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1.1Che piangerò di te prima, mia figlia,
1.2la vita e l'onestate?
1.3Piangerò l'onestate,
1.4ché di padre mortal se' tu ben nata,
1.5ma non di padre infame;
1.6e 'nvece de la tua
1.7piangerò la mia vita, oggi serbata
1.8a veder in te spenta
1.9la vita e l'onestate.
1.10O Montano, Montano,
1.11tu sol co' tuoi fallaci
1.12e mali intesi oracoli, e col tuo
1.13d'Amore e di mia figlia
1.14disprezzator superbo, a cotal fine
1.15l'hai tu condotta. Ahi, quanto meno inceri
1.16degli oracoli tuoi
1.17son oggi stati i miei!
1.18Ch'onestà contr'amore
1.19è troppo frale schermo
1.20in giovinetto core,
1.21e donna scompagnata
1.22è sempre mal guardata.
2.1(Se non è morto o se per l'aria i venti
2.2non l'han portato, i' devrei pur trovarlo.
2.3Ma eccol, s'io non erro,
2.4quando meno il pensai).
2.5O da me tardi e per te troppo a tempo,
2.6vecchio padre infelice, alfin trovato,
2.7che novelle t'arreco!
3.1Che rechi tu ne la tua lingua? Il ferro
3.2che svenò la mia figlia?
4.1Questo non già, ma poco meno. E come
4.2l'hai tu per altra via sì tosto inteso?
5.1Vive ella dunque?
6.1Vive, e 'n man di lei
6.2sta il vivere e 'l morire.
7.1Benedetto sii tu, che m'hai da morte
7.2tornato in vita! Or come non è salva,
7.3s'a lei sta il non morire?
8.1Perché viver non vuole.
9.1Viver non vuole? E qual follia l'induce
9.2a sprezzar sì la vita?
10.1L'altrui morte,
10.2E, se tu non la smovi,
10.3ha così fisso il suo pensiero in questo,
10.4che spende ogn'altro invan preghi e parole.
11.1Or che si tarda? Andiamo.
12.1Férmati, ché le porte
12.2del tempio ancor son chiuse.
12.3Non sai tu che toccar la sacra soglia,
12.4se non a piè sacerdotal, non lice
12.5fin che non esca del sacrario adorna
12.6la destinata vittima agli altari?
13.1E s'ella desse intanto
13.2al fiero suo proponimento effetto?
14.1Non può, ch'è custodita.
15.1In questo mezzo dunque
15.2narrami il tutto, e senza velo omai
15.3fa' che 'l vero n'intenda.
16.1Giunta dinanzi al sacerdote (ahi, vista
16.2piena d'orror!) la tua dolente figlia,
16.3che trasse, non dirò dai circostanti,
16.4ma, per mia fé, da le colonne ancora
16.5del tempio stesso e da le dure pietre,
16.6che senso aver parean, lagrime amare;
16.7fu quasi in un sol punto
16.8accusata, convinta e condennata.
17.1Misera figlia! E perché tanta fretta?
18.1Perché de la difesa eran gli indìci
18.2troppo maggiori; e certa
18.3sua ninfa, ch'ella in testimon recava
18.4de l'innocenza sua,
18.5né quivi era presente, né fu mai
18.6chi trovar la sapesse.
18.7I fieri segni intanto
18.8e gli accidenti mostruosi e pieni
18.9di spavento e d'orror, che son nel tempio,
18.10non pativano indugio,
18.11tanto più gravi a noi quanto più nuovi,
18.12e più mai non sentiti
18.13dal dì che minacciâr l'ira celeste,
18.14vendicatrice dei traditi amori
18.15del sacerdote Aminta,
18.16sola cagion d'ogni miseria nostra.
18.17Suda sangue la dea, trema la terra,
18.18e la caverna sacra
18.19mugge tutta e risuona
18.20d'insoliti ululati e di funesti
18.21gemiti, e fiato sì putente spira,
18.22che da l'immonde fauci
18.23più grave non cred'io l'esali Averno.
