about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books
1.1Cerbero invoco e 'l suo crudo latrare.
1.2che l'infimo mio ingegno a sé raccoglia
1.3e faccia scuri i miei versi mughiare;
1.4acciò ch'i' mostri l'infinita doglia
1.5qual sento ognor pel ben ch'i' ho perduto,
1.6ch'a ciò pensando triemo come foglia.
1.7Veggomi in tanto sterminio venuto,
1.8ch'al misero Atteòn invidia porto,
1.9e come Dido la vita rifiuto.
1.10Or m'avesse il furor di Giove morto
1.11quel giorno ch'i' rimasi nella rete
1.12d'Amor crudel, che mi fa tanto torto!
1.13O dardi di Vulcano, or vi movete,
1.14venitemi a cavar del laberinto,
1.15ché di veder Plutone ho molta sete!
1.16Omè, ch'i' son sì stanco, lasso e vinto
1.17per seguitare Amor falso e crudele,
1.18ch'all'esser micidial di me son pinto!
1.19Fra gli altri innamorati un sì fedele
1.20unqua non fu qual io fui sempre a Venere,
1.21che mi promisse dolce, or mi dà fele.
1.22Or fuss'io stato l'ora e 'l giorno cenere,
1.23ch'Amor mi fe' veder il vago lume,
1.24che fûr duo dardi alle mie membra tènere!
1.25Occhi miei, fate omai di pianto un fiume
1.26poi che v'è tolto per fortuna e sorte
1.27quel che vera ogni legge e buon costume!
1.28Non ristarò d'andar plorando forte
1.29per isfogare il mio crudo martire,
1.30tanto ch'arà di me pietà la morte.
1.31Ah, quanto m'era più caro il morire
1.32quel crudel giorno che dagli occhi miei
1.33il mio signor da me vidi partire!
1.34Io non so ben ridir quel ch'io vorrei
1.35né quanto sarà amara la mia vita,
1.36che di non esser nato eleggerei.
1.37Come il giovan teban gentile Arcita,
1.38che star voleva più tosto in prigione
1.39che da Emilia bella far partita,
1.40ogni diletto, ogni consolazione
1.41perduto ho per uscir di servitudine,
1.42perché tal libertà m'è passïone.
1.43Ahi, quanta poca fu la dolcitudine
1.44ch'Amor mi dette e in quanto poco spazio
1.45m'ebbe a tornare in grande amaritudine!
1.46Non fe' d'alcun Cupido tanto strazio
1.47quant'egli ha fatto della vita mia,
1.48che son peggio che morto e non è sazio.
1.49Ma poi che piace al ciel che così sia,
1.50abitar vo' fra boschi e mutar forma,
1.51menando vita indomita e restìa.
1.52E vo' che la pietà per me si dorma,
1.53per monti alpestri e per diserte piaggi
1.54vo' seguitar de' faüni la torma;
1.55orsi, tigri, leon crudi e selvaggi
1.56vo' in compagnia, e per abitazione
1.57caverne e antri e pruni e folti faggi.
1.58Miser, condotto in tal declinazione
1.59che forza non are' di rallegrarmi
1.60d'Orfeo la cetra e l'orar d'Anfïone!
1.61Ogni ora di morir mill'anni parmi,
1.62e volentier vorrei Medusa cruda
1.63venisse in duro smalto a trasmutarmi;
1.64triema nel foco e dentro al ghiaccio suda
1.65l'alma mia afflitta, pensando a lo schermo
1.66c'ha fatto di me Amor, simile a Giuda.
1.67O velenosa fera, o crudel vermo,
1.68che nella terza spera hai valor tale
1.69che i corpi e tutto il mondo tieni infermo,
1.70fuggir ti doverrebbe ogni mortale,
1.71ché, ripensando alle cose passate,
1.72veggio ch'ogni tuo fin riesce in male.
1.73E voi, giovan gentil, che incominciate
1.74a seguitar le vestigie d'Amore
1.75che già tante camicie ha 'nsanguinate,
1.76prendete essemplo al mio grave dolore,
1.77non credete a colui che pel passato
1.78al moro gelso fe' cangiar colore!
1.79Il giovinetto Ipolito pregiato
1.80morir lo fece Fedra acerba e rea,
1.81per non seguir d'amor tanto peccato.
1.82Amor fe' fratricida esser Medea
1.83e insegnare a Gianson il vèl dell'oro,
1.84e fece uccider Dido per Enea.
1.85Amor fe' convertir Damne in alloro,
1.86e fece Achìl morir per Pulisena
1.87e Pasifè ingravidar d'un toro.
1.88Giove legato dalla sua catena
1.89prese d'Anfitrïon la propria forma
1.90e scese in terra e giacque con Almena.
1.91Amor crudel con la sua voglia innorma
1.92fe' prender veste Apollo di pastore,
1.93e poi d'Admeto il fe' guardar la torma.
1.94Amor protervo, ingrato e traditore
1.95Ercole giusto condusse a filare,
1.96poi Nesso uccise lui con gran furore.
1.97Leandro giovinetto al salso mare
1.98d'Amor guidato ogni notte notava,
1.99tanto ch'al fine e' vel fece annegare.
1.100Amor crudel con la sua voglia prava
1.101fe' portar a Aristotil freno e sella,
1.102e una giovinetta il cavalcava.
1.103Vedete Filomena tapinella,
1.104che si lamenta del crudo Tereo
1.105pe' folti boschi colla sua sorella;
1.106vedete la rapina di Teseo,
1.107di Fedra e d'Adriana; e poi soletta
1.108Adriana lassò con pianto reo.
1.109Penelopè vedete quanto aspetta
1.110il greco Ulisse, e vedete Oliferno
1.111che per amor fu morto da Giudetta.
1.112E per mille ragioni il ver discerno:
1.113chi prende questo Amor falso a seguire,
1.114uccide il corpo e l'alma va all'inferno.
1.115Io non potrei con mille lingue dire
1.116quel c'ha già fatto Amor con falsi inganni,
1.117ma legga Ovidio chi ne vuol sentire.
1.118Or finiranno i giorni, i mesi e gli anni
1.119per me, perché Antropòs appresso sento,
1.120che mi viene a cavar di tanti affanni.
1.121Quanto più presto vien, più son contento,
1.122però ch'aperto veggio e chiar conosco
1.123ch'è me' morire una volta che cento.
1.124Non vo' più ragionar del crudo fosco,
1.125ma vo' lassar laudare e biasimare
1.126a quei che sentiran, com'io, suo tòsco.
1.127Dolenti versi miei, vo'vi pregare
1.128ch'andiate a ciascheduno innamorato,
1.129piangendo, il mio dolore a raccontare.
1.130Direte loro il mio misero stato
1.131e qual fu la cagion ch'Amor mi prese
1.132col laccio che m'ha il cor tanto serrato.
1.133Un atto onesto e un parlar cortese,
1.134un oggetto gentile e pellegrino
1.135furon le fiamme che dentro m'accese.
1.136Gran tempo ha fatto Febo il suo cammino
1.137mentre che stato sono in tal dolore,
1.138nimico a fato, fortuna e destino.
1.139Preso ho partito e ho disposto il core
1.140morir contento e non mi doler d'altro,
1.141purché pace mi renda il mio signore,
1.142se non è in questo mondo, almen nell'altro.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)