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1.1Diana, gli aspri fuochi temperante
1.2con le sue onde, e con arco protervo
1.3chi la volesse offender minacciante,
2.1indarno mai di quel non tira nervo
2.2ver chi le spiace, sì come Atteone
2.3il sentì tristo, convertito in cervo.
3.1Con dritta lista a ciascun sua ragione
3.2di dar le piace, e fa sì che Astrea
3.3giusta non fa d'alcuno eccezione.
4.1Chi segue i suoi piacer convien che stea
4.2a tal dover con l'animo subietto:
4.3che quel ch'a sé non vuol altrui non dêa,
5.1seguendo sempre in sé il viver retto
5.2sanza offender altrui, ognor rendendo
5.3a ciascun quel ch'è suo con sano effetto.
6.1Costei, di spada armata, in man tenendo
6.2giusta balluca, graziosamente
6.3l'umile exalta, il superbo premendo.
7.1Quando costei è nel mondo possente,
7.2la matta cupidezza e disfrenata,
7.3madre di brighe e di quistion movente,
8.1è sì da lei col suo valor recata
8.2che' termini non passa del dovere
8.3che del passar non sia tosto purgata.
9.1E se la gente che vive, in calere,
9.2come conviensi, l'avesser, già mai
9.3nullo s'avria con ragion da dolere.
10.1Ma i dolenti che ad etterni guai
10.2disposti sono e ogni dì più presso
10.3si fanno a que' che lor saran sezzai,
11.1al barattare occulto ognuno è messo,
11.2in voce aperta chiamando costei
11.3che di ciel nota di ciascun l'eccesso;
12.1la quale a tempo ancor verrà, con lei
12.2l'ira di Giove scendendo focosa,
12.3e sanza aver pietà punirà i rei.
13.1E giusto è che chi lei graziosa
13.2non ha voluta, con aspra vendetta
13.3crudel la senta sopra sé crucciosa;
14.1e io la cheggio sì che chi l'aspetta,
14.2benigno goda; e gli altri tribolati
14.3da crudi affanni muoian con lor setta,
15.1lasciando in pace qui poi i beati.
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