce il sole,
17.9non s'apre il giorno a me se non si scopre
17.10colei, ch'è sola il sol de l'alma mia.
18.1Oh me infelice sovra ogni vivente!
18.2Sa l'universo, sanno gli elementi,
18.3san le ninfe e i pastor, sanno i bifolchi,
18.4san le fiere e gli augelli, e san le gregge
18.5che da tornare ha il sole e 'l giorno e quando;
18.6e sol io solo senza sole e senza
18.7alcun lume, di giorno in cieca notte
18.8vo brancolando: e non so quando o come
18.9mi ritorni a veder l'amato raggio.
18.10Ahi, lasso me dolente: or fosse almeno
18.11la notte mia tal notte, qual'è quella
18.12ch'al cader del suo sole al mondo sorge,
18.13ch'in quella dolce notte in ogni verso
18.14si posa in pace! Rive, prati e poggi
18.15valli, monti, campagne, selve e fonti
18.16han dolce requie, e i miseri mortali
18.17quetan le stanche membra e ogni affanno,
18.18ogni fatica, mandano in oblio.
18.19Ma non è tal la mia, che cieco e solo
18.20vo intorno errando. E non han pace o tregua
18.21gli occhi miei, non i piedi e non la lingua;
18.22no 'l pensier, no 'l desir, non i sospiri.
18.23E s'alcun è che turbi l'altrui pace,
18.24io son quel desso; che son sol colui
18.25che col continuo suon de' miei lamenti
18.26ho già stancate le campagne e i colli.
18.27Almo mio caro sol, sarà giammai
18.28ch'io ti rivegga un giorno, un giorno intero?
18.29Un giorno che giammai non giunga a sera,
18.30e gli occhi affisi in te quant'io vorrei?
19.1Ahi, lasso me: perché, perché non lice
19.2mostrar aperto il cor? perché disdetto
19.3m'è 'l dir ch'io t'ami, se cotanto t'amo?
19.4Perché, disdetto a te l'amar chi t'ama?
20.1Cotai parole, e altre suspirando
20.2e lagrimando, il doloroso Mopso
20.3spargeva a l'aura; e io che senza scorta
20.4lasciata avea la greggia e tuttavia
20.5sentia montando il sol montar il caldo,
20.6lui lasciai pur dolersi: il dolce canto
20.7fra me stesso membrando, e 'l petto pieno
20.8non di minor pietà che di dolcezza.
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