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1.1Ben duro cor avrebbe, o non avrebbe
1.2più tosto cor né sentimento umano,
1.3chi non avesse del tuo mal pietate,
1.4misera ninfa, e non sentisse affanno
1.5de la sciagura tua, tanto maggiore
1.6quanto men la pensò chi più la intende;
1.7che 'l veder sol cattiva una donzella,
1.8venerabile in vista e di sembiante
1.9celeste e degna a cui consagri il mondo,
1.10per divina beltà, vittime e tempi,
1.11condur vittima al tempio, è cosa certo
1.12da non veder se non con occhi molli.
1.13Ma chi sa poi di te, come se' nata
1.14ed a che fin se' nata, e che se' figlia
1.15di Titiro e che nuora di Montano
1.16esser dovevi, e ch'ambidue pur sono
1.17questi d'Arcadia i più pregiati e chiari
1.18non so se debbia dir pastori o padri;
1.19e che tale e che tanta e sì famosa
1.20e sì vaga donzella e sì lontana
1.21dal natural confin de la tua vita,
1.22così t'appressi al rischio de la morte;
1.23chi sa questo e non piange e non sen duole,
1.24uomo non è, ma fèra in volto umano.
2.1Se la miseria mia fosse mia colpa,
2.2Nicandro, e fosse, come credi, effetto
2.3di malvagio pensiero,
2.4siccome in vista par, d'opra malvagia;
2.5men grave assai mi fôra
2.6che di grave fallire
2.7fosse pena il morire,
2.8ché ben giusto sarebbe
2.9che dovesse il mio sangue
2.10lavar l'anima immonda,
2.11placar l'ira del cielo,
2.12e dar suo dritto a la giustizia umana.
2.13Così pur i' potrei
2.14quetar l'anima afflitta,
2.15e, con un giusto sentimento interno
2.16di meritata morte
2.17mortificando i sensi,
2.18avvezzarmi al morire,
2.19e con tranquillo varco
2.20passar fors'anco a più tranquilla vita.
2.21Ma troppo, oimè! Nicandro,
2.22troppo mi pesa in sì giovane etate,
2.23in sì alta fortuna,
2.24il dover così subito morire,
2.25e morir innocente.
3.1Piacesse al ciel che gli uomini più tosto
3.2avesser contra te, ninfa, peccato,
3.3che tu peccato incontra 'l cielo avessi,
3.4ch'assai più agevolmente oggi potremmo
3.5ristorar te del violato nome,
3.6che lui placar del violato nume.
3.7Ma non so già veder chi t'abbia offesa,
3.8se non te stessa tu, misera ninfa.
3.9Dimmi: non se' tu stata in loco chiuso
3.10trovata con l'adultero? e con lui
3.11sola con solo? e non se' tu promessa
3.12al figlio di Montano? e tu per questo
3.13non hai la fede marital tradita?
3.14Come dunque innocente?
4.1E pur, in tanto
4.2e sì grave fallir, contra la legge
4.3non ho peccato, ed innocente sono.
5.1Contra la legge di natura forse
5.2non hai, ninfa, peccato: «Ama, se piace»
5.3ma ben hai tu peccato incontra quella
5.4degli uomini e del cielo: «Ama, se lice».
6.1Han peccato per me gli uomini e 'l cielo,
6.2se pur è ver che di là su derivi
6.3ogni nostra ventura;
6.4ch'altri che 'l mio destino,
6.5non può voler che sia
6.6il peccato d'altrui, la pena mia.
7.1Ninfa, che parli? frena,
7.2frena la lingua, da soverchio sdegno
7.3trasportata là dove
7.4mente devota a gran fatica sale.
7.5Non incolpar le stelle,
7.6ché noi soli a noi stessi
7.7fabbri siam pur de le miserie nostre.
8.1Già nel ciel non accuso
8.2altro che 'l mio destino empio e crudele;
8.3ma, più del mio destino,
8.4chi m'ha ingannata accuso.
9.1Dunque te sol, che t'ingannasti, accusa.
10.1M'ingannai sì, ma ne l'inganno altrui.
11.1Non si fa inganno a cui l'inganno è caro.
12.1Dunque m'hai tu per impudica tanto?
13.1Ciò non so dirti: a l'opra pure il chiedi.
14.1Spesso del cor segno fallace è l'opra.
15.1Pur l'opra solo, e non il cor, si vede.
16.1Con gli occhi de la mente il cor si vede.
17.1Ma ciechi son, se non gli scorge il senso.
18.1Se ragion nol governa, ingiusto è il senso.
19.1E ingiusta è la ragion, se dubbio è il fatto.
20.1Comunque sia, so ben che 'l core ho giusto.
21.1E chi ti trasse, altri che tu, ne l'antro?
22.1La mia semplicitade e 'l creder troppo.
23.1Dunque a l'amante l'onestà credesti?
24.1A l'amica infedel, non a l'amante.
25.1A qual amica? a l'amorosa voglia?
26.1A la suora d'Ormin, che m'ha tradita.
27.1Oh dolce con l'amante esser tradita!
28.1Mirtillo entrò, che nol sepp'io, ne l'antro.
29.1Come dunque v'entrasti? ed a qual fine?
30.1Basta che per Mirtillo io non v'entrai.
31.1Convinta sei, s'altra cagion non rechi.
32.1Chiedasi a lui de l'innocenza mia.
33.1A lui che fu cagion de la tua colpa?
34.1Ella, che mi tradì, fede ne faccia.
35.1E qual fede può far chi non ha fede?
36.1Io giurerò nel nome di Diana.
37.1Spergiurato pur troppo hai tu con l'opre.
