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1.1O diva luce che in tre persone
1.2e una essenza il ciel governi e 'l mondo
1.3con giusto amore e etterna ragione,
2.1dando legge alle stelle e al ritondo
2.2moto del sole, prencipe di quelle,
2.3sì come discerniamo in questo fondo,
3.1con quello ardor, che più caldo si svelle
3.2del petto mio, insurgo a ringraziarti,
3.3e teco insieme queste donne belle.
4.1La quale acciò che potessi mostrarti
4.2a me, che te quasimente ignorava,
4.3non ti fu grave tanto faticarti
5.1che del bel cielo in questa vita prava
5.2non discendessi, aprendomi l'effetto
5.3che 'l mai di questo mondo ne disgrava,
6.1la caligine obstando allo 'ntelletto,
6.2ch'agli occhi miei del tutto ti togliea,
6.3con l'operar di Mopsa e col suo detto.
7.1A cui Emilia, come si dovea,
7.2seguendo, mi rivolse alla tua santa
7.3faccia, guidando la spada d'Astrea.
8.1E quella appresso per cui su si canta
8.2la loda di Pomena, a' tuoi piaceri
8.3misurò la mia cura tutta quanta,
9.1fortificando me a' tuoi voleri
9.2Acrimonia dop'essa, in guisa tale
9.3che più del mondo non temo i poteri.
10.1Quindi Agapes del tuo foco etternale
10.2m'accese, e ardo sì intimamente
10.3ch'appena credo a me null'altro equale.
11.1E la Fiammetta, più ch'altra piacente,
11.2sì m'ha ad in te sperar l'anima posta
11.3ch'ad altro non ha cura la mia mente.
12.1Simile tutta a me chiara e disposta
12.2s'è la mia Lia con gli effetti suoi,
12.3che di que' nullo da me si discosta.
13.1Adunque, tu che vedi e tutto puoi,
13.2governa in queste sì la mente mia
13.3che al gran dì mi ritrovi tra li tuoi;
14.1e in etterno, come il cor disia,
14.2sia il tuo nome, sì com'egli è degno,
14.3sopra ogni altro exaltato: così sia;
15.1e simile di queste, da cui tegno
15.2tanto di ben quanto nel mio parlare
15.3cantando avanti dimostro e disegno.
16.1Il qual s'avien che io voglia lasciare
16.2a chi dietro verrà, sì che si possa,
16.3sì come io, d'esse innamorare,
17.1così serva i miei versi che percossa
17.2d'invidia quelli giammai non risolva,
17.3o le mie carte, ad odio iniquo mossa;
18.1(e quelle in seta o in drappi rinvolva,
18.2e in molte parti legate e ristrette,
18.3portate via, la man gallica solva)
19.1che elle forse non sian poi elette
19.2a servar ciò che la filata lana
19.3per soldo acquista delle feminette;
20.1o forse cuopran la cura profana
20.2de' providi ministri di natura
20.3alla morbida carne render sana;
21.1o che, coperte di nuova pittura,
21.2ne' pillei cucite dien segnali
21.3della mal fatta tua bella figura.
22.1Che s'avvenir ciò dêe, a coronali
22.2fiamme più tosto le cheggio dannate
22.3ch'a vita laniata e disiguali.
23.1Omai, rimesse en la tua deitate,
23.2mi tacerò; e di costoro ardendo,
23.3dop'esse cercherò le mie contrate,
24.1di rivederti con esse attendendo.
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