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1.1(Chi vide mai sì rari abitatori
1.2in sì spessi abituri? Or, s'io non erro,
1.3eccone la cagione:
1.4vèlli qua tutti in un drappel ridotti.
1.5Oh quanta turba, oh quanta!
1.6Com'è ricca e solenne! veramente
1.7qui si fa sacrificio.)
2.1Porgimi il vasel d'oro,
2.2Nicandro, ov'è riposto
2.3l'almo licor di Bacco.
3.1Eccotel pronto.
4.1Così il sangue innocente
4.2ammollisca il tuo petto, o santa dea,
4.3come rammorbidisce
4.4l'incenerita ed arida favilla
4.5questa d'almo licor cadente stilla.
4.6Or tu riponi il vasel d'oro, e poscia
4.7dammi il nappo d'argento.
5.1Eccoti il nappo.
6.1Così l'ira sia spenta
6.2che destò nel tuo cor perfida ninfa,
6.3come spegne la fiamma
6.4questa cadente linfa.
7.1(Pur questo è sacrificio,
7.2né vittima ci veggio.)
8.1Or tutto è preparato,
8.2né manca altro che 'l fin. Dammi la scure.
9.1(Vegg'io forse, o m'inganno, un che nel tergo
9.2ad uom si rassomiglia,
9.3con le ginocchia a terra?
9.4È forse egli la vittima? Oh meschino!
9.5Egli è per certo, e gli tien già la mano
9.6il sacerdote in capo.
9.7Infelice mia patria! ancor non hai
9.8l'ira del ciel dopo tant'anni estinta?)
10.1O figlia del gran Giove,
10.2o sorella del Sol, ch'al cieco mondo
10.3splendi nel primo ciel, Febo secondo!
11.1Vindice dea, che la privata colpa
11.2con publico flagello in noi punisci,
11.3(così ti piace, e forse
11.4così sta ne l'abisso
11.5de l'immutabil providenza eterna),
11.6poi che l'impuro sangue
11.7de l'infedel Lucrina in te non valse
11.8a dissetar quella giustizia ardente
11.9che del ben nostro ha sete,
11.10bevi questo innocente
11.11di volontaria vittima e d'amante
11.12non men d'Aminta fido,
11.13ch'al sacro altare in tua vendetta uccido.
12.1O figlia del gran Giove,
12.2o sorella del Sol, ch'al cieco mondo
12.3splendi nel primo ciel, Febo secondo!
13.1(Deh, come di pietà pur ora il petto
13.2intenerir mi sento!
13.3Che 'nsolito stupor mi lega i sensi!
13.4Par che non osi il cor né la man possa
13.5levar questa bipenne.)
14.1(Vorrei prima nel viso
14.2veder quell'infelice e poi partirmi,
14.3ché non posso mirar cosa sì fiera.)
15.1(Chi sa che 'n faccia al sol, ben che tramonti,
15.2non sia fallo il sacrar vittima umana,
15.3e perciò la fortezza
15.4languisca in me de l'anima e del corpo?)
15.5Volgiti alquanto e gira
15.6la moribonda faccia inverso il monte.
15.7Così sta ben.
16.1(Misero me! Che veggio?
16.2Non è quello il mio figlio?
16.3il mio caro Mirtillo?)
17.1(Or posso...)
18.1(È troppo desso.)
19.1(... e 'l colpo libro.)
20.1Che fai, sacro ministro?
21.1E tu, uomo profano,
21.2perché ritieni il sacro ferro ed osi
21.3di por tu qui la temeraria mano?
22.1O Mirtillo, ben mio,
22.2già d'abbracciarti in sì dolente guisa...
23.1Va' in malora, insolente e pazzo vecchio!
24.1... non mi credev'io mai.
25.1Scóstati, dico,
25.2ché con impura man toccar non lice
25.3cosa sacra agli dèi.
26.1Caro agli dèi
26.2son ben anch'io, ché con la scorta loro
26.3qui mi condussi.
27.1Cessa,
27.2Nicandro. Udiamlo prima, e poi si parta.
28.1Deh! ministro cortese,
28.2prima che sopra il capo
28.3di quel garzon cada il tuo ferro, dimmi
28.4perché more il meschino. Io te ne prego
28.5per quella dea ch'adori.
29.1Per nume tal tu mi scongiuri, ch'empio
29.2sarei se tel negassi.
29.3Ma che t'importa ciò?
30.1Più che non credi.
31.1Perch'egli stesso a volontaria morte
31.2s'è per altrui donato.
32.1Dunque per altrui more?
32.2Anch'io morrò per lui. Deh! per pietate,
32.3drizza in vece di quello
32.4a questo capo già cadente il colpo.
33.1Amico, tu vaneggi.
34.1E perché a me si nega
34.2quel ch'a lui si concede?
35.1Perché se' forastiero.
36.1E s'io non fussi?
37.1Né fare anco il potresti,
37.2ché “campar per altrui
37.3non può chi per altrui s'offerse a morte”.
37.4Ma dimmi: chi se' tu, se pur è vero
37.5che non sii forestiero?
37.6A l'abito tu certo
37.7arcade non mi sembri.
38.1Arcade sono.
39.1In questa terra già non mi sovviene
39.2d'averti io mai veduto.
40.1In questa terra nacqui, e son Carino,
40.2padre di quel meschino.
41.1Padre tu di Mirtillo? oh come giugni
41.2a te stesso ed a noi troppo importuno!
41.3Scóstati immantenente,
41.4ché col paterno affetto
41.5render potresti infruttuoso e vano
41.6il sacrificio nostro.
42.1Ah, se tu fussi padre!
43.1Son padre, e padre ancor d'unico figlio,
43.2e pur tenero padre. Nondimeno,
43.3se questo fosse del mio Silvio il capo,
43.4già non sarei men pronto
43.5a far di lui quel che del tuo far deggio,
43.6ché sacro manto indegnamente veste
43.7chi, per publico ben, del suo privato
43.8comodo non si spoglia.
44.1Lascia ch'i 'l baci almen prima ch'e' mora.
45.1E questo molto meno.
46.1O sangue mio, e tu ancor se' sì crudo,
46.2che non rispondi al tuo dolente padre?
47.1Deh! padre, omai t'acqueta...
48.1Oh, noi meschini!
48.2Contaminato è 'l sacrificio, o dèi!
49.1... ché spender non potrei più degnamente
49.2la vita che m'hai data.
50.1Troppo ben m'avvisai
50.2ch'a la paterne lagrime costui
50.3romperebbe il silenzio.
51.1Misero! qual errore
51.2ho io commesso! oh come
51.3la legge del tacer m'uscì di mente?
52.1Ma che si tarda? Su, ministri, al tempio
52.2rimenatelo tosto,
52.3e ne la sacra cella un'altra volta
52.4da lui si prenda il volontario voto.
52.5Qui poscia ritornandolo, portate
52.6con esso voi per sacrificio novo
52.7nov'acqua, novo vino e novo foco.
52.8Su, speditevi tosto,
52.9ché già s'inchina il sole.
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