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1.1Poich'io non posso con mia man toccarte,
1.2né dirti a bocca il duol che ognor mi accora,
1.3tel voglio noto far con penna e carte.
2.1Doglioso e mesto, pien d'affanni ognora,
2.2meno mia vita afflitta e sconsolata
2.3dal dì che mal per me tu andasti fuora;
3.1chiamo la Morte, e lei non vien, ingrata,
3.2a finire il dolor ch'io porto e sento
3.3per non poter saper la tua tornata.
4.1Tu festeggi in piacere, ed io tormento,
4.2privo di te, che notte e dì ti chiamo:
4.3però di ritornar non esser lento.
5.1Tu m'hai pur preso come pesce all'amo,
5.2misero me! ch'io son condotto a tanto
5.3ch'altro che te non voglio, apprezzo e bramo.
6.1Tu vivi lieto ed in me abbonda il pianto;
6.2tu altri godi ed io te sol aspetto;
6.3di bianco vesti, ed io di negro ho il manto.
7.1Leva tal passion del miser petto;
7.2non aspettar sentir mia crudel morta;
7.3ché crudeltà il Ciel tien in dispetto.
8.1Qualunque batte alla mia casa o porta,
8.2subito corro e dico: – Fors'è il messo
8.3che del mio fino amor nova mi porta.
9.1La notte in sogno teco parlo spesso;
9.2questo è ben quel che mi consuma il cuore:
9.3quando mi sveglio non ti trovo appresso.
10.1Piango li giorni, i mesi, i punti e l'ore
10.2che ti partisti, e non dicesti: – Vale;
10.3misero, oimè! per te vivo in dolore.
11.1Amor crudel con suo pongente strale
11.2m'ha fatto sì che sole, ombra non veggio,
11.3rimedio alcun non trovo al mio gran male;
12.1e tu, crudel, serai cagion di peggio.
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