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1.1O nei miei danni più che 'l giorno chiara,
1.2crudel, maligna e scelerata notte,
1.3ch'io sperai dolce ed or trovo sì amara!
2.1Sperai ch'uscir da le cimerie grotte
2.2tenebrosa devessi, e veggio c'hai
2.3quante lampade ha il ciel teco condotte.
3.1Tu che di sì gran luce altiera vai,
3.2quando in braccio al pastor nuda scendesti,
3.3Luna, io non so s'avevi tanti rai;
4.1rimémbrati il piacer ch'allor avesti
4.2d'abbracciar il tuo amante, ed altro tanto
4.3conosci che mi turbi e mi molesti.
5.1Ah! non fu però il tuo, non fu già quanto
5.2sarebbe il mio, se non è falso quello
5.3di che il tuo Endimion si dona vanto;
6.1ché non amor, ma la mercé d'un vello,
6.2che di candida lana egli t'offerse,
6.3lo fe' parer alli occhi tuoi sì bello.
7.1Ma se fu amor che 'l freddo cor t'aperse,
7.2e non brutta avarizia, come è fama,
7.3lieva le luci a' miei desir adverse.
8.1Chi ha provato amor, scoprir non brama
8.2suoi dolci furti, che non d'altra offesa
8.3più che di questa, amante si richiama.
9.1Oh che letizia m'è per te contesa!
9.2Non è assai che Madonna mesi ed anni
9.3l'ha fra speme e timor fin qui suspesa?
10.1Oh qual di ristorar tutti i miei danni,
10.2oh quanta occasione ora mi vieti,
10.3che per fuggir ha già spiegati vanni!
11.1Ma scopri pur finestre, usci e pareti:
11.2non avrà forza il tuo bastardo lume
11.3che possa altrui scoprir nostri secreti.
12.1O incivile e barbaro costume!
12.2ire a quest'ora il popolo per via,
12.3ch'è da ritrarsi alle quiete piume.
13.1Questa licenzia sol esser devria
13.2alli amanti concessa, e proibita
13.3a qualunque d'Amor servo non sia.
14.1O dolce Sonno, i miei desiri aita!
14.2Questi Lincei, questi Argi c'ho d'intorno,
14.3a chiuder li occhi ed a posar invita.
15.1Ma priego e parlo a chi non ode; e 'l giorno
15.2s'appressa in tanto, e senza frutto, ahi lasso!
15.3or mi lievo, or m'accosto, or fuggo, or torno.
16.1Tutto nel manto ascoso, a capo basso,
16.2vo per entrar; poi veggio appresso o sento
16.3chi può vedermi, e m'allontano e passo.
17.1Che debb'io far? che posso io far tra cento
17.2occhi, fra tanti usci e finestre aperte?
17.3O aspettato in vano almo contento,
18.1o disegni fallaci, o speme incerte!
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