18.24Già con l'ordine sacro,
18.25per condur la tua figlia a cruda morte,
18.26il sacerdote s'inviava, quando,
18.27vedendola Mirtillo (oh, che stupendo
18.28caso udrai!), s'offerse
18.29di dar con la sua morte a lei la vita,
18.30gridando ad alta voce:
18.31«Sciogliete quelle mani! (ah, lacci indegni!)
18.32ed invece di lei, ch'esser dovea
18.33vittima di Diana,
18.34me traete agli altari,
18.35vittima d'Amarilli».
19.1Oh di fedele amante
19.2e di cor generoso atto cortese!
20.1Or odi maraviglia.
20.2Quella, che fu pur dianzi
20.3sì da la tèma del morire oppressa,
20.4fatta allor di repente
20.5a le parole di Mirtillo invitta,
20.6con intrepido cor così rispose:
20.7«Pensi dunque, Mirtillo,
20.8di dar col tuo morire
20.9vita a chi di te vive?
20.10O, miracolo ingiusto! Su, ministri,
20.11su! che si tarda? omai
20.12menatemi agli altari.
20.13«Ah, che tanta pietà non volev'io!».
20.14soggiunse allor Mirtillo.
20.15«Torna cruda, Amarilli,
20.16ché cotesta pietà sì dispietata
20.17troppo di me la miglior parte offende.
20.18A me tocca il morire. «Anzi a me pure»
20.19rispondeva Amarilli, «ché per legge
20.20son condennata». E quivi
20.21si contendea tra lor, come s'a punto
20.22fosse vita il morire, il viver morte.
20.23Oh anime bennate, oh coppia degna
20.24di sempiterni onori!
20.25Oh vivi e morti gloriosi amanti!
20.26Se tante lingue avessi e tante voci
20.27quant'occhi il cielo e quante arene il mare,
20.28perderien tutte il suono e la favella
20.29nel dir a pien le vostre lodi immense.
20.30Figlia del cielo, eterna
20.31e gloriosa donna,
20.32che l'opre de' mortali al tempo involi,
20.33accogli tu la bella istoria e scrivi
20.34con lettre d'oro in solido diamante
20.35l'alta pietà de l'uno e l'altro amante.
21.1Ma qual fin ebbe poi
21.2quella mortal contesa?
22.1Vinse Mirtillo (oh, che mirabil guerra,
22.2dove del vivo ebbe vittoria il morto!),
22.3però che 'l sacerdote
22.4disse a la figlia tua: «Quètati, ninfa,
22.5ché “campar per altrui
22.6non può chi per altrui s'offerse a morte”.
22.7Così la legge nostra a noi prescrive».
22.8Poi comandò che la donzella fosse
22.9sì ben guardata, che 'l dolore estremo
22.10a disperato fin non la traesse.
22.11In tale stato eran le cose, quando
22.12di te mandommi a ricercar Montano.
23.1Insomma egli è pur vero:
23.2senz'odorati fiori
23.3le rive e i poggi e senza verdi onori
23.4vedrai le selve a la stagion novella,
23.5prima che senza amor vaga donzella.
23.6Ma, se qui dimoriam, come sapremo
23.7l'ora di gir al tempio?
24.1Qui meglio assai che altrove,
24.2ché questo a punto è 'l loco, ov'esser deve
24.3il buon pastore in sacrificio offerto.
25.1E perché no nel tempio?
26.1Perché si dà la pena ove fu il fallo.
27.1E perché no ne l'antro,
27.2se ne l'antro fu il fallo?
28.1Perché a scoperto ciel sacrar si deve.
29.1E onde hai tu questi misteri intesi?
30.1Dal ministro maggior. Così dic'egli
30.2da l'antico Tirenio aver inteso
30.3che 'l fido Aminta e l'infedel Lucrina
30.4sacrificati fôro.
30.5Ma tempo è di partire. Ecco che scende
30.6la sacra pompa al piano.
30.7Sarà forse ben fatto
30.8che per quest'altra via
30.9ce n'andiam noi per la tua figlia al tempio.
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