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1.1Che insolito in me sento e raro e novo,
1.2onde in quest'egro afflitto,
1.3ch'al fondo mi premea, mortale incarco,
1.4più che spedita mai volar si vide
1.5aquila altera o scitica saetta,
1.6fendo le nubi e m'ergo
1.7su le superbe, stolide, feroci,
1.8empie cime di Pelio, Ossa ed Olimpo?
1.9Ecco di sfera in sfera,
1.10di pianeta in pianeta e d'astro in astro,
1.11il più puro del ciel squarcio e sorvolo.
1.12Deh! come già l'argivo legno occhiuto,
1.13Perseo, le spoglie del famoso Alcide,
1.14e ogni altro che fissò la greca gloria
1.15a l'etra de' suo' eroi chiaro trofeo,
1.16mi fugge sotto e cade,
1.17s'impicciolisce, si dilegua e sgombra!
2.1Oh quanto corto, oh quanto
2.2col suo lungo aguzzar l'occhio ne' vetri
2.3è quel che ne le stelle Urania osserva!
2.4Poiché quanto le fredde
2.5sono minor de la gran fascia ardente,
2.6tanto maggior de la gran fascia ardente
2.7sparsa vegg'io d'inaccessibil luce
2.8zona che cinge e tiene avvolto il mondo,
2.9ov'a note di ben saldo diamante
2.10alto vi leggo sculti i grand'imperi;
2.11i quai ben da una parte
2.12tutti insieme attenuti
2.13latini e greci e assiri e medi e persi,
2.14con magnanimo sforzo
2.15ciascun tenta e s'adopra a sé di trarre
2.16tutto l'orbe de' popoli e de' regni;
2.17ma da la parte opposta
2.18tutti col suo forte soave cenno
2.19pei vasti campi de l'immenso abisso
2.20gli si strascina dietro il sommo Giove.
2.21Del divin cenno e nume
2.22a condur la grand'opra
2.23sono menti e virtù ministre elette;
2.24a le quali fremendo
2.25dura necessità presta ubidisce,
2.26e con necessitade
2.27ben cento e mille Enceladi e Tifei,
2.28di vizi vinti, debellati e domi,
2.29con cervici di bronzo e ferrei petti,
2.30con braccia e piante di ben duro acciaio,
2.31tra lo strido e 'l fragor d'aspre catene
2.32gemono in eseguire il gran comando.
3.1Oh il mio pur troppo infermo occhio mortale!
3.2che là nel basso mondo,
3.3per ravvisare il vero
3.4che nascondono in sé le cose umane,
3.5tutte scevere e sole
3.6tu le scorgevi, e sì scevere e sole
3.7l'umane cose nascondèanti il vero,
3.8e ti dolea, con grave
3.9sdegno gentil de la ragion delusa,
3.10veder misero il giusto e 'l reo felice.
3.11Vedi ora, vedi, come
3.12quelli che ti pareano e laidi e brutti,
3.13o dal fato scoppiati
3.14over dal caso usciti orrendi mostri,
3.15rapportati tra loro e ben intesi
3.16quai ti presentan ora
3.17di bellissimi obbietti eterne forme.
4.1Su la grand'Asia il capo
4.2la superba Babelle alza e torreggia,
4.3perché dipoi per Alessandro il Magno
4.4a la greca sapienza in Dario inchini.
4.5La perfida, feroce, alta Cartago,
4.6ch'ambiziosa affetta
4.7su l'impero del mar quello del mondo,
4.8dal fulmin de la guerra inclito Scipio
4.9veduta appena e tòcca,
4.10consegrata cadeo
4.11a la virtù romana, arsa e distrutta.
4.12Di sua felicitade ebbra ed insana,
4.13donna de le provincie,
4.14infuria ne' capricci e ne' piaceri
4.15sfacciatamente dissoluta Roma,
4.16che per ornar di marmi e bronzi e d'oro
4.17parve insultare a la natura il fasto;
4.18com'a meraviglioso
4.19splendid'ampio covile
4.20di tante crude, immani, orrende fiere,
4.21da l'aquilon gelato
4.22scendon barbare genti a darle il foco,
4.23perché, quando a sì rei fini infelici
4.24pur condussero il mondo
4.25e la sapienza e la potenza umana,
4.26contro a le quai nimiche il vero Iddio
4.27sostenne la celeste
4.28con prove di miracoli e martìri,
4.29quivi fermasse il regno
4.30sua veritade eterna,
4.31la qual a un bene immenso ed immortale
4.32gli oracoli dettasse ai ver-credenti.
5.1Questa somma e sovrana
5.2gloria di Roma ond'è l'Italia in pregio,
5.3che di questa di cui oggi nel mondo
5.4ne' mestieri di Marte e di Minerva
5.5non vede il sol più valorosa parte,
5.6i primi regi col possente Augusto
5.7v'adorano divori il gran triregno;
5.8da minaccevol turbo
5.9di fiera guerra, in punto ch'a lei manca
5.10del catolico gregge il gran pastore,
5.11posta in forse, di sé forte paventa.
5.12Quivi al grand'uopo e al paragon di tutti
5.13gli altri almi, incliti padri, ognun de' quali
5.14fôra degno pastor di tanto gregge,
5.15il gran Clemente s'alza al sagro soglio.
5.16Tanto grand'uopo e paragon fan prova
5.17quanta virtù inalzovvi il gran Clemente.
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