37.2Ninfa, non ti lusingo e parlo chiaro,
37.3perché poscia confusa al maggior uopo
37.4non abbi a restar tu. Questi son sogni.
37.5Onda di fiume torbido non lava,
37.6né torto cor parla ben dritto; e, dove
37.7il fatto accusa, ogni difesa offende.
37.8Tu la tua castità guardar dovevi
37.9più de la luce assai degli occhi tuoi.
37.10Che pur vaneggi? a che te stessa inganni?
38.1Così dunque morire, oimè! Nicandro,
38.2così morir debb'io?
38.3Né sarà chi m'ascolti o mi difenda?
38.4Così da tutti abbandonata e priva
38.5d'ogni speranza? accompagnata solo
38.6da un'estrema, infelice
38.7e funesta pietà che non m'aita?
39.1Ninfa, queta il tuo core;
39.2e se 'n peccar sì poco saggia fusti,
39.3mostra almen senno in sostener l'affanno
39.4de la fatal tua pena.
39.5Drizza gli occhi nel cielo,
39.6se derivi dal cielo.
39.7Tutto quel, che c'incontra
39.8o di bene o di male,
39.9sol di là su deriva, come fiume
39.10nasce da fonte o da radice pianta;
39.11e quanto qui par male,
39.12dove ogni ben con molto male è misto,
39.13è ben là su, dov'ogni ben s'annida.
39.14Sallo il gran Giove, a cui pensiero umano
39.15non è nascosto; sallo
39.16il venerabil nume
39.17di quella dea di cui ministro i' sono,
39.18quanto di te m'incresca;
39.19e, se t'ho col mio dir così trafitta,
39.20ho fatto come suol medica mano
39.21pietosamente acerba,
39.22che va con ferro o stilo
39.23la latebre tentando
39.24di profonda ferita,
39.25ov'ella è più sospetta e più mortale.
39.26Quètati dunque omai,
39.27né voler contrastar più lungamente
39.28a quel ch'è già di te scritto nel cielo.
40.1Oh sentenza crudele,
40.2ovunque ella sia scritta, o 'n cielo o 'n terra!
40.3Ma in ciel già non è scritta
40.4ché là su nota è l'innocenza mia.
40.5Ma che mi val, se pur convien ch'i' mora?
40.6Ahi, questo è pure il duro passo! ahi, questo
40.7è pur l'amaro calice, Nicandro!
40.8Deh! per quella pietà che tu mi mostri,
40.9non mi condur, ti prego,
40.10sì tosto al tempio. Aspetta ancora, aspetta.
41.1O ninfa, ninfa! a chi 'l morir è grave,
41.2ogni momento è morte.
41.3Che tardi tu il tuo male?
41.4Altro mal non ha morte
41.5che 'l pensar a morire.
41.6E chi morir pur deve,
41.7quanto più tosto more,
41.8tanto più tosto al suo morir s'invola.
42.1Mi verrà forse alcun soccorso intanto.
42.2Padre mio, caro padre,
42.3e tu ancor m'abbandoni?
42.4Padre d'unica figlia,
42.5così morir mi lasci e non m'aiti?
42.6Almen non mi negar gli ultimi baci.
42.7Ferirà pur duo petti un ferro solo;
42.8verserà pur la piaga
42.9di tua figlia il tuo sangue.
42.10Padre, un tempo sì dolce e caro nome
42.11ch'invocar non soleva indarno mai,
42.12così le nozze fai
42.13de la tua cara figlia?
42.14Sposa il mattino e vittima la sera?
43.1Deh! non penar più, ninfa.
43.2A che tormenti indarno
43.3e te stessa ed altrui?
43.4È tempo omai che ti conduca al tempio,
43.5né 'l mio debito vuol che più s'indugi.
44.1Dunque addio, care selve;
44.2care mie selve, addio!
44.3Ricevete questi ultimi sospiri,
44.4fin che, sciolta da ferro ingiusto e crudo,
44.5torni la mia fredd'ombra
44.6a le vostr'ombre amate,
44.7ché nel penoso inferno
44.8non può gir innocente,
44.9né può star tra' beati
44.10disperata e dolente.
44.11O Mirtillo, Mirtillo!
44.12ben fu misero il dì che pria ti vidi
44.13e 'l dì che pria ti piacqui,
44.14poi che la vita mia,
44.15più cara a te che la tua vita assai,
44.16così pur non dovea
44.17per altro esser tua vita,
44.18che per esser cagion de la mia morte.
44.19Così (chi 'l crederia?)
44.20per te dannata more
44.21colei che ti fu cruda
44.22per viver innocente.
44.23Oh, per me troppo ardente
44.24e per te poco ardito! Era pur meglio
44.25o peccar o fuggire.
44.26In ogni modo, i' moro, e senza colpa
44.27e senza frutto e senza te, cor mio.
44.28Mi moro, oimè! Mirti...
45.1Certo ella more.
45.2Oh meschina! accorrete,
45.3sostenetela meco. Oh, fiero caso!
45.4Nel nome di Mirtillo
45.5ha finito il suo corso;
45.6e l'amor e 'l dolor ne la sua morte
45.7ha prevenuto il ferro.
45.8Oh misera donzella!
45.9Pur vive ancora, e sento
45.10al palpitante cor segni di vita.
45.11Portiamla al fonte qui vicino. Forse
45.12rivocheremo in lei
45.13con l'onda fresca gli smarriti spirti.
45.14Ma chi sa che non sia
45.15opra di crudeltà l'esser pietoso
45.16a chi muor di dolore
45.17per non morir di ferro?
45.18Comunque sia, pur si soccorra e quello
45.19facciasi che conviene
45.20a la pietà presente,
45.21ché del futuro sol presago è 'l cielo.
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