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1.1Se longa servitù con molta fede
1.2merita grazia, merita alcun dono
1.3o almen la patuïta sua mercede,
2.1un che altro non l'avanza, el quale io sono,
2.2per sé ti prega, e per la propria vita,
2.3qual (como sempre feci) in te ripono.
3.1Un novo caso a dimandarti aïta
3.2mi sprona, e stringe a palesarti adesso
3.3che oggi convienmi far da te partita.
4.1De la mia man non ho più fidel messo:
4.2per lei ti prego, inanti il mio partire,
4.3che basciarti la tua mi sia concesso.
5.1Ove il cel me destini io no 'l scio dire,
5.2ma pur che la tua grazia m'accompagni,
5.3certo serò di non poter perire;
6.1e se advien che al basciarla io te la bagni,
6.2perdona agli occhi e al cor, che hanno gran doglia
6.3veder che l'un da l'altro si scompagni.
7.1Ardita puoi la man quel cor mi toglia:
7.2Amor glil dona, io voluntier glil lasso,
7.3e lui de venir meco ha poca voglia;
8.1e per liber lasciarlo in questo passo,
8.2i strali in lui già ficti meco porto,
8.3che in me tanto potran como in un sasso.
9.1De la salute sua piglio conforto,
9.2ché quel che in casa al medico s'annida,
9.3da salubri rimedii è sempre scorto.
10.1L'è ver che il resto mio pur mal si fida
10.2viver senza esso e andar senz'alma errando,
10.3d'un suo nemico in fraudolente guida.
11.1Fra tanto a te, madonna, el raccommando;
11.2memoria sol di me prego ritegni,
11.3tal ch'io non abbia di tua grazia bando;
12.1e se troppo non è, prego ti degni,
12.2se mai ti scrivo, al mio scriver risposta
12.3rendere, o a qualche messo che a te vegni;
13.1e se la mia speranza è mal riposta,
13.2dillo anco mentre son presso a la morte:
13.3questo a me fia gran dono, e a te non costa.
14.1Fannosi i gran presenti a le gran corte:
14.2se ancor mi dai dei tuo amor qualche indizio,
14.3non cambiaria con Iove la mia sorte.
15.1Mille gran cose ebber già poco inizio;
15.2per gradi in cima a gran torre si sale;
15.3de' grandi far gran cose è sempre officio;
16.1e se 'l mio prego al tuo conspecto vale,
16.2Amor, che 'l saperà, per compiacerti
16.3spirarà vento al legno mio con l'ale.
17.1Se apresso a quel signor valran mie' merti,
17.2sì indesinenti a lui saranno i preghi,
17.3che presto obtenirò de rivederti,
18.1pur che nel starti absente non mi neghi
18.2talor qualche suspir che l'aër fendi
18.3e gionga ov'io serò, che altroe non pieghi.
19.1Se me 'l prometti e le promesse attendi,
19.2mar, laghi, fiume, monte, torre o muro
19.3non fia che a te per ritornar me offendi.
20.1Di questo bastarà a farmi securo
20.2un dolce girar d'occhio, un dolce aspecto
20.3nel mio partire, e non altro scongiuro.
21.1S'io vo con questa fede, io ti prometto,
21.2in quanti lochi questa man che scrive
21.3gionge, far che 'l tuo nome lì fia lecto:
22.1non serà tronco, sasso o del mar rive
22.2ove scripta non sii, sculpta o dipinta,
22.3ché questi i mezi son per quai si vive.
23.1Como la fiamma in me mai non fia extincta
23.2dil foco tuo, cusì tuo nome in versi
23.3vivo starà, né in laude serai vincta.
24.1I pensier tuoi scio ben che son diversi
24.2da quel ch'io spero, ma se un sguardo involo
24.3da te, i mie' passi non fian tutti persi.
25.1Io me ne vado abandonato e solo
25.2da l'alma, che sei tu, dal cor, che resta
25.3lugubre, obtenebrato e pien di dòlo.
26.1Pur tanto ardir la servitù mi presta,
26.2che un altro mio disio convien ti scopra,
26.3ch'ogni mia voglia ormai t'è manifesta:
27.1voria di la tua man portar qualche opra,
27.2ché gran piacere è questo in fra gli amanti,
27.3ponersi doni di l'amata sopra.
28.1Non creder che di questo mai mi vanti
28.2né ad altri il dica, ma per un rimedio
28.3lo chiedo, a temperar li ardenti pianti;
29.1e quando questo ancor ti fosse tedio,
29.2sia per non dicto, anzi perdon ti chiedo,
29.3non te importuno e non ti pongo assedio:
30.1sempre cedeti a le tue voglie e cedo.
30.2Ma perché tempo ormai mi resta poco,
30.3a quel che più me è d'importanzia riedo:
31.1questo è se mai per caso, o pur per gioco
31.2t'avessi offesa, o con inepti modi,
31.3pena o perdon, qual più ti piace, invoco:
32.1quel che farai serà forza ch'io lodi.
32.2Accepta puoi per questa le salute
32.3le qual ti mando, e in sempiterno godi.
33.1Più te diria, ma forsi mal credute
33.2serian le mie parole, e però basti
33.3sin che a l'opera puoi sian cognosciute.
34.1Pregoti sol, se mai, ninfa, me amasti,
34.2(venga di te o di me quel che 'l cel vole)
34.3che ti ricordi el dì che mi legasti,
35.1el modo, le promesse e le parole.
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