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1.1De la mia negra penna in fregio d'oro
1.2molti mi sono a dimandar molesti
1.3l'occulto senso, ed io nol vuo' dir loro.
2.1Vuo' che sempre nel cor chiuso mi resti,
2.2né per pregar o stimular d'altrui
2.3già mai mi potrò indur ch'io 'l manifesti.
3.1Dio, come in l'altri magisteri sui,
3.2providenzia ebbe assai, quando 'l cor pose
3.3ne la più ascosa parte ch'era in nui;
4.1ch'ivi i pensier e le secrete cose
4.2vòlse riporre, e chiuderne la via
4.3a queste avide menti e curiose.
5.1Fregiata d'or la negra penna mia
5.2ho in cento lochi nel vestir trapunta,
5.3acciò palese a tutti gli occhi sia;
6.1ma vuo' tacer a qual effetto assunta
6.2l'ho di portar, e non vuo' dir se mostra
6.3l'anima lieta o di dolor compunta.
7.1Se voi direte ostinazion la nostra,
7.2io dirò ch'immodesti ed importuni
7.3voi sète, e gran discortesia è la vostra.
8.1Non so s'avete udito dir d'alcuni
8.2che d'aver disiato di sapere
8.3li altrui secreti esser vorrian digiuni.
9.1L'uccel c'ha bigio il petto e l'ale nere
9.2fu prima donna, e diventò cornice
9.3per esser troppo vaga di sapere.
10.1Ciò ch'altri asconder vuoi spiar non lice,
10.2e vi devrebbe raffrenar quello anco
10.3che di Tiresia ed Atteon si dice:
11.1de' quali un fe' restar di luce manco
11.2Pallade ultrice, e l'altro fe' Diana
11.3sfamar i cani suoi del proprio fianco.
12.1Se d'esser sopragiunte alla fontana,
12.2nude il bel corpo, così increbbe ad esse
12.3che vendetta ne féro acerba e strana,
13.1non fòra oltra ragion che mi dolesse
13.2che voi molto più a dentro che alle gonne
13.3veder cercasse come il cor mi stesse.
14.1Non son già del valor di quelle donne,
14.2né sì crudel ch'a voi facessi il danno
14.3ch'elle féro a Tiresia e ad Atteonne;
15.1dicovi ben che 'l dritto lor non fanno
15.2quelli che 'l studio e tutto il pensier loro
15.3sol per voler interpretar post'hanno
16.1questa mia negra penna in fregio d'oro.
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